«Ritorno a Cantrida». Uno spettacolo annunciato

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«Ritorno a Cantrida». Uno spettacolo annunciato

FIUME | “Sarà uno spettacolo in tutti i sensi, molto più di una semplice partita di calcio”. A garantirlo sono gli organizzatori, che hanno incontrato ieri i giornalisti per illustrare l’avvenimento e i preparativi in corso. Riavere la possibilità di accomodarsi nuovamente sugli spalti di un luogo di culto per lo sport fiumano come lo stadio di Cantrida è qualcosa che suscita sempre un’emozione particolare. Non a caso è stato deciso di indire la conferenza stampa nella tribuna A, con vista sul campo centrale, per decenni terreno sul quale hanno calpestato l’erba decine di generazioni del Rijeka, ma anche squadroni di stampo europeo e mondiale (Juventus e Real Madrid su tutte). In attesa di tempi migliori, ovvero della costruzione del nuovo impianto, l’8 settembre (ore 20) ci sarà una breve rimpatriata, una serata suggestiva denominata “Ritorno a Cantrida” e fortemente voluta dall’Armada. Rijeka e Maribor, due società che hanno parecchio in comune (Matjaž Kek, lo sponsor Sava osiguranje, la partecipazione nelle Coppe europee), daranno vita a un’amichevole d’altri tempi, nella quale le emozioni prevarranno sull’aspetto prettamente sportivo. Come andrà a finire in campo non lo sappiamo ancora, ma già da giorni c’è un vincitore annunciato: il pubblico fiumano, che fra una decina di giorni riempirà lo stadio in ogni ordine di posti (attesi circa 10.000 spettatori), come ai vecchi tempi. A far assumere contorni ancor più “reali” allo scenario ci penseranno i tifosi ospiti: ben 600 quegli annunciati, neanche si trattasse di una sfida di Champions League. Di biglietti ormai non c’è più nemmeno la traccia…

Un’iniziativa dell’Armada

A illustrare nel dettagli l’evento sono stati il presidente dell’Armada Dejan Božić, il segretario della stessa Nebojša Tomaš, il responsabile dell’organizzazione Vedran Babić, il sindaco di Fiume Vojko Obersnel, il direttore spotivo del Rijeka Srećko Juričić e il suo collega da parte del Maribor, Bojan Ban. “L’iniziativa per questa partita è di antica… data. L’Armada sogna il ritorno sotto queste rocce già dal momento stesso che avevamo lasciato Cantrida – ammette Božić –. In questo luogo leggendario abbiamo vissuto i più bei momenti della nostra storia e non vediamo l’ora di tornarci. Cantrida è molto più di uno stadio: per noi è sinonimo di storia, tradizioni e forti emozioni”. Tomaš ha aggiunto: “Sarà uno spettacolo in tutti i sensi visto che torniamo sotto le rocce dopo cinque anni d’assenza. Vorrei invitare tutti coloro che verranno allo stadio alla partita a seguire le ben precise istruzioni da parte dell’Armada. Come detto, aspettatevi uno spettacolo allo stato puro. Non aggiungo altro”.

I biglietti sono sold out

Vedran Babić, la cui agenzia Inspiro Lab organizza nei dettagli l’evento, ha annunciato che poco prima dell’inizio della conferenza stampa ha ricevuto la conferma del sold out. “Questo la dice tutta sulle emozioni dei nostri concittadini e di che cosa Cantrida significhi per loro – osserva –. Vorrei ringraziare l’Armada per essersi rivolta alla mia agenzia per organizzare l’evento. Tutti insieme daremo vita a una bellissima storia. Grazie al sindaco Obersnel per il sostegno legato allo stadio, al Rijeka e al Maribor per aver accolto il nostro invito. Tutti noi siamo impazienti che arrivi l’8 settembre: ci aspetta sicuramente qualcosa di indimenticabile”.

Obersnel: «Un’emozione in più»

Anche in sindaco Vojko Obersnel si dice molto emozionato, e ha un motivo in più degli altri per esserlo. Quale? “Cantrida significa tanto per tutti noi. Questa è un’iniziativa che rivitalizzerà lo stadio, che evocherà alcuni ricordi del passato, ma che indicherà allo stesso tempo che Cantrida, pur non essendo più la casa ufficiale del Rijeka, può ospitare eccome alcune partite di calcio. Per questo motivo abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa. Grazie al Rijeka e al Maribor per la partecipazione. Per me questo confronto ha un particolare significato: da quanto sono nato tifo ovviamente Rijeka, ma non posso dimenticare il fatto che mio padre era nato a Maribor e che un tempo faceva parte delle giovanili del club. Dunque, potete capire quale sarà il mio stato d’animo”.

Juričić: «Quanti bei ricordi»

Ognuno di noi, e lo diciamo anche in prima persona, ha sicuramente dei ricordi legati a Cantrida. L’attuale direttore sportivo del Rijeka, Srećko Juričić, a sentirlo sembra quasi sfogliare un album fotografico degli ultimi decenni. Ha calcato l’erba di Cantrida sia da giocatore, che da allenatore e diesse. “Non c’è parte dello stadio che non conosca a memoria. Da giovane calciatore facevo all’inizio una specie di raccattapalle, poi sono entrato in prima squadra, con la quale ho ottenuto la promozione nell’allora Prima Lega jugoslava, ho vinto la Coppa nazionale e giocato alcune sfide memorabili in ambito europeo. Da allenatore ho poi guidato il Rijeka nella finale di Coppa Croazia con il Croatia, mentre da direttore sportivo mi sono tolto la soddisfazione di alzare al cielo il trofeo di Coppa Croazia e Supercoppa. Tutto qui a Cantrida, ovviamente. Ovvio che evoco tantissimi ricordi e stati emozionali. Sono felice per il fatto di affrontare il Maribor, una società protagonista anche in ambito europeo. Direi che si sfideranno le due migliori squadre di queste aree negli ultimi anni a livello internazionale”.

Ban: «Per noi è un onore»

Bojan Ban, direttore sportivo del Maribor, ha fatto notare scherzosamente che allo stadio di sarà il tutto esaurito anche per… il blasone degli stiriani. “Per noi è un onore essere stati scelti come avversari in una serata del genere. Sappiamo benissimo che cosa rappresenti Cantrida per il Rijeka e la gente del posto. Ma non sarebbe giusto dimenticare e sminuire anche quanto si è investito a Rujevica. Lo stadio di Cantrida è specifico per le sue rocce, qualcosa di stupendo, e ci rallegra tantissimo poter far parte di questo spettacolo. Complimenti all’Armada, perché in generale non è facile parlare e darsi la mano con gli ultrà. Rijeka e Maribor non hanno in comune soltanto Kek: spesso facciamo diverse cose insieme e più di una volta abbiamo gli stessi problemi. A volte siamo protagonisti in Europa, altre, come successo di recente, piangiamo nello stesso momento. A nome del Maribor ringrazio per l’invito, spero che in parte le tribune siano piene anche grazie a noi. Sarà uno spettacolo tutto da godere”, ha concluso Ban, confermando che saranno circa 600 i tifosi e 80 gli accompagnatori (dirigenti, sponsor e dipendenti) a seguito del club.

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