Rijeka, l’intera stagione in appena dieci giorni

Domenica in campionato i fiumani faranno visita all’Osijek, mentre il fine settimana seguente a Rujevica arriverà la Dinamo. Infine, il 26 febbraio è in programma la gara secca dei quarti di finale di Coppa Croazia in casa dell’Hajduk

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Rijeka, l’intera stagione in appena dieci giorni
Il primo confronto stagionale aveva visto il successo dei fiumani per 2-0. Foto: Borna jaksic/PIXSELL

L’intera stagione, o quasi, in appena dieci giorni. Perché tra domenica prossima e il 26 febbraio il Rijeka sarà atteso da tre impegni difficilissimi: Osijek e Hajduk in trasferta, Dinamo in casa. All’Opus Arena e a Rujevica si giocherà in tema di campionato, mentre la gara del Poljud sarà valida per i quarti di finale di Coppa Croazia. Dopo queste tre partite si saprà molto di più sulle ambizioni e sugli obiettivi dei fiumani da lì a maggio, per quanto il campionato sia ancora lungo e pieno di possibili risvolti. Chiaro, comunque, che permettere all’Hajduk di andare eventualmente in fuga e alla Dinamo di avvicinarsi (in teoria dopo lo scontro diretto ci potrebbe essere anche l’aggancio o perfino il sorpasso, nda) complicherebbe drasticamente le cose in ottica del sogno del secondo titolo di campione nazionale. In quanto alla Coppa, il Sole di Rabuzin è sempre un obiettivo dichiarato del Rijeka, anche perché considerato più facile da vincere di quanto lo sia onestamente la SHNL. Affrontare tuttavia l’Hajduk nella sua tana, e staccare così il biglietto per le semifinali, non è la cosa più semplice del mondo.

Purtroppo, l’undici di Radomir Đalović non attraversa un buon momento. Le due sconfitte nelle tre gare del girone primaverile rischiano di lasciare il segno, anzi lo hanno già fatto tra i tifosi, alcuni dei quali delusi e altri sul “piede di guerra” contro la società e, in particolar modo, il presidente Damir Mišković. Sulle illustri cessioni che hanno chiaramente indebolito la squadra è superfluo tornare, ormai è acqua passata, ciò che si spera è che i nuovi arrivi possano rimpiazzarli a dovere. Per ora non è successo. In questo caso verrebbe da dire è che c’è bisogno di un po’ di tempo per entrare negli schemi di squadra, ed è effettivamente così, ma di tempo a disposizione non ce n’è proprio in quanto ogni partita da qui alla fine della stagione è una specie di finale. D’altronde, in appena 90 minuti il Rijeka si è visto scalzare al primo posto dall’Hajduk e si ritrova la Dinamo a -4.

Čop il «salvatore della Patria»
Domenica alle 17.45 ci sarà la trasferta all’Opus Arena. Di fronte un Osijek tutt’altro che convincente, ma comunque molto ostico tra le mura amiche. D’altronde ne sa qualcosa anche la Dinamo, piegata 2-1 pochi giorni fa. Come nel derby con l’Istra 1961 così anche in Slavonia il tecnico montenegrino sulla panchina quarnerina dovrà fare a meno di Toni Fruk, diventato ora il giocatore con il maggior tasso tecnico in squadra. In compenso ci sarà Duje Čop, il quale ha scontato il turno di squalifica. Il 35enne di Vinkovci è acclamato dai tifosi come una specie di “salvatore della Patria”, colui che deve garantire un certo numero di gol da qui a maggio. Per farlo, però, avrà ovviamente bisogno del sostegno dei compagni. Niko Janković deve tornare quello di qualche tempo fa, così come Dejan Petrovič, mentre sulla destra c’è sempre l’incognita del dopo-Marco Pašalić. I candidati al ruolo sono Gabrijel Rukavina e Luka Menalo, con il primo finora assai poco convincente e il secondo completamente fuori forma e schemi. Vedremo che cosa si inventerà Đalović in occasione della trasferta a Osijek.

Niko Janković.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Sulla destra tocca a Manev?
Niko Galešić e Stjepan Radeljić avevano composto la coppia di centrali difensivi nella maggior parte delle gare nel girone autunnale. Nel frattempo, però, il berlinese è stato ceduto alla Dinamo Zagabria, mentre il nazionale bosniaco-erzegovese si è fatto male ad un ginocchio ed è al momento out. Ha ripreso ad allenarsi, disputando anche mezzora nell’amichevole con l’Opatija, ma ci vorrà ancora del tempo per raggiungere una discreta condizione fisico-atletica. Di conseguenza i due stopper sono ora Ante Majstorović e il neoarrivato Mile Škorić. Una coppia esperta, anche se contro Varaždin e Istra 1961 si sono viste delle insicurezze che non dovrebbero accadere. Da augurarsi che contro l’Osijek, la loro ex squadra, le cose vadano meglio. Sempre in chiave di difesa, cercasi il nuovo titolare sulla destra. Nel derby è stato impiegato Bruno Bogojević, purtroppo con risultati disastrosi (Moris Valinčić lo ha fatto impazzire, nda). Possibile che all’Opus Arena ci sia in quella posizione il 23enne macedone Jovan Manev, l’ultimo rinforzo dal mercato invernale. Come curiosità, anche lui è un ex dell’Osijek.

Ben 11 giocatori saranno assenti per vari motivi
Il primo confronto stagionale tra Osijek e Rijeka aveva visto i fiumani uscire vittoriosi dall’Opus Arena per 2-0. I gol furono segnati da Marco Pašalić e Stjepan Radeljić. A tal proposito, da segnalare una curiosità: ben undici giocatori iscritti allora nel referto da parte fiumana saranno assenti domenica pomeriggio! Oltre ai due marcatori, il primo ceduto all’Orlando City e il secondo ancora convalescente, non ci saranno infatti Josip Posavec, Ivan Smolčić, Niko Galešić, Marijan Čabraja, Andro Babić, Veldin Hodža, Emmanuel Banda e Komnen Andrić in quanto non più facenti parte della rosa del Rijeka nonché lo squalificato Toni Fruk. Un dodicesimo, ovvero Mile Škorić, rischia di aggiungersi all’elenco degli assenti nel caso che il problema fisico accusato negli ultimi giorni dovesse costringerlo a gettare la spugna.

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