Sopić: «Dovevamo fare di più»

L’1-1 maturato a Rujevica contro l’Elfsborg rimanda il discorso qualificazione al ritorno in Svezia. «Abbiamo fatto troppo poco in superiorità numerica e anche chi è entrato dalla panchina non ha saputo dare la scossa necessaria», dice il tecnico del Rijeka, un po’ deluso dalla prestazione dei suoi

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Sopić: «Dovevamo fare di più»
Volti dimessi dopo il pareggio casalingo con l’Elfsborg. Foto: Roni Brmalj

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Difficile rispondere. Da un lato il Rijeka ha giocato per 40 minuti in superiorità numerica, dall’altro l’Elfsborg ha centrato il palo in pieno recupero sfiorando quella che per i biancocrociati sarebbe stata una beffa atroce. L’1-1 maturato a Rujevica nell’andata del terzo turno preliminare di Europa League è sostanzialmente il risultato più giusto per quanto visto nell’arco dei 90 minuti più recupero. Il campo ha confermato un po’ quello che già di sapeva, e cioè che i fiumani sono tecnicamente superiori, ma gli svedesi dal canto loro sono molto più avanti nella condizione essendo il loro campionato in pieno corso. La qualificazione al play-off della seconda competizione europea per club si deciderà dunque giovedì prossimo al ritorno in Svezia. Per passare il turno e accedere all’ultimo round preliminare, i vicecampioni di Croazia dovranno necessariamente sbancare la Borås Arena. Una missione complicata, ma assolutamente alla portata.

Radeljić attaccante
“Il pareggio non può soddisfarci, anche se va detto che sullo 0-1 loro hanno avuto una grandissima occasione per il raddoppio – spiega il tecnico Željko Sopić –. Avremmo dovuto fare di più in superiorità numerica. Ci è mancata la giocata negli ultimi metri. E non è la prima volta… Anche chi è entrato dalla panchina non ha saputo dare la scossa necessaria. Radeljić attaccante nel finale? È stata una mia idea. Volevo più centimetri nella loro area, però non ha funzionato e, anzi, abbiamo rischiato la beffa alla scadere. Sapevamo comunque che la qualificazione non si sarebbe decisa nella prima partita. Il ritorno sull’erba sintetica? Non credo sarà un problema perché bene o male tutti i nostri giocatori sono cresciuti sul sintetico ai tempi delle giovanili. Ad ogni modo, andremo in Svezia a prenderci la qualificazione e a garantirci almeno la fase a gironi di Conference League”.
A fissare l’1-1 è stato Galešić nel recupero del primo tempo sull’ottimo spunto di Janković. Per il centrale biancocrociato si tratta del sesto centro in 79 presenze. “Felice per il gol, un po’ meno per il risultato finale. Abbiamo giocato praticamente l’intero secondo tempo con un uomo in più e questo vantaggio andava sfruttato meglio. Dovevamo cercare il secondo gol e invece non siamo riusciti a creare nessuna azione pericolosa. Comunque abbiamo dimostrato di essere superiori a loro perché siamo stati noi a fare la partita. È tutto ancora aperto, però è chiaro che dobbiamo alzare il livello e gestire meglio certe situazioni. In Svezia scenderemo in campo con l’obiettivo di vincere e passare il turno”, ha aggiunto il vicecapitano del Rijeka.
Da segnalare che il 18.enne esterno offensivo Butić ha firmato il suo primo contratto da professionista legandosi al Rijeka fino al 30 giugno 2029.

Domani c’è il Varaždin
I ritmi frenetici di questo primo scorcio di stagione non concedono pause e domani sera si torna già in campo, con la squadra che farà visita al Varaždin nel posticipo della seconda giornata della SuperSport HNL (calcio d’inizio alle 21). Dopo il largo successo al debutto contro la Lokomotiva (4-0), anche nel capoluogo dello Zagorje i fiumani vogliono prendersi i tre punti per restare a punteggio pieno in campionato. I padroni di casa invece, dopo lo 0-0 in trasferta contro il Gorica all’esordio, puntano al colpaccio. “A casa nostra possiamo giocarcela con tutti e il Rijeka non fa eccezione. Anzi, contro le grandi tendiamo sempre ad esaltarci. Loro verranno qui per vincere, ma non ho dubbi sul fatto che sapremo metterli in difficoltà. Gli impegni in Europa potrebbero togliergli un po’ di energie perciò dovremo essere bravi a sfruttare la nostra maggiore freschezza. Credo che Sopić farà un po’ di turnover pensando al ritorno con l’Elfsborg, ma per noi non cambia nulla nel senso che più che all’avversario dobbiamo pensare principalmente a noi stessi e a fare bene le cose in campo”, dice l’allenatore del Varaždin Nikola Šafarić, che nella sua carriera da giocatore ha indossato la maglia Rijeka nella stagione 2007/08.

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