Sluga: «Momento no, ma sapremo uscirne»

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Sluga: «Momento no, ma sapremo uscirne»

FIUME | Quando le cose non vanno bene, quando si segna poco e si concedono spazi agli avversari, il portiere ha l’opportunità per esprimere le proprie qualità, talvolta suo malgrado. Quello del Rijeka, Simon Sluga, sta dimostrando di meritare il rinnovo del contratto con cui il club l’estate scorsa ha voluto riconfermarlo. In questo primo scorcio di campionato, dopo nove partite disputate, il bilancio della squadra fiumana non è quello che ci si aspettava alla vigilia. Come si vive il momento particolare dalla linea di porta? “Non dico nulla di nuovo quando parlo del ruolo del portiere in una squadra. L’estremo difensore si trova in una situazione delicata e il suo rendimento dipende da quello dei compagni. Forse in questo momento può sembrare che io sia in un buon momento di forma, ma preferirei che la squadra tornasse a vincere e che per buona parte della partita io rimanessi inoperoso”, ha risposto Sluga, che dall’inizio della scorsa stagione indossa la maglia da titolare. L’ha tolta ad Andrej Prskalo, il quale fu uno degli eroi che poche settimane prima avevano vinto il titolo nazionale e la Coppa Croazia. L’infortunio di Prskalo ha lasciato spazio, come avviene spesso, al portiere di riserva, che non si è lasciato sfuggire l’opportunità. Anche in questo senso il ruolo dell’estremo difensore è particolare, frustrante, fatto di lunghi periodi in sala d’attesa. Simon Sluga ha saputo aspettare la sua occasione al Rijeka dopo le stagioni in prestito al Pomorac, alla Lokomotiva Zagabria e allo Spezia.

«Non ho fretta di andarmene»

Il Rijeka è per tanti giocatori la vetrina, la rampa di lancio verso club e guadagni più importanti. La scorsa estate anche Sluga era nell’elenco dei giocatori indicati tra i possibili partenti. “Chi mi conosce bene lo sa come la penso. Non ho alcuna fretta di andarmene. Ho già girato abbastanza e qui sono a casa. Me ne potrò andare nel momento in cui ci sarà un’offerta vantaggiosa sia per me che per il club. Per ora – sottolinea il portiere parentino –, sto bene a Fiume e al Rijeka e non penso andarmene”.
Ci sono tanti motivi, anche obiettivi – come le varie assenze -, a determinare la situazione attuale del Rijeka, fuori dall’Europa League e in pesante ritardo per quanto riguarda il campionato. A prescindere dall’indisponibilità dei singoli, per quanto importanti possano essere, si nota una certa insicurezza, una mancanza di fiducia nei propri mezzi. “In una squadra ci sono sempre dei momenti di grazia e altri difficili, in cui si gioca meno bene e si raccoglie poco a livello di risultati e prestazioni. Ora dobbiamo dimostrare di sapere uscire da situazioni come questa e sono convinto che lo faremo, come abbiamo già fatto del resto in precedenza. Non è la prima volta che capita un periodo di crisi. Anche se attardati rispetto alla Dinamo e dietro a Osijek e Lokomotiva, abbiamo tutto il tempo per recuperare il terreno perso. Noi dobbiamo crederci in ogni momento e continuare a lavorare sodo”, conclude Sluga a due giorni dalla trasferta con il Gorica, formazione neopromossa che è quinta in classifica con un solo punto in meno rispetto al Rijeka.

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