Sergej Jakirović: «Segnato al momento giusto»

Sergej Jakirović è soddisfatto dopo la vittoria sul Varaždin. «È un successo molto importante trattandosi di uno scontro diretto. La lotta per il quarto posto secondo me resterà serrata e si deciderà soltanto all’ultima giornata», ha detto a fine partita l’allenatore del Rijeka

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Sergej Jakirović: «Segnato al momento giusto»
Il Rijeka sta ritrovando il pubblico: ieri c’erano oltre 5.000 spettatori a Rujevica. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il 3-1 rifilato al Varaždin vale il quarto posto in classifica e virtualmente i preliminari di Conference League. Il Rijeka ha completato una grande rimonta in sole otto giornate, passando dal -11 della prima parte di stagione al +1 attuale sulla coppia formata dallo stesso Varaždin e dallo Slaven Belupo. E ora anche il terzo posto sembra un obiettivo tutt’altro che impossibile. Al termine del match Sergej Jakirović si è detto molto soddisfatto. A dire il vero più per i tre punti piuttosto che per la prestazione in sé. “È stata una bella partita tra due squadre che se la sono giocata a viso aperto – spiega il tecnico biancocrociato –. Abbiamo conquistato un successo molto importante trattandosi di uno scontro diretto. La lotta per il quarto posto secondo me resterà serrata e si deciderà soltanto all’ultima giornata. In tutta sincerità, all’intervallo non avrei mai pensato che avremmo vinto così nettamente. Il primo tempo era molto equilibrato. Abbiamo avuto un paio di occasioni, ma anche loro sono stati pericolosi. Il primo gol? È stata una bell’azione. È arrivato al momento giusto e ci ha tolto un bel po’ di pressione. A inizio ripresa siamo stati bravi a sfruttare le occasioni create e a chiudere la partita”.

C’è però un aspetto che tuttavia non gli è piaciuto. “Abbiamo fatto fatica soprattutto nei calci piazzati. Erano sempre loro ad arrivare per primi sulla palla e infatti abbiamo preso gol su un’azione da calcio d’angolo. Certi errori non ce li possiamo permettere. Ma più in generale in difesa abbiamo concesso un po’ troppo. Ci vuole maggiore attenzione e lucidità in determinate situazioni. Anche in attacco, soprattutto nel primo tempo, non riuscivamo a sfondare il loro muro difensivo. Abbiamo provato ad allungarli in tutti i modi cercando di trovare dei varchi, ma loro chiudevano tutti gli spazi. Poi finalmente abbiamo trovato il gol che ha cambiato tutto”, ha aggiunto Jakirović.

Kovačević: «È un altro Rijeka»
Comprensibilmente deluso invece il suo collega Mario Kovačević, che dopo due vittorie consecutive ha visto interrompersi la striscia positiva della sua squadra. “Questo Rijeka è un’altra cosa rispetto a quello visto nel girone autunnale. Se fossimo riusciti a mantenere lo 0-0 dopo il primo tempo forse sarebbe potuta andare diversamente. Abbiamo preso gol nel momento peggiore. È stata questa la chiave che poi ha indirizzato la partita. Sono arrabbiato perché glielo abbiamo regalato. Poi a inizio ripresa siamo letteralmente crollati e quando sei sotto di tre gol è difficile poi riaprire la partita, soprattutto di fronte a una squadra che sta attraversando un grandissimo momento di forma”, ha detto al termine del match il tecnico del Varaždin.

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