Rijeka. Un piccolo passo verso il play-off

Dopo l’1-1 in casa dell’Hibernian la qualificazione all’ultimo turno preliminare di Conference League resta alla portata, ma a Rujevica bisognerà alzare il livello

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Rijeka. Un piccolo passo verso il play-off

Il play-off di Conference League è un po’ più vicino. L’1-1 maturato a Edimburgo contro l’Hibernian nell’andata del terzo turno preliminare della neonata competizione europea offre al Rijeka la possibilità di giocarsi giovedì prossimo in casa il match point. Ma a Rujevica bisognerà vincere: con l’addio al gol in trasferta lo 0-0 non sarà infatti sufficiente. Un pareggio comunque prezioso, strappato su un campo decisamente ostico. Sul fatto che gli Hibs fossero una squadra molto fisica c’erano pochi dubbi, ma al termine dei primi 90’ si sono dimostrati anche tecnici, bravi nel palleggio e orientati al possesso. Insomma, non esattamente la tipica formazione scozzese. All’Easter Road è stata una battaglia tra due squadre che si equivalgono e che hanno giocato a viso aperto. Il pari è stato il risultato più giusto per quanto visto in campo, anche se alla fine sia Jack Ross che Goran Tomić possono recriminare per non aver portato a casa il bottino pieno. Per i fiumani la nota più lieta è stato il “rientro” di Labrović. L’ex portiere dello Šibenik si è messo alle spalle la serataccia del Maksimir risultando decisivo con le sue parate nonostante il duro scontro di gioco in apertura con Hanlon. Senza tralasciare Ampem, ancora a secco in campionato ma già al secondo sigillo in Europa. Per il resto i fiumani hanno pagato la serata negativa di Drmić (un po’ in apnea dopo che non si è mai fermato in questo primo assaggio di stagione), sofferto la fisicità degli avversari e l’imprevedibilità di Boyle e Nisbet, due vere spine nel fianco. Al ritorno servirà però un Rijeka più concreto. Il rinvio dell’incontro con la Lokomotiva darà ora a Tomić e al suo staff il tempo necessario per prepararsi al meglio, a differenza dei loro avversari che domani ricevono il Ross County in campionato. Un vantaggio, insomma, non da poco.

 

In soggezione

”Abbiamo potuto e dovuto fare di più – sottolinea il tecnico sebenzano, non del tutto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi –. Soprattutto in apertura siamo stati troppo timidi, quasi in soggezione. Abbiamo commesso troppi errori senza riuscire a imporre il nostro gioco. La cosa che mi ha fatto arrabbiare di più è stato il modo in cui abbiamo incassato il pari. Sapevamo che loro sono forti sulle palle inattive e l’abbiamo evidenziato più volte al video, e invece abbiamo preso gol proprio su un calcio d’angolo. Ciò significa che non eravamo al 100% in partita e a questi livelli certe disattenzioni le paghi. Nel complesso l’1-1 è un buon risultato. Siamo perfettamente in corsa, però al ritorno dovremo alzare l’asticella. La pausa? Ne avevamo bisogno non solo per rifiatare, ma anche per conoscerci meglio. La rosa è cambiata parecchio rispetto alla scorsa stagione perciò avere un’intera settimana ora a disposizione ci tornerà utilissimo per lavorare sull’amalgama”.

Uno dei più propositivi tra gli ospiti è stato Vukčević, autore di un cross al bacio ad Ampem per l’1-0, ma il vantaggio è durato solamente sei minuti. “Nei primi 20-25’ siamo stati troppo contratti regalando qualche pallone di troppo agli avversari. Poi però siamo cresciuti mettendoli in difficoltà. Dispiace non aver mantenuto più a lungo il vantaggio. Ci aspettavamo esattamente questo tipo di partita. Loro sono forti fisicamente e arrivavano prima di noi sulle palle alte ed è proprio su una di queste situazioni che abbiamo preso gol. Al ritorno ci vorrà più attenzione, però la qualificazione è nelle nostre mani e ampiamente alla portata”, ha aggiunto il terzino montenegrino.

In altre parole, giovedì prossimo vedremo lo stesso tipo di partita. Una battaglia senza esclusione di colpi che potrebbe allungarsi ai supplementari e forse anche ai rigori. Dopotutto, come recita il mantra di Tomić, in Europa non ci sono partite facili. Per informazioni chiedere al PAOK, potenziale avversario al play-off, sconfitto 2-1 all’andata in casa del Bohemian. E pensare che gli irlandesi sulla carta valgono meno dello Gzira…

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