Rožman suona la carica «Vincere e convincere»

A Rujevica arriva l’Istra 1961 per il sentitissimo derby regionale. L’allenatore del Rijeka non si fida e chiede alla squadra la massima attenzione e i tre punti

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Rožman suona la carica «Vincere e convincere»

Ogni qualvolta Matjaž Kek sentiva fare la considerazione “tradizione favorevole” cambiava improvvisamente umore, ripetendo che a lui “numeri, statistiche e riscontri storici non interessano”. Probabilmente risponderebbe allo stesso modo anche oggi se qualcuno gli facesse presente che sulla carta il derby tra Rijeka e Istra 1961, in programma a Rujevica con inizio alle ore 17.55, non dovrebbe avere assolutamente storia. A memoria d’uomo non si ricorda quando i polesi abbiano strappato un risultato positivo a Fiume, per di più che arrivano da due sconfitte consecutive e da un periodo molto turbolento. Già, ma la stessa situazione si presentava in pratica anche una settimana fa in casa della rivoluzionata (in peggio) Lokomotiva, e sappiamo benissimo come è andata a finire. La prudenza non è mai troppa, pertanto guai sottovalutare l’avversario.
«Chiedo il massimo impegno»
“L’Istra 1961 ha cambiato squadra e allenatore e di conseguenza è molto difficile preparare una partita simile – fa presente Simon Rožman –. Francamente, ignoro se si chiuderanno a riccio per cercare di colpirci di rimessa, oppure se proveranno a giocarsela a viso aperto. Siccome in poco tempo è difficile per qualsiasi allenatore cambiare più di tanto le carte in tavola, vado sul sicuro… Per noi è una partita importantissima, e non soltanto a causa della rivalità territoriale. Siamo reduci da una bruciante sconfitta e dopo la pausa invernale saremo attesi da un trittico terribile. Per questo motivo sarebbe fondamentale vincere e convincere. Tutti abbiamo gli stessi problemi: siamo ad agosto, fa ancora molto caldo e la condizione fisica non è certo ottimale. Alla mia squadra chiedo comunque il massimo impegno”.
«Ero arrabbiato, poi ho capito»
La sconfitta con la Lokomotiva brucia ancora, soprattutto per il modo in cui è maturata. “Devo ammettere che inizialmente ero molto arrabbiato con i ragazzi in quanto pensavo che non ci tenessero più di tanto. Poi ho capito che mi sbagliavo: ci sono mancate le energie, ma a causa di uno svuotamento fisico e mentale. La voglia c’era, però il corpo non reagiva come avrebbe dovuto – prosegue il tecnico sloveno –. I miei giocatori sono consapevoli di non essere al massimo, ma vedo disciplina e furore agonistico. Forse stiamo pagando i successi degli ultimi mesi. Rujevica, poi, ci dava sempre una spinta in più e adesso che non ci sono i tifosi è venuta a mancare anche questa componente importante. Insomma, stiamo lottando contro tutto, però sono convinto che ce la faremo a superare questo momento delicato”.
L’apparenza non deve ingannare
L’Istra 1961 si presenterà a Fiume con alle spalle due sconfitte, una rosa ridotta all’osso e un nuovo allenatore in panchina. Sulla carta non dovrebbe esserci storia… “Ho visto le partite con l’Hajduk e la Dinamo, nelle quali hanno figurato bene. Hanno avuto le loro occasioni, non realizzandole, e pagando a caro prezzo alcune distrazioni. Sappiamo che sono pericolosi in azioni di contropiede e sui calci piazzati. Il nostro obiettivo è comunque chiaro e non possiamo certo nasconderci. Dobbiamo trovare l’energia, dato che tutto il resto è dalla nostra parte”, aggiunge Rožman.
Andrijašević capitano e leader
Capitolo formazione. Halilović e Smolčić sono indisponibili causa infortunio, Capan ha recuperato, mentre Andrijašević è pronto per il debutto stagionale.
“Sappiamo benissimo che cosa rappresenti Franko per il Rijeka: lui è il nostro capitano e il leader della squadra. Stiamo sondando il mercato per trovare nuova linfa, ovvero dei giocatori che avranno le motivazioni giuste. Qualcuno arriverà sicuramente in prestito”, conclude Rožman.
Rimanendo in tema di formazione, in porta ci sarà Prskalo al posto di Pandur andato al Verona, la linea difensiva a tre sarà composta da Escoval, Velkovski e Galović, a centrocampo giostreranno Lepinjica, Lončar e Andrijašević, sulle fasce spazio a Štefulj e Braut, mentre la coppia d’attacco dovrebbe essere formata da Yatéké e Čolak. Possibile che Andrijašević agisca da seconda punta, con Pavičić nella mediana.

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