Per la panchina del Rijeka si va verso una corsa a tre

In lizza Dragan Skočić, Samir Toplak e Sergej Jakirović. Ma bisogna agire in fretta perché il tempo stringe

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Per la panchina del Rijeka si va verso una corsa a tre
Sergej Jakirović. Foto: DENIS KAPETANOVIĆ /PIXSELL

A Rujevica è tornata a regnare la calma. La burrascosa seconda parte della stagione è fortunatamente alla spalle, complice l’ormai imminente Mondiale qatariota. Ma dietro le quinte il vero lavoro non è che all’inizio. La priorità è chiaramente la scelta della nuova guida tecnica dopo l’esonero di Serse Cosmi. E bisogna muoversi in fretta perché il 5 dicembre, la data fissata per la ripresa dei lavori, è già dietro l’angolo. Quella dell’allenatore è una figura chiave nello scacchiere societario, anche perché bisognerà progettare insieme la strategia da adottare nel mercato di riparazione. L’aspetto che più di tutti salta all’occhio è che nell’anno solare il Rijeka ha cambiato addirittura quattro allenatori: Goran Tomić, Dragan Tadić, Fausto Budicin e Serse Cosmi. Un dato clamoroso se si pensa che nei primi nove anni della gestione Mišković si erano avvicendati in panchina cinque tecnici, ovvero Dragan Skočić, Elvis Scoria, Matjaž Kek, Igor Bišćan e Simon Rožman. Di punto in bianco il presidente si è trasformato in un mangia allenatori… Che sarebbe stata una stagione movimentata lo si era intuito già la scorsa estate con quell’infinita telenovela legata alla scelta della guida tecnica, la corte sfrenata a Devis Mangia e la preparazione iniziata senza aver risolto tale rebus. Incassato il no da parte della Federcalcio maltese per Mangia, la società decise di scommettere sulla coppia TadićBudicin, varando così un Rijeka a trazione fiumana. Ma l’avventura dei due era durata pochissimo: il primo guidò la squadra in sei partite tra campionato ed Europa, il secondo in tre. Scartati e bruciati troppo in fretta, come si è capito in un secondo momento. Poi, un po’ a sorpresa, Mišković ha tirato fuori dal cilindro Cosmi, ma pure la gestione del tecnico perugino si è rivelata fallimentare, durata solamente 12 partite (10 in campionato e 2 in Coppa). E la panchina è tornata a essere vacante.

Identikit preciso
Immediatamente dopo il suo siluramento è scattato il totoallenatore. E questa volta l’identikit è molto preciso: un tecnico nostrano che conosce bene il campionato. Esclusa dunque la pista straniera. Attualmente sono tre i nomi in lizza. Il primo è quello di Dragan Skočić. In questo momento avrebbe dovuto essere in ritiro con l’Iran in preparazione del Mondiale, ma due mesi fa è stato cacciato per dei dissapori con la Federazione di Teheran. La sua esperienza al Rijeka è agrodolce: nella stagione 2005/06 alzò al cielo la Coppa Croazia in quella rocambolesca doppia finale contro il Varteks, mentre invece nel 2012 rimase in sella per poco più di un mese venendo rimpiazzato da Elvis Scoria. C’è però il nodo dell’ingaggio e da capire anche le sue intenzioni perché è chiaro che in questo momento la panchina fiumana scotta parecchio. Il secondo nome è quello di Samir Toplak, anch’egli attualmente senza contratto dopo aver iniziato la stagione con il Gorica. Toplak aveva più volte ribadito il suo amore nei confronti del Rijeka e farebbe carte false per venire a Fiume. Oltretutto è uno abituato a subentrare in corsa quando le cose precipitano. E infine c’è Sergej Jakirović. Il suo nome era già circolato la scorsa estate. Lui tuttavia aspettava la chiamata della Dinamo, ma nel momento in cui gli zagabresi hanno confermato Ante Čačić, ha preferito declinare l’offerta giunta da Rujevica rinnovando con lo Zrinjski, che già aveva trascinato al titolo nella Premier League bosniaca. Arrivare a lui è oggettivamente più difficile dal momento che è sotto contratto, ma resta sempre un pupillo della dirigenza fiumana. Ad ogni modo, bisogna agire celermente perché il tempo stringe e a Rujevica non possono più permettersi di commettere lo stesso errore fatto la scorsa estate.

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