Rijeka. «Dobbiamo trovare le energie»

Per il Rijeka gli ultimi dieci giorni sono stati da sogno, con tre vittorie ai danni delle rivali storiche, ma c’è anche con una comprensibile stanchezza fisica e mentale. Oggi alle 15 si torna in campo a Velika Gorica, una trasferta che nasconde insidie. L’allenatore Radomir Đalović chiede uno sforzo

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Rijeka. «Dobbiamo trovare le energie»
A Velika Gorica il rijeka deve stare attento a... non scivolare. Foto: Matija Habljak/PIXSELL

Osijek e Dinamo in campionato, Hajduk in Coppa Croazia. Dopo dieci giorni da sogno, con tre vittorie importantissime e una differenza reti di 9-1, il Rijeka si cala in una realtà un po’ diversa della SuperSport HNL. Oggi alle 15 i biancocrociati saranno ospiti del Gorica, compagine che occupa al momento la penultima posizione in classifica, ma anche una squadra molto “casalinga”, che ha ottenuto ben 22 punti tra le mura amiche e soltanto uno in trasferta. L’undici del Turopolje è tradizionalmente un osso duro per i fiumani e questa stagione hanno perso soltanto una partita interna, contro la Dinamo. Indipendentemente da questo fatto, il Rijeka si presenta all’appuntamento da capolista e da grande favorita della vigilia. Una squadra che, a inizio marzo, vuole confermare tutto ciò di buono che ha fatto vedere nella seconda parte di febbraio sia in campionato che in Coppa Croazia. Tuttavia, la prudenza non è mai troppa visto che i KO con Varaždin e Istra 1961 dimostrano che non ci sono partite facili e vittorie scontate. Forse anche per questo motivo Radomir Đalović ha definito la trasferta a Velika Gorica come la più importante di questa parte della stagione.

“Prima di tutto vorrei sottolineare il grande desiderio dei miei calciatori di scendere in campo a Spalato. Majstorović e Radeljić hanno giocato… con una gamba sola, così come Petrović. Hanno insistito per esserci nonostante gli infortuni, e li ringrazio per questo impegno – dice il tecnico montenegrino –. Anche Čop ha chiesto di giocare, ma non volevamo rischiare inutilmente. Giovedì non ci siamo in pratica allenati e sabato ci aspetta la partita più difficile di questa parte della stagione. Il Gorica è una squadra di qualità, che ha conquistato la maggior parte dei punti in casa. Hanno portato undici nuovi giocatori, dimostrandosi molto ambiziosi. C’è poi un allenatore che sa il fatto suo. Non dobbiamo farci condizionare né dalla stanchezza né dal terreno di gioco. Bisogna recuperare le energie il prima possibile e disputare una partita di qualità, trovando se necessario l’ultimo atomo di forza per rispondere a tutte le richieste”.

Recuperare le energie
Dopo tre vittorie contro le avversarie di… sempre, la squadra ha sicuramente subito una stanchezza fisica e mentale.
“È stato un periodo fisicamente molto duro, sia per il lungo viaggio di ritorno che per il fatto che abbiamo giocato tre partite contro i tre avversari più difficili. Ma continuo a dire ai miei giocatori che non possiamo cercare alibi. Dobbiamo lottare, dare tutto e trovare la forza per fronteggiare al meglio un campo difficile e un avversario di qualità. Bisogna presentarsi nel modo giusto e tirare fuori il meglio di noi”.
Đalović ha poi rivolto anche l’ennesimo invito ai tifosi.
“Dopo la partita contro l’Osijek avevo detto che la Dinamo è una squadra di qualità, ma che il mio unico desiderio era avere uno stadio pieno. I tifosi mi hanno accontentato e ci hanno sostenuto sia contro gli zagabresi che al Poljud. Loro sono la nostra forza, sono determinanti per noi e di conseguenza li invito a sostenerci anche in futuro. Le partite casalinghe sono importanti, ma abbiamo altresì bisogno dei punti di Velika Gorica”.

Semifinale con dedica a Mišković
Đalović ha dedicato la qualificazione in semifinale di Coppa Croazia a Damir Mišković. “Siamo costantemente in contatto con il presidente. Lui è con noi anche quando non è fisicamente presente alla partita. Ci siamo sentiti telefonicamente, è contento e felice. Ma, ripeto, non abbiamo tempo, né lui né noi, per festeggiare troppo. Due settimane fa ci dicevano che stavamo per crollare. E che ci stavamo arrendendo. Ora, dopo la vittoria contro l’Hajduk, dicono che siamo i principali candidati per il titolo. Ma no, non lo siamo. Avevamo lo stesso obiettivo allora come adesso. Bisogna dimostrarsi di giorno in giorno. Velika Gorica sarà un nuovo banco di prova, è così che ragioniamo. Alla fine della stagione faremo i conti e vedremo dove saremo arrivati. Di sicuro abbiamo grandi ambizioni e facciamo un pensierino a certi traguardi”, conclude il tecnico di Bijelo Polje.

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