Sluga non si tira indietro: «Responsabile del gol»

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Sluga non si tira indietro: «Responsabile del gol»

FIUME | C’è un Rijeka che ultimamente disfa con troppa facilità quanto di buono riesce a costruire nel corso dei novanta minuti. Contro l’Osijek, Simon Sluga ha più volte salvato la propria porta e la squadra dalla capitolazione, ma poi, in occasione del calcio di punizione di Bočkaj, non ha reagito nel migliore dei modi, facendosi beffare su quello che in gergo calcistico chiamiamo il “proprio palo”, quello non coperto dalla barriera e che gli consente di vedere il momento della battuta. Sluga potrebbe essere il simbolo di un Rijeka che fatica e che paga a caro prezzo anche la più piccola disattenzione, senza tuttavia tralasciare il fatto che i fiumani né vincono né convincono. I mali hanno probabilmente radici più profonde della semplice sfortuna o casualità.
“Dobbiamo riguardare attentamente la gara con l’Osijek e analizzarla nei minimi dettagli. Abbiamo avuto periodi buoni e momenti nei quali abbiamo sofferto parecchio – ammette il capitano, che domenica sera ha collezionato la sua presenza numero 53 con la maglia fiumana –. È stata una sfida tra due squadre che lottano per il vertice e che volevano entrambe i tre punti in palio. Peccato non aver saputo vincere, ma andiamo avanti per la nostra strada”.
Sluga è consapevole di non essere stato impeccabile in occasione del pareggio e non ha problemi a riconoscerlo. “Bočkaj ha un buonissimo tiro e questo lo sappiamo tutti. Purtroppo quel gol su calcio di punizione ci ha privato della possibilità di aggiudicarci i tre punti. Devo riguardarmi bene le immagini per capire se potevo reagire meglio, ma vista la dinamica del gol in questi casi c’è sempre la responsabilità del portiere. Adesso è del tutto inutile piangere sul latte versato: andiamo avanti, anche perché già sabato sera ci aspetta un impegno molto difficile in casa della Lokomotiva”.

Attesa per Heber

Oggi, intanto, Heber si sottoporrà alla risonanza magnetica che chiarirà l’entità dell’infortunio muscolare occorsogli durante la gara con l’Osijek. Il brasiliano non ci sarà sicuramente sabato, ma potrebbe magari rientrare il turno successivo. Nel suo caso bisogna tuttavia andare cauti visto che nelle ultime due stagioni Heber è rimasto più volte fuori dal campo per qualche settimana a causa di problemi muscolari. Evidentemente siamo di fronte a una predisposizione genetica a infortuni di questo tipo e pertanto non bisogna assolutamente forzare i tempi. Considerato che anche Kvržić e Acosty hanno problemi fisici, per Matjaž Kek non sarà semplice trovare l’undici di partenza in vista della gara con la Lokomotiva.  

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