Prima vera settimana di lavoro per il Rijeka nel nuovo 2025. La Befana, con la sua scopa volante, ha spazzato via tutte le feste di fine anno, ma non anche la pioggia che continua a imperversare sulla regione e a distrubare in parte le sedute di allenamento della squadra. A rendere ancora più grigio il cielo sopra Rujevica sono anche, o soprattutto, le notizie di mercato. L’atteso attaccante straniero non è stato annunciato, il che potrebbe significare che l’affare è saltato, mentre Mislav Oršić ha chiesto altro tempo per prendere una decisione. Più il tempo passa e più la mezzapunta si allontana da Fiume, a meno che le altre piste non tramontino e il Rijeka diventi la soluzione (di ripiego) migliore.
Ufficiale: Galešić alla Dinamo
È intanto ufficiale il passaggio di Niko Galešić alla Dinamo, con la quale ha firmato un contratto pluriennale. L’accordo tra le due società, che era soltanto questione di tempo, è stato trovato nel fine settimana sulla base di tre milioni di euro più 500mila di bonus e con il Rijeka che si riserva il 100% sulla futura rivendita di Niko Janković. Nato a Berlino e cresciuto nelle giovanili dell’Hertha, Galešić era arrivato a Fiume nell’estate 2019 debuttando in prima squadra nell’ultima giornata della stagione 2019/20 contro l’Istra 1961. Per lui 98 presenze e 8 gol in maglia biancocrociata.
Ma chi ci guadagna?
Il Rijeka rimane dunque senza uno dei suoi pezzi pregiati, proprio nel momento quando Stjepan Radeljić starà fuori per diverso tempo. L’unica alternativa d’esperienza rimane Ante Majstorović, anche se Ivan Smolčić può ricoprire il ruolo di centrale difensivo con una certa confidenza. L’intervento sul mercato resta comunque un imperativo, per quanto non sarà facile rimpiazzare uno come Galešić. A proposito del trasfertimento al Maksimir, in molti si chiedono che cosa ci sia dietro le quinte, ovvero chi, e quanto, ci guadagna. Il Rijeka, mettiamolo subito in chiaro, perde un importante figura nel suo scacchiere, ma la necessità di vendere è anteposta a qualsiasi altra cosa, anche alla possibilità di lottare per il titolo. E in questo caso il messaggio da parte del presidente Damir Mišković al popolo fiumano è (ancora una volta) chiarissimo: prima si mettono i conti a posto e poi si può magari anche sognare…
Dal punto di vista della Dinamo, l’acquisto di Galešić potrebbe venir forse interpretato come un tentativo di indebolire la concorrenza piuttosto che rafforzare la propria rosa. Ma nel caso di Niko non sembra il caso: Zajec e soci lo hanno infatti pagato tre milioni di euro, più altri benefici al Rijeka, e pertanto è difficile dire che si tratti di un semplice “sgarbo”. Al Maksimir evidente credono che Galešić possa diventare un pilastro della squadra, il leader difensivo che manca da tempo.
Cannavaro come maestro
Tornando alla domanda precedente, chi ci guadagna principalmente è lo stesso Niko Galešić. Passare dal Rijeka alla Dinamo è un passo avanti nella carriera professionale, sia come ambizione sportiva che come garanzia economica. Inoltre, la Dinamo garantisce maggiore visibilità. Eppoi, ora al Maksimir c’è lui, Fabio Cannavaro. Sì, perché non dimentichiamo che Niko è di ruolo un centrale difensivo e che il neotecnico della Dinamo lo è stato per tutta la sua carriera professionale, per lunghissimo tempo tra i migliori 2-3 al mondo. Chi meglio di un Pallone d’oro e campione del mondo può insegnarti il mestiere? Nessuno. Ecco perché per Galešić il passaggio alla Dinamo potrebbe essere l’ideale in chiave di percorso di crescita e maturazione. Anche per questo motivo, come d’altronde si è potuto capire dalle parole del direttore sportivo Darko Raić Sudar, il Rijeka non gli ha posto alcun ostacolo una volta preso atto dell’interesse da parte della Dinamo.
Monta la rabbia tra i tifosi
I tifosi del Rijeka, giustamente, sono delusi dal comportamento della società, nella fattispecie di Mišković. Sui social network monta la rabbia, con commenti che spesso superano il buon gusto. Del tutto comprensibile la delusione del popolo fiumano, perché guardando dall’esterno la cessione di Galešić significa effettivamente rinforzare una diretta concorrente. A Cantrida, che in moltissimi considerano sempre la “vera casa” del Rijeka, sono comparsi alcuni striscioni, dei quali particolarmente uno offensivo con dedica al presidente. Una parte recita “Mr. Budget – una persona malvagia. E ancora peggiore uomo d’affari”, l’altra è meglio non tradurla, ma si può intuire. Dopo il caro biglietti, decisamente mal digerito, questa è un’altra tappa della silenziosa guerra in atto tra la tifoseria e Mišković, che nemmeno gli attuali risultati della squadra possono più di tanto mascherare. Se poi dovesse verificarsi anche un crollo verticale come quello della scorsa stagione …
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