Rinviato il big match Dinamo-Rijeka

La richiesta è stata presentata dalla società di Rujevica a causa dell’impegno di giovedì in Europa League

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Rinviato il big match Dinamo-Rijeka

Dopo il rinvio a data da destinarsi del derby dell’Adriatico su richiesta dell’Hajduk per preparare al meglio la partita di Europa League – la partita originariamente era in programma questo fine settimana – la stessa sorte è toccata anche al big match della sesta giornata tra Dinamo e Rijeka, in agenda il 27 settembre al Maksimir, posticipato questa volta su richiesta del club di Rujevica, che ha esercitato il diritto concesso dalla Federcalcio di rimandare una partita di campionato sempre con la stessa motivazione (rinviata pure Slaven Belupo-Lokomotiva). Giovedì prossimo, infatti, la squadra di Simon Rožman ospiterà a Rujevica (ore 20.45) gli ucraini del Kolos Kovalivka, che hanno sconfitto a sorpresa a Salonicco l’Aris per 2-1, nel terzo turno preliminare di Europa League. L’avversario del Rijeka è un illustre sconosciuto e anche dopo una ricerca accurata su Internet le informazioni scarseggiano. Il Kolos Kovalivka, fondato nel 2012, in cinque anni ha comunque scalato quattro categorie, passando dal dilettantismo al professionismo. Nella stagione 2018-2019 la squadra ottiene il secondo posto nel torneo cadetto e vince lo spareggio promozione-retrocessione contro il Černomorec, ottenendo per la prima volta nella propria storia la promozione nella Premier League. La squadra è allenata dal 2014 da Ruslan Kostyshyn, che da calciatore aveva giocato dal 1996 al 2012 per Arsenal Kiev, Dnipro e Kryvbas. Il Kolos proviene da una piccola località di 1.500 abitanti nella regione di Kiev ed è la più piccola di sempre a figurare nel massimo campionato ucraino. Ieri intanto a Nyon è stato effettuato il sorteggio dei play-off di Europa League, l’ultimo ostacolo da superare per entrare nella fase a gironi. Il Rijeka, se dovesse battere il Kolos Kovalivka, affronterà in trasferta il primo ottobre (gara secca) la vincente della sfida tra i danesi del Copenhagen e i polacchi del Piast Gliwice.

Un’arma a doppio taglio
Tornando al campionato, gli impegni del Rijeka nel mese di settembre si sono conclusi con una sola partita giocata, quella persa in casa dell’Osijek alla ripresa della Prima Lega dopo due settimane di sosta per gli impegni della nazionale. Una pausa lunga, lunghissima, senza impegni ufficiali, che rappresenta la classica arma a doppio taglio. Il Rijeka scenderà giovedì sera in campo sicuramente riposato, forse anche troppo perché la mancanza del ritmo partita spesso e volentieri sa giocare brutti scherzi. Spetterà all’allenatore Simon Rožman trovare le soluzioni giuste, sia dal punto di vista tattico che tecnico, per consentire alla squadra di esprimere il massimo delle proprie potenzialità.

Mercato fermo
In attesa che arrivi giovedì e l’impegno in Europa League, a Rujevica tiene sempre banco il mercato, che ruota tutto intorno al futuro di Antonio Mirko Čolak. Diverse squadre avrebbero manifestato il proprio interesse per l’attaccante, ma più con le parole che con i fatti in quanto negli uffici societari non è pervenuta al momento nessuna richiesta ufficiale. Lo stesso Čolak sembra terribilmente soffrire questo stato d’incertezza, che poi si riflette anche sulle prestazioni in campo. Il giocatore è completamente fuori forma, con le polveri bagnate. Nella scorsa stagione era stato capocannoniere del campionato con 20 gol, dopo quattro partite del campionato in corso è ancora fermo a quota zero. Una situazione di disagio che si era manifestata soprattutto nella partita con l’Istra 1961, quando riuscì nell’impresa di sbagliare due calci di rigore. Čolak prima o poi lascerà Rujevica perché il Rijeka deve venderlo per garantire il regolare funzionamento della società. E qui si presenterà, anzi è già presente, un altro problema. La squadra si è ritrovata spuntata perché uno dopo l’altro si sono infortunati Yatéké e quindi Ristovski (previsto uno stop di almeno sei mesi). Nell’attuale rosa tra gli attaccanti di ruolo figurano così soltanto Čolak e Turčin. Certo, i vari Andrijašević e Murić sono giocatori polivalenti che possono fare anche gli attaccanti, ma la società dovrà muoversi quanto prima e correre ai ripari.

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