Rijeka. Che sia un 2025 da ricordare

La compagine fiumana si è rimessa al lavoro in vista di un girone primaverile che si annuncia difficile, ma che potrebbe riservare tante soddisfazioni

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Rijeka. Che sia un 2025 da ricordare
Il Rijeka si è rimesso ieri sera al lavoro. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Vacanze finite, si torna al lavoro. Con il raduno di ieri sera a Rujevica è iniziato ufficialmente il 2025 del Rijeka. Un girone primaverile nel quale i fiumani dovranno difendere la prima posizione in classifica dagli assalti di Hajduk e Dinamo, provando così a emulare la storica stagione 2016/17 e regale un’enorme (e inattesa…) soddisfazione ai propri tifosi. Per questo motivo non si vuole lasciare nulla al caso, svolgendo una preparazione completa e mirata. Prima dell’allenamento serale a presentarsi in conferenza stampa sono stati l’allenatore Radomir Đalović e il direttore sportivo Darko Raić Sudar, i quali hanno fatto il punto della situazione al rientro da una breve, ma meritatissima pausa invernale. Se i giocatori hanno potuto usufruire di una decina di giorni di riposo il tecnico montenegrino ha trascorso Natale con la sua famiglia a Bijelo Polje per poi rientrare in fretta e furia a Fiume onde concordare la… strategia con la società. Gli obiettivi del Rijeka nel mercato di riparazione sono chiari: uno stopper e una punta con il vizio del gol. Poi, dipenderà ovviamente anche dalle eventuali partenze, che non sono assolutamente da escludere. Anzi, quelle di Niko Galešić e Lindon Selahi sono praticamente annunciate. La prima per… far cassa, da sempre obiettivo primario del presidente Damir Mišković, la seconda per non rischiare di perdere un giocatore a parametro zero visto che il contratto del mediano albanese scade in estate e in base alle regole UEFA può iniziare a trattare con i suoi potenziali futuri datori di lavoro sei mesi prima della scadenza del documento. A sua detta il Rijeka non gli ha proposto il prolungamento del contratto, ma nessuna opzione è esclusa.

Il direttore sportivo Darko Raić Sudar e l’allenatore Radomir Đalović.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Galešić tra Rujevica e il Maksimir
Ad affrontare l’argomento nei dettagli è stato Raić Sudar. “Ovvio che le attese nel girone primaverile sono notevoli, ma la colpa è esclusivamente nostra, o meglio dire dei risultati fin qui conseguiti. Ci siamo tracciati la strada da soli. Ovvio che sarà difficile mantenerci a questi livelli, anche perché le avversarie ci prenderanno più sul serio di quanto forse fatto all’inizio. Ma siamo pronti alle nuove sfide. Niko Galešić è ancora qui? Ovvio, è un nostro giocatore. Si scrive e si legge di tutto, anche se non posso certo negare che ci sono stati dei contatti con la Dinamo. Vedremo nei prossimi giorni, uno o due, come si evolverà la situazione. Voglio sottolineare che per realizzare il trasferimento bisognerà soddisfare le condizioni del club e del giocatore. Nel frattempo Niko è a nostra completa disposizione. Da sportivo capisco comunque l’ambizione personale di fare il salto di qualità. D’altra parte, e inutile negarlo, il Rijeka ha bisogno di vendere per poter funzionare regolarmente. Selahi? Parleremo con lui per definire il suo futuro. A Lindon scade il contratto in estate così come anche a Bruno Goda e Nais Djouahra. Il caso di Selahi è comunque un po’ specifico visto che nel suo contratto c’è una clausola d’uscita che può essere attivata in qualsiasi momento se vengono a crearsi le condizioni di base. Inoltre, vogliamo soltanto giocatori soddisfatti e con la testa completamente al Rijeka. Che poi Lindon sia un giocatore importante per noi questo è fuori discussione. Purtroppo, talvolta i giocatori sono ostaggi dei loro agenti”.

Offerta ufficiale per Oršić
Raić Sudar ammette che è difficile trovare giocatori di qualità durante il mercato di riparazione, per di più che il Rijeka ha disponibilità finanziarie limitate. Tuttavia, qualcosa è pur sempre… reperibile. “Oggi dovremo avere una situazione più chiara in merito a un attaccante straniero che seguiamo. Se la trattativa dovesse andare a vuoto abbiamo comunque altre piste percorribili. Oršić? Non nascondo che è un nostro obiettivo. Ho parlato negli ultimi giorni con lui. Di concreto c’è che abbiamo presentato al suo agente un’offerta ufficiale, conforme alle nostre possibilità. Ora la palla passa all’altra parte e a tal proposito mi aspetto una risposta entro qualche giorno. Mislav ha infatti anche altre offerte dall’estero. Resta comunque il fatto che lui è già stato al Rijeka e che è un professionista serio. Crediamo che le sua qualità e la sua esperienza possano esserci molto utili. Ora non ci resta che aspettare la sua risposta”.

Đalović: «Servirebbe un attaccante»
La parola è passata poi all’allenatore Radomir Đalović. “Siamo reduci da un girone autunnale a dir poco soddisfacente. Credo che per quanto fatto vedere meritiamo di essere primi. La seconda parte di stagione sarà molto più difficile, ma noi guardiamo esclusivamente in casa nostra e abbiamo le idee chiare in merito. L’obiettivo è di continuare di questo passo sul piano del gioco e dei risultati. Il mercato di riparazione potrebbe incidere parecchio? Vero, ma se una squadra è alla disperata ricerca di rinforzi è per il fatto che ne ha eccome bisogno. Il Rijeka non ha questi problemi, noi abbiamo una rosa ampia e competitiva. Sarebbe importante mantenere l’ossatura della squadra, ma se ciò non sarà possibile sono convinto che la società saprà reagire sul mercato per compensare al meglio le eventuali partenze. Che regalo vorrei sotto l’albero di Natale? Definitivamente un attaccante. Però ciò che ci serve è una punta in grado di dare un salto di qualità al nostro gioco e non di qualcuno che faccia soltanto numero. Ritengo che abbiamo diversi giocatori in grado di esprimersi meglio di quanto fatto negli ultimi mesi e pertanto la soluzione al problema potrebbe essere interna. Purtroppo sarà una preparazione piuttosto corta e per questo motivo dovrà essere di qualità. Lavoreremo sull’aspetto tattico e su alcuni dettagli che non mi sono fin qui piaciuti. Dobbiamo assolutamente migliorare sul piano della velocità e dell’aggressività. Io sono fiducioso e penso che questa squadra si toglierà ancora parecchie soddisfazioni”.

C’è tanta voglia di pallone.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Fiume e poi Čatež
Nei primi giorni di lavoro il Rijeka rimarrà a Rujevica, che offre ottime condizioni di lavoro. L’8 o 9 gennaio è previsto un test con un avversario ancora da stabilire. Poi la comitiva fiumana si trasferirà in Slovenia, a Čatež, dove rimarrà cinque giorni disputando anche tre amichevoli, tutte nella località termale. Dal 14 al 18 gennaio gli avversari saranno gli sloveni del Radomlje nonché gli austriaci dell’Hartberg e dello Sturm Graz. Quest’ultimo partecipa anche alla Champions League e pertanto è chiaro che sarà una prova generale di qualità. Il primo impegno ufficiale del 2025 è il programma il 26 gennaio, quando a Rujevica arriverà la Lokomotiva nell’ambito della 19ª giornata della SuperSport HNL.

Presenti 31 giocatori
Al primo raduno hanno preso parte 31 giocatori, tra i quali diversi juniores. Presente anche il giovane Petar Raguž, atteso da un provino. Questo comunque l’elenco dei presenti: Martin Zlomislić, Josip Posavec, Aleksa Todorović, Niko Vučetić, Domagoj Ivan Marić, Vito Kovač, Niko Galešić, Stjepan Radeljić, Ante Majstorović, Bruno Burčul, Ivan Smolčić, Bruno Goda, Noel Bodetić, Mladen Devetak, Lovro Kitin, Andro Babić, Niko Janković, Amer Gojak, Dejan Petrovič, Lindon Selahi, Silvio Ilinković, Nais Djouahra, Bruno Bogojević, Šimun Butić, Gabriel Rukavina, Marco Pašalić, Nikola Medojević, Toni Fruk, Dominik Dogan, Stipe Perica, Petar Raguž.

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