Rijeka. Dieci giorni per salvare la faccia

Un Rijeka in pesante crisi d'identità si prepara ad affrontare Varaždin, BSK Bijelo Brdo e Dinamo

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Rijeka. Dieci giorni per salvare la faccia
Quando si rivedrà esultare il Rijeka per una vittoria? Foto: Nel Pavletic/PIXSELL

Più o meno un mese fa il presidente Damir Mišković aveva detto: “All’allenatore (Cosmi, nda) affido il compito di selezionare i giocatori che sono pronti a onorare la maglia del Rijeka. Gli altri, poco partecipi o scontenti, possono liberamente fare le valigie e varcare l’uscita. Parliamo di giocatori professionisti e ben pagati, che non hanno alcun motivo per non svolgere il proprio lavoro. Sono loro che devono trovare il modo di uscire da questa situazione”.

Da allora a oggi non è cambiato praticamente nulla, fatta eccezione per le due illusorie vittorie con Gorica e Lokomotiva alle quale hanno purtroppo fatto seguito le sconfitte con Slaven Belupo e Istra 1961, oltre alla figuraccia in Coppa Croazia con il Moslavina (passaggio del turno ai calci di rigore). Anzi, qualcosa a dire il vero è cambiato, vale a dire il fatto che ora anche lo stesso Serse Cosmi è tra i principali imputati per la crisi di gioco e risultati. Perché, non dimentichiamolo, il tecnico perugino aveva spesso ripetuto che “la mia vera gestione della squadra inizierà dopo la pausa per le nazionali (quella di fine settembre), quando vedrete il vero Rijeka”. Purtroppo niente di tutto questo, anzi le cose sono perfino peggiorate e i tifosi hanno voltato le spalle alla squadra e al tecnico.
In questo clima di malcontento e tensione generale, con il rapporto tecnico-giocatori-società destinato a deteriorarsi ulteriormente, la squadra si sta preparando per la trasferta di domenica in casa del Varaždin. Visto il momento delle due contendenti, non c’è per nulla da essere ottimisti. D’altronde la squadra dello Zagorje ha giorni fa spazzato via per 4-1 l’Osijek per poi andare a vincere per 2-1 a Sebenico segnando in quest’ultima partita anche due gol in inferiorità numerica. Detto questo, la missione del Rijeka sembra di quelle impossibili. D’altra parte, fare bottino pieno sarebbe un toccasana per tutti e contribuirebbe a stemperare la tensione, almeno fino al 13 novembre e al match casalingo con la Dinamo. Poi ci sarà la pausa invernale con tutto ciò che ne consegue. A cavallo tra i due impegni di campionato è in programma comunque la sfida degli ottavi di finale di Coppa Croazia, nell’ambito dei quali il Rijeka farà visita al BSK di Bijelo Brdo il 9 novembre, con inizio alle ore 14.
Frattanto, il laterale sinistro Andrija Vukčević è stato convocato dal Montenegro per il doppio confronto amichevole con la Slovacchia del 17 novembre e con la Slovenia di tre giorni dopo. Vukčević dovrà presentarsi al raduno di Podgorica il 13 novembre, quando per le nazionali più quotate partirà ufficialmente la “missione Qatar 2022”. Ricordiamo che il portiere Nediljko Labrović fa parte della lista allargata dei 34 convocati di Zlatko Dalić. Con Dominik Livaković sicuro titolare e Ivica Ivušić il suo vice, Labrović si giocherà il posto al Mondiale con Ivo Grbić e Dominik Kotarski.

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