Sljeme: storico poker croato. Disastro Italia

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Sljeme: storico poker croato. Disastro Italia

È una Croazia da sballo quella che sulla pista Crveni spust si esalta piazzando tutti e quattro i suoi atleti a punti nel terzo slalom della stagione. Un risultato storico per lo sci croato. A guidare la pattuglia biancorossa è il capitano Filip Zubčić che con una seconda prova molto aggressiva si migliora di cinque posizioni chiudendo quinto, al miglior risultato in carriera tra i rapid gates. Miglior piazzamento assoluto in Coppa del Mondo per Matej Vidović, 12º e in rimonta dalla 21ª piazza. Dietro di lui, 15º, ecco Samuel Kolega, che conquista i suoi primi punti nel circuito e lo fa addirittura con il secondo tempo di manche, sfruttando al meglio una pista intonsa essendo partito per primo nella seconda. A chiudere il cerchio è infine Istok Rodeš, 23º, in discesa dalla 18ª posizione, ma che porta a casa i primi punti in stagione e tanta fiducia dopo la botta rimediata al ginocchio e alla caviglia a metà novembre in allenamento che gli ha fatto saltare un mese di preparazione.
Una gara che ha regalato spettacolo e tante sorprese, a partire dal vincitore, Linus Strasser. Ottavo a metà gara, lo slalomista tedesco si è letteralmente mangiato la pista nella seconda manche andando a cogliere il secondo successo in carriera dopo il City Event di Stoccolma nel 2017, nonché il primo podio tra i pali stretti (il miglior risultato era stato il quinto posto centrato a Schladming nel 2015). In una top 3 cortissima ha preceduto di 10 centesimi Manuel Feller. E poi c’è ancora Austria con Marco Schwarz terzo a 16 centesimi e Michael Matt incredibilmente quarto dopo una clamorosa rimonta dalla 26ª posizione per chiudere a 46 centesimi dalla vetta e proprio davanti a Zubčić.
E l’Italia? Gli azzurri tornano da Zagabria con le ossa rotte. Alex Vinatzer, reduce dal terzo posto a Madonna di Campiglio e dal primo podio in carriera conquistato proprio 12 mesi fa sulla collina alle spalle della capitale croata, ha inforcato in avvio della prima manche, Simon Maurberger e Federico Liberatore sono usciti, mentre Manfred Moelgg e Stefano Gross sono finiti fuori dai 30. Gli unici a centrare la qualifica sono stati Tommaso Sala e il veterano Giuliano Razzoli, alla fine rispettivamente 24º e 26º

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