Rijeka, serve una reazione

Oggi i fiumani saranno di scena a Zagabria contro la mina vagante Lokomotiva. Rožman attende risposte dai suoi ragazzi dopo le ultime deludenti prestazioni. «Non dovremo subire gol alla prima occasione e in attacco ci vorrà lucidità e concretezza, solo così arriveranno i tre punti», dice il tecnico sloveno

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Rijeka, serve una reazione

Il campionato va di fretta e non concede pause. Per il Rijeka è infatti già tempo di scendere nuovamente in campo. La prossima fermata è via Kranjčević di Zagabria che stasera (fischio d’inizio alle 17.15) sarà teatro del match della 20ª giornata di Prima Lega con la Lokomotiva penultima in classifica. A Rujevica la parola d’ordine è riscatto. Il pareggio casalingo acciuffato in extremis tre giorni fa contro lo Šibenik e la scia di polemiche relative all’arbitraggio sono stati subito archiviati. L’obiettivo è tornare a macinare punti e riprendere la rincorsa al terzo posto. Nella capitale Rožman si attende una reazione da parte dei suoi ragazzi dopo le ultime deludenti uscite in cui la squadra ha palesato troppe amnesie difensive, errori in disimpegno e d’impostazione da un lato, poca lucidità e concretezza sotto porta dall’altro. L’avversario non è dei più semplici. Lo scorso weekend Pivarić e soci hanno espugnato il Poljud, poi è arrivata la sconfitta contro la Dinamo, ma in quell’occasione il tecnico Jerko Leko ha fatto un ampio turnover facendo rifiatare diversi titolari proprio per la sfida di stasera. Si tratta del terzo confronto stagionale tra le due formazioni. Ad agosto gli zagabresi avevano sgambettato i fiumani imponendosi per 1-0, lo stesso risultato è maturato poi a Rujevica a novembre (che peraltro rappresenta l’ultima affermazione in casa dei fiumani) grazie a un rigore trasformato da Murić in un match dominato per lunghi tratti, ma che non sono riusciti a chiudere rischiando di farsi riprendere fino all’ultimo. I “ferrovieri” sono dunque la classica mina vagante, ancor di più considerando che hanno un disperato bisogno di punti salvezza.
Per quanto riguarda la formazione e il modulo, bisognerà vedere se Rožman riproporrà il 3-5-2 utilizzato 72 ore fa, o se tornerà al più offensivo 3-4-3 con cui aveva iniziato questa seconda parte di stagione. In difesa rientra Capan dopo la squalifica. Non è tuttavia da escludere qualche cambio viste le tante partite ravvicinate.

 

Scelte ponderate
“È la sesta partita in 19 giorni – osserva il tecnico sloveno –. Ogni gara ti toglie parecchie energie, soprattutto nel momento in cui i risultati non arrivano e quando sei costretto a rimontare. Ma non cerco scuse. Ci sono tante cose da correggere. Non possiamo permetterci ogni volta di passare in svantaggio, viceversa, dobbiamo essere più efficaci in attacco e concretizzare di più le tante occasioni che creiamo. Se riusciremo a mettere a punto questi due aspetti, allora arriveremo anche i tre punti. La Lokomotiva? È un match difficile da interpretare perché nelle ultime due o tre uscite hanno cambiato praticamente 20 giocatori. Hanno un allenatore nuovo che sta ancora cercando la quadra e quindi sta provando diverse soluzioni da una partita all’altra. Ad ogni modo, dobbiamo tenerli il più lontano possibile dalla nostra area e davanti dovremo essere calmi e lucidi. Dovrò inoltre stare molto attento a dosare i giocatori perché molti hanno già giocato diverse partite e hanno il fiato corto. Siamo soltanto a metà stagione e non posso rischiare eventuali infortuni. Dovrò fare delle scelte ponderate”.

Ritmi indiavolati
Come di consueto, Rožman non si sbottona sugli 11 che scenderanno in campo dal primo minuto. È chiaro però che non stravolgerà la formazione, a maggior ragione considerando che non può provare nuove soluzioni visto che praticamente non ha allenamenti a disposizione.

“Ripeto, devo valutare con giudizio. Stiamo giocando a ritmi indiavolati e ci sono giocatori che non si sono mai fermati. Il problema è che non abbiamo nemmeno il tempo di allenarci, ma soltanto per recuperare le energie dopo ogni partita. Come sempre deciderò in base a come stanno i ragazzi. Scenderà in campo solamente chi è pronto e chi si trova nella miglior condizione. Sceglierò la formazione che mi darà maggiori garanzie. Indipendentemente da chi giocherà, pretendo da ognuno di loro il massimo sul terreno di gioco”, ha concluso Rožman.

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