Rijeka, una vittoria che dà fiducia

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Rijeka, una vittoria che dà fiducia

FIUME | Dopo 37 giorni trascorsi lontano da Rujevica, il Rijeka è tornato ieri sera a giocare davanti al proprio pubblico, nell’ambito del posticipo della 13ª giornata di campionato. L’avversario era il fanalino di coda Rudeš, matricola zagabrese portata in Prima Lega due stagioni fa da Igor Bišćan, nel frattempo diventato allenatore del Rijeka al posto del dimissionario Matjaž Kek. Per il tecnico zagabrese quello di ieri era anche il debutto di fronte ai tifosi fiumani, molto divisi sulla sua nomina da parte della società. Tra applausi d’incoraggiamento da parte dei più “moderati” e l’indifferenza da parte della “curva”, Bišćan ha bagnato il suo esordio casalingo con una convincente vittoria per 5-1, la terza (in quattro partite) da quando ha assunto le redini della squadra. Tre punti meritatissimi, con il Rijeka che ha mostrato segnali di ripresa al di là della pocchezza dell’avversario.
Le formazioni sono grossomodo quelle annunciate alla vigilia, con il rinfrancato Čolak a guidare l’attacco fiumano. I padroni di casa vanno vicino al vantaggio già al 5’, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Župarić schiaccia di testa con la palla che colpisce la traversa, rimbalza sulla linea di porta, ma non la supera per intero. Da quel momento inizia l’assedio alla porta ospite, con ogni attacco quarnerino in pratica un’occasione da gol. Ci provano nell’ordine Gorgon, Kvržić, Heber e Čolak, ma senza troppa fortuna, Poi, al 19’, Filipović tocca la sfera con la mano e l’arbitro Lulić assegna giustamente il calcio di rigore, che Gorgon trasforma nell’1-0. Il Rudeš si dà finalmente una scossa e, del tutto inaspettatamente, trova il pareggio con Pantalon dopo un pasticcio della difesa di casa. Un minuto dopo Sluga, in collaborazione con il palo, evita quella che sarebbe stata una beffa colossale. Gli ultimi 15 minuti del primo tempo sono in pratica la fotocopia del primo quarto d’ora: Kvržić, Gorgon, Heber, poi ancora Kvržić e due volte Heber sfiorano a ripetizione il nuovo vantaggio. Che arriva comunque allo scadere di frazione: Pavičić calcia, la difesa non libera e la palla arriva sui piedi di Heber che, tutto solo, infila l’ottimo Banić. Rujevica può tirare un sospiro di sollievo e il pubblico apprezza, accompagnando il Rijeka negli spogliatoi tra gli applausi.
Stessa, in sostanza, la musica nella ripresa. I fiumani vogliono archiviare quanto prima il match e al 55’ trovano il 3-1. Gran parte dei meriti va a Kvržić, imprendibile sulla destra prima del cross vincente per Čolak. Al 70’ arriva anche il poker, siglato da Heber: il brasiliano realizza la doppietta personale su invito del neoentrato Puljić. Il numero 21 iscrive poi il proprio nome nella lista marcatori all’83’, ben servito dalla sinistra da Zuta.
Domenica a Pola ci sarà il derby regionale con l’Istra 1961 e i polesi sono avvertiti: il Rijeka sta tornando… 

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