Pašalić: «Rijeka, ti ringrazio». Manev atteso oggi a Fiume

Il nazionale ha voluto salutare tutti prima della partenza per la Florida. Arrivano anche altre notizie in tema di mercato

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Pašalić: «Rijeka, ti ringrazio». Manev atteso oggi a Fiume
Marco pašalić lascia il Rijeka per l’orlando City. Foto: Marko Lukunic/PIXSELL

Lo sapevamo ormai tutti già da qualche giorno, ma adesso è anche ufficiale: Marco Pašalić non è più un tesserato del Rijeka. Da un giocatore anonimo a nazionale croato in appena un anno e mezzo, frutto delle 68 presenze condite da 16 gol con la maglia fiumana. E un numero, l’87, particolarmente caro all’Armada che, forse anche per questo motivo, l’ha preso in simpatia sin dai primi giorni della sua esperienza in biancocrociato. Marco se ne va oltreoceano: Orlando al posto di Fiume, l’Atlantico invece dell’Adriatico, il City a rimpiazzare il Rijeka. Ma con la speranza di ripetere in Florida i successi personali conseguiti nel Quarnero.
“Voglio ringraziare tutto il club, ma soprattutto la squadra, lo staff tecnico e i tifosi per quest’anno e mezzo che è stato uno dei periodi più belli della mia vita, in cui ho ridato lustro alla mia carriera – il suo saluto –. Quando sono arrivato al Rijeka ho ritrovato l’amore per il calcio. I tifosi mi hanno accolto benissimo, mi sono divertito, ho trovato amici per tutta la vita e penso che il mio ritorno in Croazia sia stata una mossa azzeccata. Credo di aver ripagato il club con le mie prestazioni in campo. Spiace non aver vinto un trofeo lo scorso anno, ma spero che possa arrivare nei prossimi mesi. Perché, in un certo senso, io sarò sempre qui con il cuore. Forza Fiume! Il vostro Paša, numero 87”.

Mišković ha fatto centro
Frattanto, le esternazioni pubbliche da parte di Damir Mišković sono state un tema dominante tra i sostenitori fiumani (e non) anche ieri. A giudicare dai tanti commenti sui social, il monologo del presidente ha fatto centro e la grandissima parte dei tifosi si è schierata dalla sua parte, etichettando quanto detto come “del tutto sensato e giustificato”. In molti lo hanno incoraggiato ad andare avanti per la sua strada, altri lo hanno supplicato a non vendere il club, altri ancora, come il caso di un tifoso dell’Hajduk (sì avete letto bene), hanno “consigliato” ai tifosi del Rijeka di tenerselo stretto in quanto “noi qui a Spalato daremmo non so che cosa per avere una persona del genere come presidente”.

Grgić sempre più lontano
A proposito di Mišković, il numero uno del club fiumano ha annunciato in pratica l’arrivo al Rijeka di Jovan Manev. Stando alle ultime notizie, il 23enne difensore macedone potrebbe (dovrebbe) arrivare oggi a Fiume per sostenere le visite mediche e firmare il contratto. Il condizionale è d’obbligo dato che tutto dipende dal tempo necessario per ottenere la rescissone del contratto con i turchi dell’Adana. Manev e il Rijeka hanno già raggiunto l’intesa, ma a mettersi in mezzo è la burocrazia. A Rujevica lo aspettano con impazienza…
Si complica invece l’arrivo di Leon Grgić, 19enne attaccante croato-austriaco dello Sturm Graz. Motivo? Non uno, ma più. Il primo è che sulle sue tracce ci sarebbero anche Hajduk e Maribor, il secondo è che lui vorrebbe restare allo Sturm a patto di trovare più spazio e il terzo è che la Federcalcio austriaca “preme” affinché rimanga nel Paese temendo che giocando per il Rijeka potesse optare per la nazionale croata.

Fruk squalificato per due partite
Il giudice sportivo della SHNL non ha avuto pietà per Toni Fruk, squalificato per due partite a causa dell’intervento falloso ai danni di un avversario nella gara con il Varaždin. Francamente una misura troppo severa visto che il fallo non era certo intenzionale e che per decretarlo è stato necessario l’intervento del VAR (dunque, non tanto evidente). A saltare il derby con l’Istra 1961 saranno anche Mladen Devetak e il neoarrivato Duje Čop, sempre per squalifica.

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