Rijeka, la speranza resta viva

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Rijeka, la speranza resta viva

FIUME | “Filip Bradarić l’aveva detto senza mezzi termini una decina di giorni fa: finché la matematica non ci condanna, io continuerò a credere nella possibilità di difendere il titolo”. Nonostante il doloroso passo falso con la Lokomotiva, il capitano del Rijeka fa bene a suonare la carica, perché il campionato non è ancora sempre ufficialmente chiuso. Ieri, prima dell’inizio della gara con l’Inter, a Rujevica è arrivata la notizia della sorprendente sconfitta della Dinamo, che ha ulteriormente scaldato l’ambiente in campo e sugli spalti. Un “assist” che il Rijeka colto al volo, battendo l’undici di Zaprešić per 5-1 e portandosi a -4 dalla Dinamo quando alla fine del campionato mancano ancora due giornate. Servirà ovviamente un miracolo, ma l’importante è pensare positivo.

Gorgon inaugura la goleada

Nemmeno il tempo di accomodarsi sugli spalti che i fiumani sono già in vantaggio. Bosec tenta di tornare la palla al portiere Mrmić, ma scivola: Gorgon ringrazia per il regalo e insacca. Per l’austriaco un gol che ci voleva proprio, dopo i problemi fisici degli ultimi mesi e le difficoltà a ritrovare fiducia nei propri mezzi. Il Rijeka non si accontenta e continua a mettere sotto pressione la difesa ospite. Il raddoppio è nell’aria e arriva al 34’. Raspopović crossa dalla destra, Pavičić riceve e apre per Acosty, che fissa il 2-0.
Nella ripresa arrivano altre tre reti. Al 59’ Puljić batte Mrmić con una conclusione dall’interno dei sedici metri, mentre al 73’ c’è gloria anche per Zuta, invocato dall’Armada, che nell’occasione festeggiava il suo 31° compleanno, a calciare una punizione: il macedone ha risposto presente, tra le ovazioni del pubblico. A chiudere i conti è stato poi Kvržić su assist di Bojinov. Di Prenga al 90’ il gol della bandiera ospite.

Lo champagne… torna nel frigo

Se il campionato non è ancora ufficialmente chiuso, la colpa è anche della Dinamo, che continua a sprecare i match ball. Il primo era a disposizione a Koprivnica, poi vanificato dal 2-2 con lo Slaven, il secondo, ancora più ghiotto, ieri sera con la Lokomotiva. Allo stadio di via Kranjčević, però, gli uomini di Nikola Jurčević sono stati battuti per 3-1 da quella che in molti definiscono la sua “filiale” e ieri per nulla “ubbidiente”. Ironia della sorte, sono stati proprio due ex giocatori della Dinamo, Radonjić al 4’ e Krstanović al 13’, a decidere il vincitore, prima del tris a tempo scaduto di Šunjić. Inutile la rete di Soudani al 66’. E nel prossimo turno, il penultimo, Livaković e soci torneranno in via Kranjčević, stavolta per affrontare il Rudeš. Nel frattempo, lo champagne è tornato nel frigo… 
NK RIJEKA NK INTER 04

 

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