Rijeka, basta scuse. Contano solo i tre punti

Domani, con inizio alle ore 15, i fiumani ospitano lo Šibenik, unica formazione con la quale hanno vinto in questa stagione. La classifica è disastrosa e serve un cambio di rotta

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Rijeka, basta scuse. Contano solo i tre punti
L’unica vittoria stagionale del Rijeka è quella ottenuta con lo Šibenik. Foto: HRVOJE JELAVIC/PIXELL

Era il 17 luglio quando un gol del colombiano Jorge Obregon, a un quarto d’ora dello scadere, regalò la vittoria (1-0) al Rijeka in casa dello Šibenik. Da quel giorno sono passati due mesi e per la compagine fiumana si tratta ancora sempre dell’unico successo stagionale tra campionato e Conference League. Un dato difficile da digerire per chi è abituato a vedere il Rijeka ai vertici della classifica, in lotta anno dopo anno per i trofei nazionali. La classifica però parla chiaro: una vittoria, due pareggi, sei sconfitte, peggior attacco, peggior difesa e ultimo posto in graduatoria. Con due allenatori fatti fuori in appena due mesi e il terzo che non riesce al momento a risollevare le “azioni” della squadra. Dire che la compagine quarnerina abbia toccato il fondo è oramai superfluo, ciò che preoccupa veramente è che per ora non si vede la classica luce in fondo al tunnel.

In questi giorni il cielo sopra Fiume è plumbeo, con pioggia abbondante. Per domenica, però, i meteorologi prevedono ampie schiarite e sole a volontà. Che sia un segnale in vista della partita con lo Šibenik di domani pomeriggio? Onestamente se lo augurano un po’ tutti, perché questo Rijeka mette tristezza anche ai tifosi delle altre squadre, che auspicano una “pronta guarigione”. Perché, inutile negarlo, così il campionato è abbastanza privo di significati, con la Dinamo praticamente già campione, l’Hajduk verosimilmente secondo e l’Osjek in risalita verso il terzo posto. Il Rijeka, ipoteticamente la quarta forza della vigilia, deve prima di tutto allontanare lo spettro della lotta per la retrocessione, poi pensare a disputare una restante stagione all’insegna della tranquillità e alla fine, se possibile, portarsi a ridosso della “zona Europa”. Dall’esito della gara con lo Šibenik dipenderà gran parte di questo, anche perché poi ci sarà la pausa per gli impegni della nazionale e, Hajduk a parte, una serie di partite sulla carta favorevoli (Gorica, Lokomotiva, Slaven Belupo, Istra 1961 e Varaždin). “Fino alla sosta voglio inquadrare bene la situazione, capire qual è il problema e su chi poter fare affidamento nel prosieguo di stagione. Durante le due settimane di sosta comincia a tutti gli effetti la mia gestione, dopo di ché mi aspetto significativi passi avanti”, ripete negli ultimi giorni l’allenatore Serse Cosmi.
Per la gara di domani pomeriggio (ore 15, diretta su TVC 2) il tecnico italiano non potrà contare sul connazionale Lunetta, espulso al Poljud. In compenso rientrerà Krešić, che presumibilmente andrà a far coppia al centro della difesa con Vlasenko, visto che Mateo Pavlović e Galešić sono out per infortunio. Notizie dall’infermeria suggeriscono che Vučkić potrebbe essere nella partita, mentre lo spagnolo Alvarez si allena con il gruppo e dovrebbe iniziare della panchina. Ancora sempre out Halilović, il quale tornerà disponibile per la gara con l’Hajduk del 2 ottobre. Nel caso di Jurišić, che si è fratturato una mano in allenamento, bisognerà pazientare diverse settimane per rivederlo in campo. Abbondanza, si fa per dire (visto il rendimento, nda), in attacco, dove non è escluso di vedere in coppia Obregon e Djuričin. L’alternativa si chiama Djouahra, a meno che Cosmi non sorprenda tutti con qualche idea dell’ultima ora.

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