
Festa doveva essere, e festa è stata. Per lo meno dall’aspetto dello spettacolo in campo e dell’atmosfera sugli spalti. A Tersatto, davanti a quasi mille spettatori, Rijeka e Stanoinvest Pula si sono divisi nuovamente i punti, con il risultato finale identico a quello del primo derby in assoluto nel massimo campionato di futsal, giocato al centro sportivo Mate Parlov e chiusosi sul 3-3. Un risultato che non serve troppo a nessuna delle due: i fiumani, nella stagione del debutto in MHNL, rimangono ancora a secco di vittorie, mentre i polesi, costantemente tra le migliori squadre croate degli ultimi anni, mancano la possibilità di avvicinarsi alle posizioni di vertice. Il Rijeka può per lo meno consolarsi dal fatto di aver ceduto il ruolo di fanalino di coda all’Aurelia: entrambe le compagini hanno 5 punti in classifica, ma i quarnerini vantano una migliore differenza gol generale. Non che la situazione lasci tranquilli, ma un piccolo passo avanti c’è comunque.
I padroni di casa sono andati in vantaggio tre volte, ma prima Daniel Moravac e poi due volte Manolo Bilić hanno riportato i polesi in parità. A evitare la sconfitta è stato Danijel Starčić, il quale ha salvato la propria porta con alcune parate determinanti. Detto questo, è chiaro che il Rijeka ha parecchio da rammaricarsi per non aver saputo approfittare meglio delle debolezze degli ospiti.
Jukić e Suton delusi
“Non sono per niente soddisfatto, a differenza di quanto successo nei precedenti due incontri contro Dinamo e Olmissum. Non so se la prestazione contro il Pula sia frutto della stanchezza dopo due partite difficili contro l’Olmissum, ma non credo che dovrebbe essere questo il motivo – ammette l’allenatore Alen Jukić –. Ho l’impressione che cerchiamo di risolvere le partite affidandoci esclusivamente alla fase d’attacco, ma resta il fatto che subiamo sin troppi gol facili. Siamo troppo disinvolti in difesa. Negli ultimi minuti della partita siamo stati pericolosi, abbiamo schiacciato un Pula che aveva tutta la settimana libera per preparare questa partita. Ma, ripeto: il problema è che prendiamo gol facili considerando anche i giocatori d’esperienza che abbiamo in rosa. Non dobbiamo scappare da questo, bensì bisogna lavorare duramente perché a suon di pareggi non arriveremo certo ai play-off”.
“In tutta sincerità, sono molto deluso. Lo Stanoinvest si è presentato a Fiume senza due giocatori importanti e noi avremmo dovuto approfittare meglio dell’occasione. Sono deluso prima di tutto da me stesso e poi dalla squadra. Non abbiamo mostrato la stessa voglia e la stessa combattività che abbiamo fatto vedere con l’Olmissum. Si è avvertito un po’ di stanchezza dopo la serie di partite difficili, come in gara così anche negli allenamenti, ma nonostante ciò cose del genere non dovrebbero capitarci”, ha aggiunto Luka Suton.
La partita
Ancora una volta il Pula ha iniziato male la partita. Niko Vukmir ha commesso un’ingenuità nella sua area di rigore e per Teo Turk non è stato difficile spedire la palla in rete per l’1-0. Ma già al 6’ Daniel Moravac ha lasciato partire un gran tiro da sinistra con la sfera che è finita sotto la traversa (1-1). I fiumani si sono portati nuovamente avanti nel punteggio al 10’, quando Žiga Čeh ha segnato il 2-1 dopo uno scambio in velocità con Luka Suton. Anche il secondo vantaggio dei padroni di casa non è durato a lungo dato che al 15’David Mataja e Manolo Bilić hanno risposto per le rime.
Al 23’il Rijeka ha battuto un calcio d’angolo “lasciando” la palla in area di rigore (una tattica frequente nel futsal, nda) e Žiga Čeh ha trovato il varco giusto per il 3-2. Partita finita? No, in quanto dopo nemmeno un minuto David Mataja ha “attirato” la difesa dei padroni di casa sulla destra e poi ha effettuato un passaggio filtrante per Manolo Bilić, il quale, in corsa, ha calciato di prima intenzione freddando Leon Tomić.
Dopo il gol del 3-3 non abbiamo più assistito all’arrembaggio di una delle due squadre e in pratica ogni conclusione verso la porta era facile preda dei portieri Danijel Starčić e Leon Tomić. Elvir Husarić ha avuto l’occasione migliore al 38’, ma il polese in maglia biancocrociata ha colpito il palo. Poi, allo scadere di tempo, l’estremo difensore polese neutralizzato il “missile” di Čeh da distanza ravvicinata.

Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
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