Ma marcia d’avvicinamento per il Rijeka  verso la gara di domani sera (ore 19) a Rujevica con la Dinamo. La posta in palio non avrà certamente il significato che invece assumerà il 22 maggio, quando le due compagini si ritroveranno di fronte a Pola per la finale di Coppa Croazia. Battere i campioni in carica, però, è sempre un motivo d’orgoglio. Se dovesse succedere, il Rijeka diventerebbe l’unica squadra a vantare un bilancio positivo nei confronti diretti stagionali con gli zagabresi. Finora si registrano, infatti, una vittoria per parte (1-0 e 3-1) e un pareggio (1-1). Un dato irrilevante, dirà qualcuno, ma forse non del tutto. Perché, in ottica della gara del Drosina, ciò sta pur sempre a indicare che il Rijeka, se a livelli che gli competono, può giocarsela alla pari con la compagine di Nenad Bjelica. Inoltre, Kvržić e compagni vogliono provare a battere domani la Dinamo per augurare nel migliore dei modi il 32ª compleanno all’Armada.

Una gara a nascondino?

“La vittoria per 7-0 sull’Istra 1961 ha dato ulteriore fiducia all’ambiente prima di un finale di stagione molto impegnativo. Negli ultimi giorni abbiamo potuto prepararci in tutta tranquillità, forti del vantaggio in classifica sull’Osijek e l’Hajduk, e con la consapevolezza di poter tenere testa alla Dinamo. Sabato con gli zagabresi ci attende però tutt’un altro tipo di partita rispetto alla gara del Drosina”, si limita a dire Igor Bišćan. Premesso che entrambe le squadre proveranno a vincere, perché questo è pur sempre nel DNA di ogni vero sportivo, resta da vedere quanto Bišćan e Bjelica cercheranno di nascondere le proprie carte. Possibile che nessuna delle due squadre spinga al massimo, anche per risparmiare qualche prezioso atomo di energia e non rischiare infortuni, in particolar modo in casa quarnerina.
“Alcuni giocatori, come ad esempio Čolak, sono rientrati in squadra, altri sono sulla via del recupero. L’obiettivo è di provare ad averne qualcuno a disposizione per la finale di Coppa. La gara di campionato mi servirà anche per valutare le condizioni dei miei giocatori”, conclude Bišćan, precisando: “Ovvio che la gara di Coppa ha la priorità, ma voglio puntualizzare che non abbiamo ancora ottenuto la certezza matematica del secondo posto in campionato. Quando l’avremo fatto, potremo rilassarci un po’. Fino a quel momento bisogna fare il possibile per centrare l’obiettivo quanto prima. Con questo credo di avere detto tutto”.

Zebec porta… male

La contesa di domani sarà diretta da Mario Zebec di Cestica, un arbitro che non evoca certo buoni ricordi ai fiumani quando si tratta di confronti con la Dinamo. Per Zebec si tratterà della quinta volta e nelle precedenti quattro non è stato sempre all’altezza della situazione. Tutti gli episodi dubbi riguardano la stagione 2016/2017, quando il Rijeka vinse sia il titolo che la Coppa. Nell’1-1 di Rujevica, Zebec non assegnò ai quarnerini un sacrosanto rigore per trattenuta di Lešković su Andrijašević, mentre nel 5-2 del Maksimir, in quella che era stata la “festa scudetto” dei fiumani, gestì malissimo l’incontro, per quanto inutile esso fosse. Nelle rimanenti due contese non ha influito più di tanto sul risultato, ma in entrambe il Rijeka non vinse comunque (per colpe proprie però, nda).

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