Rijeka, ora serve la reazione

Oggi, sabato 19 marzo (ore 15) i fiumani affrontano in trasferta la mina vagante Gorica. Goran Tomić chiede riscatto ai suoi dopo la sbandata nel turno precedente contro il Dragovoljac. «L’obiettivo è ritrovare la vittoria e arrivare sereni alla sosta», dice il tecnico sebenzano

0
Rijeka, ora serve la reazione

La parola d’ordine in casa Rijeka è riscatto. La clamorosa sberla rimediata nel turno precedente in casa del fanalino Hrvatski dragovoljac brucia ancora e continua ad alimentare critiche (più che legittime) nei confronti della squadra. Alla luce dei risultati delle rivali, i fiumani avrebbero potuto guardare il resto della carovana dall’alto ed è proprio questo aspetto a generare rimpianti e malcontento. In via Kranjčević è stata mancata una ghiottissima occasione per riprendersi la vetta della classifica e lanciare un chiaro segnale alle avversarie. E non è la prima volta che capita in questa stagione. In più di un’occasione anziché affondare il colpo e allungare, il Rijeka si è ritrovato ad avere la sindrome del “braccino”. La sbandata contro l’ultima della classe potrebbe inoltre costare carissimo e compromettere la corsa al titolo. Tuttavia, la cosa positiva è che comunque Dinamo, Osijek e Hajduk non ne hanno approfittato guadagnando solamente un punto su Drmić e soci, con la classifica che alla vigilia del round finale del campionato resta quindi cortissima. Esattamente ciò che aveva chiesto Goran Tomić nelle scorse settimane, ovvero di presentarsi ai nastri di partenza di questo rush finale incollati alle altre. E proprio il tecnico sebenzano ha faticato forse più tutti a mandare giù questo boccone così amaro, rimanendo molto deluso, ancor prima che arrabbiato, dall’atteggiamento dei suoi ragazzi. Non erano dei fenomeni dopo la semifinale di Coppa con l’Osijek e non sono certo dei brocchi dopo il disastro col Dragovoljac, fatto sta che l’involuzione vista in quei quattro giorni ha dell’incredibile e deve far riflettere. Ora però è tempo di tornare in campo. E di rimettersi nuovamente in viaggio: dopo Zagabria, la prossima fermata si chiama Velika Gorica. La 28ª giornata, che apre l’ultimo quarto di stagione, porta in dote la trasferta contro la mina vagante Gorica, in programma questo pomeriggio con calcio d’inizio alle 15. L’obiettivo è riprendere subito la marcia e cancellare lo scivolone di sette giorni fa, ma sarà tutto tranne che una passeggiata perché i “tori” vedono rosso quando si trovano di fronte il Rijeka. I fiumani si sono imposti nei primi primi due confronti stagionali, però nell’ultimo precedente, giocato lo scorso 11 dicembre a Rujevica, a festeggiare erano stati gli ospiti (1-2). Con l’arrivo in panchina di Samir Toplak, il Gorica ha prima rifilato un poker al Dragovoljac (4-0) e successivamente fermato l’Osijek sullo 0-0 al Gradski vrt. La scossa prodotta dal cambio della guida tecnica ha dato i suoi frutti e ora Kotarski e compagnia puntano ad allungare la serie positiva. “È stata una settimana un po’ complicata. Ora mi aspetto una reazione da parte dei ragazzi. Il Gorica è una squadra in salute e in crescita, come suggerisce il risultato del Gradski vrt, perciò ci aspetta un compito difficile. L’obiettivo è iniziare il round finale del campionato con una vittoria e arrivare sereni alla sosta”, ha sottolineato Tomić, il quale ieri ha spento 45 candeline.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display