Sport CNI, green volley: neanche la pioggia frena l’entusiasmo

Un successo la terza edizione del torneo disputato nella splendida cornice della valle del fiume Dragogna

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Sport CNI, green volley: neanche la pioggia frena l’entusiasmo
Foto Kris Dassena

Nella splendida cornice della valle del fiume Dragogna sono tornati nuovamente a sfidarsi gli appassionati di pallavolo sull’erba. A dare vita alla terza edizione del torneo di green volley, organizzato dall’Associazione dei giovani della Comunità Nazionale Italiana, un centinaio di partecipanti giunti da tutta l’Istria, da Fiume e da diverse località del Friuli-Venezia Giulia. Un’iniziativa pensata dai giovani per i giovani che sin da subito si è rivelata molto di più di una mera competizione sportiva, dimostrandosi un’opportunità per fare aggregazione e allacciare nuovi contatti nel segno della collaborazione transfrontaliera e intergenerazionale. “Siamo davvero soddisfatti di questa manifestazione che unisce vari gruppi e realtà di tre Paesi, Croazia, Italia e Slovenia, e che stimola lo scambio transfrontaliero e il confronto tra diverse generazioni, perché ad accogliere il nostro invito sono state squadre anche meno giovani”, ha dichiarato Dyego Tuljak, presidente dell’Associazione dei giovani. All’incontro sportivo, realizzato grazie al sostegno finanziario dell’Unione Italiana e del Comune di Capodistria, nonché al contributo dell’azienda Mlinotest e della cooperativa agricola Agraria, hanno partecipato pure le squadre delle Comunità degli Italiani di Pola, Dignano, Gallesano, Sterna, Fiume, Isola “Dante Alighieri”, Capodistria, nonché la rappresentativa dell’Unione Italiana, nelle cui fila c’era anche il presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva.

Una manifestazione ancora più verde

Un evento “green” a tutti gli effetti, e non soltanto per i campi di gioco e la meravigliosa natura che fa da scenario al torneo, ma anche perché gli organizzatori quest’anno hanno deciso di sposare l’indirizzo ecologico e promuovere la sostenibilità ambientale. In ambito alla manifestazione è stata così lanciata una competizione destinata alle squadre partecipanti, che ha laureato campioni coloro che nella giornata si sono distinti nella raccolta differenziata dei rifiuti, che sono giunti con meno veicoli e che hanno portato con sé più borracce. La filosofia adottata dagli organizzatori, come ci ha spiegato Tuljak, è quella di dare ai propri collaboratori, che sono stati una ventina, la possibilità di proporre nuove idee e dare mano libera nella loro realizzazione. Su iniziativa di alcuni ragazzi e ragazze, l’edizione di quest’anno si è così arricchita di contenuti, portando altre due novità, ossia dei brevi interventi formativi sull’importanza del riscaldamento sportivo e di una corretta alimentazione, tenuti dal fisioterapista David Brec e del biologo Lorenzo Cervesato, nonché un riscaldamento di gruppo guidato da Brec.

Foto Kris Dassena

Una gara agonistica, ma che sotto la rete ha visto affrontarsi anche giocatori e giocatrici molto abili, offrendo agli spettatori a bordo campo delle partite entusiasmanti e di alto livello. Il forte acquazzone che si è abbattuto sulla valle subito all’inizio della competizione ha fatto battere in ritirata qualche squadra, ma i più intrepidi non si sono fatti intimorire dal repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche e dopo che il sole ha fatto capolino sono scesi nuovamente in campo, motivati ad aggiudicarsi le coppe in palio. A portare a casa quella per il primo posto è stata la squadra “Sì” di Trieste, che nella finale è riuscita a battere gli amici e concittadini “No”, che si sono piazzati secondi, ottenendo pure il riconoscimento per il fair-play. Sul gradino più basso del podio sono saliti, invece, i rappresentanti dell’Associazione sportiva della Comunità degli Italiani di Capodistria. Quest’anno la coppa per il miglior giocatore è stata assegnata a Zdravko Brec, il proprietario della tenuta dove si è svolto il torneo, che durante il diluvio si è premurato di assicurare a tutti partecipanti un riparo dalla pioggia. A distinguersi nella nuova categoria green gli “Sbronzi di Riace” che hanno ottenuto un riconoscimento simbolico.
Foto Kris Dassena

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