Rijeka, con Tomić a caccia dell’impresa

Il tecnico esordirà oggi nei quarti di finale di Coppa a Osijek

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Rijeka, con Tomić a caccia dell’impresa

A Rujevica è ufficialmente iniziato il corso (o la cura?) Goran Tomić. Il successore di Simon Rožman è atteso però subito da un battesimo di fuoco, oggi pomeriggio al Gradski vrt contro l’Osijek nei quarti di finale in gara unica di Coppa Croazia (fischio d’inizio alle 14.30). Non esattamente l’avversario ideale per il proprio debutto ma, come aveva sottolineato in sede di presentazione, lui non teme le sfide. E di sfide da raccogliere da qui a fine stagione ne avrà una montagna. A partire dal delicato compito di risollevare le sorti di una squadra allo sbando, in piena crisi di gioco, risultati e identità. In 48 ore il tecnico nativo di Sebenico non può fare miracoli e proverà più che altro a dare una scossa a livello psicologico. La posta in palio è altissima perché la Coppa, vinta nelle passate due edizioni proprio dai fiumani, rappresenta la scorciatoia per lo sbocco in Europa nella prossima stagione. Il quarto posto in campionato (che peraltro è a rischio visto che l’Hajduk è incollato), almeno per ora, non garantisce l’accesso ai preliminari della neonata Conference League, pertanto Andrijašević e soci sono obbligati a restare aggrappati alla competizione. Visto il terremoto che ha portato al cambio in panchina, le ultime prestazioni sotto tono (per usare un eufemismo) e pensando al valore dell’avversario, in tanti hanno già messo in conto l’eliminazione. Guai però a dare per spacciata una squadra ferita, a maggior ragione in un torneo in cui le sorprese sono sempre dietro l’angolo. C’è comunque molta attesa per questa sfida trattandosi della prima del nuovo allenatore. Al suo arrivo Tomić ha subito messo in chiaro che intende cambiare modulo, anche se è difficile pensare di stravolgere la squadra in così poco tempo. Sulla formazione non dovrebbero esserci quindi grosse sorprese rispetto alle ultime uscite.

 

Un unico obiettivo
“La Coppa è una competizione particolare in cui conta solo ed esclusivamente il passaggio del turno, perciò in campo daremo il massimo per provare a centrarlo – le parole dell’allenatore sebenzano alla vigilia del match –. L’umore nello spogliatoio è alto, fisicamente la squadra è tonica e concentrata su questa partita. Dai ragazzi pretendo che diano tutto sul terreno di gioco perché l’obiettivo è proseguire il percorso nel torneo”.

L’avversario di turno è forse il più ostico in questo momento. L’ambiziosa truppa di Nenad Bjelica sta dando vita a un bellissimo testa a testa in campionato con la Dinamo, decisa a contendere fino all’ultimo il titolo agli zagabresi. Ma Bjelica è uno che non si accontenta e non nasconde di puntare al “doblete”, come ha peraltro fatto intendere nell’ultimo turno di campionato quando contro il Varaždin aveva lasciato in panchina alcuni titolari proprio in vista della sfida di oggi. Tuttavia, gli slavoni sono costretti a fare i conti con qualche assenza. Brlek, Grezda, Ndockyt e Topčagić sono out, ma anche così hanno comunque la coperta lunga.

«Non partiamo battuti»
“In questo momento l’Osijek è probabilmente la squadra più in forma di tutte. Una compagine lanciatissima, che propone un bel calcio, guidata da un ottimo allenatore e che nella sessione di mercato si è ulteriormente rinforzata, soprattutto nel reparto offensivo. Io comunque sono fiducioso. Non partiamo di certo battuti. Anzi, abbiamo anche noi le nostre cartucce da sparare e in una partita secca può sempre succedere di tutto”.

Sebbene sia arrivato da pochissimo, il nuovo tecnico si sta già ambientando ed felicissimo della scelta fatta. Non nasconde di volerci restare a lungo e di crescere ulteriormente come allenatore.

“Sapevo già da prima che il Rijeka è una società seria e organizzata. Poi, una volta arrivato, mi sono reso subito conto di come lo sia ancor di più di quanto immaginavo. Mi trovo davvero bene e sono convinto di aver fatto la scelta giusta accettando questa proposta. Ora però tocca a me e ai miei collaboratori fare il possibile per riportare il Rijeka laddove deve stare”, ha concluso Goran Tomić.

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