Rijeka nel derby con tante assenze, ma Đalović vuole i 3 punti

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Rijeka nel derby con tante assenze, ma Đalović vuole i 3 punti
Radomir Đalović e Damir Mišković. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

I derby sono sempre partite particolari, sia dal punto di vista emotivo che prettamente tecnico-tattico. In poche parole, non è detto che vinca la squadra più forte. Nel caso di Rijeka-Istra 1961, però, i favori del pronostico sono stati spesso rispettati negli ultimi anni. A Rujevica auspicano che la tradizione venga rispettata anche domenica pomeriggio, 9 febbraio (ore 15). Da parte fiumana ci sono tuttavia parecchie incognite visto che il Rijeka si presenterà in campo decimato dalle partenze (Ivan Smolčić, Marco Pašalić) e dalle squalifiche (Toni Fruk, Duje Čop, Mladen Devetak). Insomma, un undici di partenza molto diverso da quelli visti ultimamente. La domanda principale è se il Rijeka tornerà a giocare con una punta centrale, dato che per quel ruolo c’è soltanto Dominik Dogan a disposizione del tecnico Radomir Đalović.

“L’Istra 1961 arriva a Rujevica con un nuovo allenatore, che ha uno stile di gioco diverso rispetto al precedente tecnico. Abbiamo avuto modo di seguire i polesi in entrambe le partite disputate nel girone primaverile e sembrano essere parecchio in forma – mette in guardia dai facili entusiasmi il tecnico montenegrino –. Ci aspetta una gara difficile, ma lo sono praticamente tutte. Siamo pronti e mi aspetto che tutti coloro che scenderanno in campo diano il massimo. Ovvio che, considerata la situazione, cambieremo alcune cose e cercheremo di trovare delle soluzioni alternative. Tutti quelli che giocheranno sono calciatori del Rijeka: sono in ritmo partita e avranno l’opportunità di dimostrare il loro valore dopo che magari ultimamente non hanno avuto troppe occasioni per farlo. Credo al 100 per cento in loro e sono convinto che non mi deluderanno. Qualche problema l’abbiamo, inutile nasconderlo, ma vogliamo i tre punti”.

Dominik Dogan potrebbe partire titolare a causa dell’assenza di Toni Fruk, ma anche per il fatto che Stipe Perica (Dinamo Bucarest) e Komnen Andrić (Lokomotiva) hanno cambiato squadra in settimana. “Dogan è tra i convocati e ci sono grandi possibilità che giochi. È l’unica classica punta a disposizione, ma vedremo il modulo che adotteremo. Forse partirà titolare o magari entrerà dalla panchina”, aggiunge Đalović. Non si può escludere nemmeno la possibilità di un altro ‘falso nueve’, per esempio con Niko Janković nel ruolo di attaccante centrale. Bruno Goda dovrebbe essere invece sicuro del posto di titolare come terzino sinistro, a sostituzione dello squalificato Mladen Devetak. “Si è parlato molto di questo presunto falso numero nove. Ma Fruk non lo è, Toni è infatti una vera punta. Volendo, anche Bruno Bogojević può giocare come centravanti. È veloce e attacca gli spazi. Goda è un ragazzo serio e un grande professionista. Lo scorso anno ha giocato benissimo ed è stato un elemento fondamentale in economia di squadra. Quest’anno è stato infortunato, mentre allo stesso tempo Devetak ha figurato benissimo. Goda avrà la sua chance, credo in lui e penso che sarà pronto”, aggiuge Đalović.

Tornando all’Istra 1961, bisognerà prestare particolare attenzione agli ex Josip Radošević e Stjepan Lončar, per giunta al loro debutto con la maglia gialloverde. “Parliamo di due giocatori di notevole qualità tecnica. Con il loro ingaggio l’Istra ha dimostrato di essere eccome ambizioso. Comunque, siccome sono stati fermi per un periodo ritengo che avranno bisogno di un po’ di tempo per ritrovare la migliore condizione. Spero non si affrettino a farlo proprio contro il Rijeka”, conclude il tecnico dei fiumani.

Bogojević: «Pronto a sacrificarmi»

Dal lato dello spogliatoio, il derby di domani è stato presentato da Bruno Bogojević. “L’Istra 1961 arriva a Fiume con un nuovo allenatore in panchina, che conosce bene il Rijeka e l’ambiente di Rujevica. Ci aspettiamo un avversario di qualità, che si presenterà in campo con l’intenzione di giocarsela tutta. Allo stesso modo, crediamo in noi stessi e confidiamo di poter ottenere un risultato positivo davanti ai nostri tifosi”.

Bogojević è un giocatore polivalente, che dopo la partenza di Ivan Smolčić al Como è ora il principale candidato per il ruolo di terzino destro. “Per me non è un problema giocare nella posizione in cui il tecnico ha maggiormente bisogno. Sono qui per rispondere alle richieste che mi verranno fatte e per dare il massimo delle mie possibilità”.

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