Superga, ricordando il fiumano Loik

A settembre 100 anni della nascita

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Erano le 17.05 del 4 maggio di 70 anni fa. La storia e la vita dei giocatori del Grande Torino si infrangevano contro un terrapieno del lato orientale della Basilica di Superga, sulla cima della collina che sovrasta Torino. L’aereo che li stava riportando a casa dopo una trasferta a Lisbona si era schiantato contro il muro avvolto reso invisibileda una fittissima coltre di nebbia e pioggia battente.

Fra le vittime anche un fiumano, uno dei piu’ grandi calciatori che questa città ha abbia e che molti oggi in città nemmeno conoscono.
Indro Montanelli sul Corriere della Sera scrisse che “gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto in trasferta”.
Fra gli Eroi anche Ezio Loik: a settembre saranno i 100 anni della sua nascita. Mezz’ala di grande qualità raccontano le cronache sportive dell’epoca. Dopo aver iniziato a giocare a calcio nella sua città natale, divenne con il passare del tempo un vero e proprio fulcro del Grande Torino.
Prelevato da Feruccio Novo insieme al compagno di squadra Valentino Mazzola, ai tempi del Venezia, nel ’42, Loik contribuì al raggiungimento di tutte le imprese compiute da quella squadra entrata nella leggenda spezzata quel pomeriggio di maltempo il 4 maggio di 70 anni fa.

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