Rijeka, basta la vittoria

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Rijeka, basta la vittoria

FIUME | Il Rijeka si consola dopo l’eliminazione in Europa League con una vittoria di misura (2-1) ai danni del Rudeš. Tre punti che lanciano i fiumani in testa alla classifica di Prima Lega dopo quattro giornate. Sia Rijeka che Lokomotiva e Dinamo hanno infatti 10 punti, ma i quarnerini vantano una migliore differenza gol rispetto alle due compagini zagabresi. Come curiosità, va ricordato che si è giocato a Rujevica, ma con il Rudeš nel ruolo di “padrone di casa”. Da qui anche un Rijeka sceso in campo con le maglie da trasferta.
Tra qualche acciacco (Gorgon) e scelte tecniche, Kek cambia parecchio rispetto all’undici sceso in campo contro il Sarpsborg. In difesa spazio a Escoval e Raspopović al posto di Punčec e Pavelić, a centrocampo Lončar prende il posto di Grahovac, mentre in avanti Čolak rimpiazza l’attaccante austriaco.
I fiumani sembrano ancora sempre accusare la brutta botta europea e in campo sembrano piuttosto contratti. Ciò nonostante, vanno vicini al vantaggio con Heber al 6’ (tiro a lato da 6-7 metri) e Acosty al 9’ e 15’ (Picak blocca in entrambe le occasioni). Nel frattempo si fa male Pavičić (problema al ginocchio), che cede il posto a Puljić. Il Rudeš, orientato soprattutto a cercare la propria occasione in contropiede, si vede per la prima volta al 22’, quando Soldo schiaccia di testa a lato da posizione favorevolissima. Un campanello d’allarme che il Rijeka non prende troppo sul serio visto che appena un minuto dopo, su calcio d’angolo di Mrkonjić, Petrović ha tutto il tempo per prendere la mira e battere Sluga, con ancora una volta la difesa fiumana mal piazzata. Gli uomini di Kek hanno comunque il merito di reagire: prima Čolak e poi Acosty mettono in apprensione Picak. Che nulla può alla mezz’ora, quando su angolo di Puljić Župarić trova la schiacciata vincente. Passano sette minuti e il Rijeka trova il vantaggio, per la verità un po’ fortuito. Conclusione di Raspopović, Vojnović tocca di mano (bravo l’arbitro a concedere il vantaggio) e devia il pallone giusto sui piedi di Čolak, che insacca per il 2-1.
La ripresa è molto meno ricca di contenuti, con i fiumani sempre padroni del campo, ma piuttosto inconcludenti. Nell’arco di pochi secondi ci prova prima Acosty e poi Heber. Il Rudeš non si vede quasi mai dalle parti di Sluga, che può godersi un secondo tempo da spettatore. Finisce 2-1, e per il Rijeka è almeno una piccola consolazione per la delusione in Europa League. Contro l’Istra 1961, però, ci si aspetta onestamente qualcosa in più.

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