Serbia affondata: la Croazia è in semifinale

MONDIALI DI PALLANUOTO. La squadra di Tucak s’impone per 14-12

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Serbia affondata: la Croazia è in semifinale
Una conclusione di Loren Fatović. Foto: EPA/TIBOR ILLYES

La Croazia è in semifinale dei Mondiali di Budapest. Nel big match dei quarti la squadra di Ivica Tucak piega 14-12 i campioni olimpici della Serbia al termine di una partita combattutissima e decisa dallo strappo dei “barracuda” in avvio dell’ultimo quarto.

Burić, ricorso respinto
Il selezionatore Tucak, costretto ancora a rinunciare a Burić (la FINA ha respinto il ricorso contro le tre giornate di squalifica), parte con Popadić tra i pali, Bukić, Vukičević, Žuvela, Bašić, Kharkov e Vrlić. In apertura dominano le due difese, poi a metà della frazione è Marinić-Kragić a sbloccare il risultato. I protagonisti sono i due portiere Popadić e Mitrović che tirano giù la saracinesca. La tensione si fa sentire con tanti errori da una parte e dall’altra. Nel finale il siluro di Viktor Rašović trova la parità e il primo quarto si chiude sull’1-1. Difese sempre sugli scudi, poi è Žuvela a riportate in vantaggio le calottine a scacchi biancorossi, ma la risposta serba è immediata e Vico impatta per il 2-2.

Si viaggia a braccetto
Si continua a viaggiare a braccetto: vanno a segno Marinić-Kragić e Jakšić per l’ennesima parità (3-3). Vrlić si procura il rigore che Kharkov realizza, ma l’equilibrio non si spezza e ancora Jakšić trova il 4-4. La Croazia torna avanti con Vrlić (5-4). Prima Bukić e poi Kharkov sprecano l’occasione per il 6-4 in chiusura del secondo parziale.

Primo allungo
Al rientro in vasca Subotić trova subito la parità (5-5), ma il primo doppio vantaggio della partita lo firmano Vukičević e capitan Krapić (7-5). La Croazia si esalta e Vrlić finalizza una bellissima azione per l’8-5 che costringe Dejan Savić a chiamare time-out. Dopo il minuto di riposo va a segno Mandić (8-6), ma la squadra di Tucak continua a spingere e Lazić, al primo centro nel torneo, riporta il +3 (9-6). La Serbia però non molla: Mandić si carica la squadra sulle spalle e con due gol consecutivi, di cui uno dai cinque metri, risale fino al -1 (9-8). Lazić timbra il 10-8, risponde Strahinja Rašović beffando Popadić con uno splendido pallonetto che tiene agganciati i campioni olimpici (10-9).

Fatović chiude i conti
Nell’ultimo e decisivo quarto va subito a segno Bukić sfruttando la superiorità numerica (11- 9). Viktor Rašović non lascia scappare gli avversari (11- 10), ma Žuvela risponde immediatamente e Bašić sale sul 13-10 quando mancano meno di cinque minuti al termine. Radulović tiene vive le speranze serbe (13-11), ma Fatović s’inventa un lob pazzesco (14- 11) che di fatto chiude i conti. Mandić è l’ultimo ad arrendersi (14-12), però ormai è troppo tardi per la rimonta. La Croazia vola così tra le migliori quattro formazioni del torneo per giocarsi una nuova medaglia iridata.

Segnano tutti tranne i… portieri
Semplicemente sontuosa la prestazione di squadra della squadra di Tucak, che va a segno con tutti e dieci i giocatori iscritti a referto, ad eccezione dei due portieri. Tra i marcatori da citare la doppietta a testa per Lazić, Žuvela, Marinić-Kragić e Vrlić, mentre nelle file della Serbia il migliore è stato Mandić, autore di un poker.

«Prendiamoci la medaglia»
Al termine del match Tucak non ha potuto far altro che esaltare i propri giocatori. “Una partita bellissima. Siamo stati praticamente perfetti. Abbiamo controllato dall’inizio alla fine prendendoci meritatamente questa semifinale. I ragazzi hanno fatto esattamente ciò che gli avevamo chiesto, sia in attacco che in difesa. Mandić? Gli abbiamo concesso qualcosa, è vero, ma è inevitabile di fronte al miglior giocatore al mondo. Dieci giocatori a segno? È incredibile. Ora però dobbiamo subito resettare e pensare a preparare al meglio la prossima partita. Vogliamo prenderci la medaglia”, suona la carica il selezionatore della Croazia.

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