Rijeka, la statistica non deve ingannare

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Rijeka, la statistica non deve ingannare

FIUME – Ci sono motivi di natura diversa ad animare la rivalità tra le tifoserie, talvolta discutibili e altre volte comprensibili. Domenica pomeriggio a Rujevica si incontreranno Rijeka e Istra 1961. Al derby regionale numero 42 le due squadre arrivano con stati d’animo e situazioni di classifica diversi. Dopo 17 turni i fiumani sono terzi con 28 punti, mentre i polesi, che ne hanno 12, dividono il penultimo posto con il Varaždin. La rivalità sugli spalti, nel caso di queste due squadre, è molto più sentita sul versante istriano del Monte Maggiore e le statistiche suggeriscono il perché.
Nei 41 incontri finora disputati il Rijeka ha infatti vinto 25 volte, mentre i polesi, che nel corso degli anni hanno giocato in Prima Lega con nomi diversi, soltanto 5. Le gare concluse in parità sono state 11. L’ultimo successo dell’Istra risale all’11 maggio 2013, quando i polesi s’imposero in casa per 1-0. Da allora l’Istra è uscito imbattuto quattro volte, l’ultima nell’agosto dello scorso anno quando a Rujevica la sfida terminò con un rocambolesco 3-3. Uno dei pareggi che si ricordano sicuramente i tifosi fiumani è stato quello al Drosina nel 2017, nel finale di stagione con il Rijeka in fuga verso il suo primo titolo, poi conquistato. Fu una mezza battuta d’arresto che comunque confermò l’Istra come squadra sempre temibile, al di là delle statistiche.
L’ultima volta polesi e quarnerini si sono incontrati il 22 settembre scorso. I tifosi dell’Istra vorranno dimenticare presto lo 0-3, mentre per i sostenitori del Rijeka resterà il ricordo dell’ultimo giorno di Igor Bišćan in panchina. Prima dell’inizio di quella partita il tecnico aveva infatti detto ai suoi giocatori che quella sarebbe stata per lui l’ultima da allenatore del Rijeka, confermando il tutto al termine del match in sala stampa.
Anche la differenza reti è decisamente favorevole ai fiumani, che hanno realizzato complessivamente 70 gol (1,7 a partita), mentre l’Istra ha segnato 27 reti, cioè in media 0.65. Il divario è cresciuto proprio nelle ultime sfide. Dopo quel 3-3 dello scorso anno ci sono stati quattro scontri diretti, tutti vinti dal Rijeka con una differenza reti di 14-1. Nel maggio di quest’anno vi è stato anche un 7-0 al Drosina.
Il nuovo allenatore del Rijeka, Simon Rožman, che ha iniziato l’avventura nel club fiumano in modo tutt’altro che esaltante, sembra aver trovato la strada giusta e si presenta al derby regionale dopo due vittorie esterne consecutive. Il 4-1 a Zaprešić con l’Inter e soprattutto il 4-0 con l’Hajduk al Poljud autorizzano i tifosi a credere di rivedere a Rujevica i fuochi d’artificio dopo quattro mesi. Rožman attende invece la prima vittoria tra le mura amiche.

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