
“Ovvio che vorrei giocare con più frequenza e magari anche segnare, sempre che l’allenatore decida di darmi fiducia”, aveva detto, quasi a voler convicere il suo tecnico sedutogli accanto, Adrian Liber in conferenza stampa alla vigilia del confronto di domenica con il Gorica. Sergej Jakirović si è attenuto però al vecchio buon ragionamento “squadra che vince non si cambia”, facendo accomodare inizialmente in panchina il centrocampista. Poi, però, ha deciso di concedergli comunque uno spezzone di partita e il 22.enne nativo di Zabok lo ha ripagato nel migliore dei modi, con il gol del 2-0. Per Liber si è trattato anche della prima rete con la maglia del Rijeka.

Foto: Goran Kovacic/PIXSELL
“Ripeterò ciò che avevo detto giorni fa in conferenza stampa: sono felicissimo per me stesso e per la squadra. So di lavorare sodo in allenamento, così come anche gli altri compagni. Penso che abbiamo meritato in pieno questa vittoria, ma anche quelle precedenti – dice un soddisfatto Liber –. Il gol del 2-0? Marin mi ha passato la palla, anche se devo ancora chiedergli se l’ha fatto di proposito oppure voleva calciare in porta, e poi ne è venuto fuori un assist involontario. Poco importa, ciò che conta davvero è che il gol sia arrivato. Ed è stato frutto di un’azione collettiva, segno che stiamo giocando da squadra. La prima volta non si dimentica mai e di conseguenza questo gol avrà sempre per me un sapore particolare”.
Dopo un girone autunnale a dir poco vergognoso, che aveva fatto perdere alla squadra il sostegno del pubblico, il successo in casa dell’Hajduk ha rappacificato i tifosi con i giocatori. Contro il Gorica a Rujevica l’audience ha toccato le 5.000 unità. “Dopo tanto tempo, finalmente abbiamo potuto scendere in campo davanti al nostro pubblico – prosegue Liber –. L’ultima volta non è stato un bello spettacolo (2-7 con la Dinamo, nda), ma sono convinto che dopo la partita con il Gorica le cose cambieranno radicalmente. Vogliamo che Rujevica torni a essere un fortino difficile da espugnare”.
La gara di domenica ha avuto un doppio significato: da una parte ha spinto il Rijeka ad avvicinarsi a quasi tutte le squadre che lo precedono il classifica, mentre dall’altra ha forse definitivamente condannato il Gorica alla retrocessione. I fiumani credono sempre di più nel quarto posto e gli ultimi risultati giocano sicuramente a loro favore. Nel prossimo turno ci sarà la trasferta in casa della Lokomotiva, mentre poi seguiranno gli altri scontri diretti con Slaven Belupo (a Fiume), Istra 1961 (al Drosina) e Varaždin (Rujevica). Dopo queste quattro partite si avrà sicuramente un quadro più preciso sulla situazione, in attesa che arrivino buone notizie anche dalla Coppa (affinché il quarto posto valga l’Europa c’è bisogno che Dinamo, Hajduk o Osijek trionfino in questa competizione, nda).
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