Rijeka. Abass, il jolly al Drosina?

Nel weekend riprende il campionato. Domani sera a Pola i fiumani saranno impegnati nel derby con l’Istra 1961. Tomić pare intenzionato a lanciare il ghanese dal primo minuto

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Rijeka. Abass, il jolly al Drosina?

Archiviata la sosta, la Prima Lega è pronta a riprendersi la scena e a lanciare la volata finale: otto giornate da vivere tutte d’un fiato nella battaglia totale per il titolo. Si riparte con Dinamo e Osijek appaiate in testa con 57 punti, seguite dalla coppia Hajduk-Rijeka, un po’ staccata a quota 52. In ballo ci sono 24 punti e tutto può ancora succedere in un campionato senza padrone. A Rujevica si stanno ancora leccando le ferite in seguito al doppio stop con Hrvatski dragovoljac e Gorica che ha forse irrimediabilmente compromesso la corsa a quello che sarebbe il loro secondo titolo. La pausa è perciò giunta al momento giusto: utile per riordinare le idee, recuperare qualche giocatore e soprattutto ricaricare le batterie rimaste scariche dopo la maratona con l’Osijek in Coppa. Ora però bisogna invertire la marcia e tornare a macinare punti per continuare comunque a mettere pressione a chi sta davanti. All’orizzonte c’è il derby con l’Istra 1961, in programma domani sera al Drosina. Un test che darà una risposta concreta sul fatto se i fiumani siano effettivamente guariti o se invece la crisi sia più profonda di quello che sembra. All’ombra dell’Arena ci vorrà però un altro atteggiamento contro una squadra che contro le grandi si esalta e che in questa seconda parte di stagione tra le mura amiche ha già fermato l’Hajduk (1-1) e fatto soffrire Dinamo (1-2) e Osijek (2-3). Senza dimenticare la semifinale di Coppa dell’anno scorso quando i gialloverdi sbatterono fuori Drmić e soci sovvertendo tutti i pronostici.

Sarà il quarto e ultimo confronto stagionale tra le due formazioni, che fin qui ha visto esultare sempre la truppa di Tomić (2-0, 6-3, 1-0), nonché la sfida numero 52 nel massimo campionato (34 successi fiumani, 13 pareggi e 4 vittorie dei polesi). Oltre a una reazione dopo le sberle incassate nelle ultime due uscite, il Rijeka è chiamato anche a dare una scossa a questo 2022 fin qui balbettante, in cui ha raccolto solamente 12 punti in 8 giornate, ovvero la metà dei 24 a disposizione. In più, in cinque trasferte sono arrivate ben quattro sconfitte (Dinamo, Osijek, Dragovoljac, Gorica) e un solo successo (Hajduk).

Tornano Solano e Vučkić

La preparazione intanto prosegue con un ritmo di due sedute giornaliere: palestra e sala pesi al mattino, campo e lavoro tattico nel pomeriggio. A creare qualche grattacapo a Tomić è soprattutto l’infermeria, che per sua fortuna sta però iniziando lentamente a svuotarsi. Pavičić e Smolčić rimarranno fuori ancora per un po’, Liber potrebbe tornare disponibile per il derby con la Dinamo, mentre è da valutare Velkovski in quanto reduce dal doppio confronto con Italia e Portogallo nei play-off per i Mondiali in Qatar. A complicare le cose ci sono poi le assenze di Ampem e Čerin, entrambi fermati dal giudice sportivo. La buona notizia sono invece i recuperi di Solano, tornato ad allenarsi regolarmente con i compagni dopo aver risolto i problemi alla spalla, e di Vučkić. Il terzino colombiano e il trequartista sloveno non sono chiaramente al top della condizione, ma entrambi stringeranno i denti dal momento che Tomić pare orientato a riproporre il 4-2-3-1, peraltro spesso utilizzato contro le “piccole”. Davanti a Labrović spazio quindi a Solano, Čestić, Krešić e Vukčević, in mediana Selahi e il redivivo Lepinjica, con Murić, Vučkić e Abass sulla trequarti a supporto di capitan Drmić. Il jolly contro i gialloverdi di Garcia dovrebbe essere Abass. Il ghanese si era preso la scena con la fantastica doppietta al Maksimir contro la Dinamo a inizio stagione, dopodiché si è via via eclissato andando a segno un’unica volta venendo puntualmente relegato in panchina. Tuttavia, nell’amichevole della scorsa settimana con il Celje, Issah ha dato un segnale di ripresa aprendo le marcature e fornendo due assist nella “manita” rifilata agli sloveni dell’ex Rožman. Data la squalifica del connazionale Ampem, con ogni probabilità Tomić lo lancerà dal primo minuto e toccherà a lui ripagare la fiducia del mister e dimostrare che quella serata di mezza estate in via Maksimir non è stata solamente un fuoco di paglia.

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