L’Opatija pareggia a Cantrida

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L’Opatija pareggia a Cantrida

FIUME | Lo “sbarco dei mille” (spettatori, nda), come si augurava l’allenatore Zoran Bogolin, alla fine non c’è stato, ma vedere giocare una partita ufficiale a Cantrida è già tanto. E poco importa se sugli spalti c’erano soltanto 300 entusiasti, perché in fin dei conti Opatija-Maksimir di Terza Lega non può certo richiamare l’interesse delle masse. L’evento passerà comunque alla storia come la prima partita ufficiale sotto le leggendarie rocce dopo diversi anni e la prima degli abbaziani da “padroni di casa” a Cantrida. Alla fine contenti tutti, o quasi, visto che l’1-1 finale ha permesso a Opatija e Maksimir di portare a casa un punto a testa. A passare in vantaggio sono stati gli abbaziani grazie a Furijan al 35’, mentre gli ospiti hanno pareggiato con Tomšić sei minuti dopo.       
Se l’Opatija stenta a decollare, la seconda giornata di campionato ha confermato il grande momento di Orijent 1919 e Krk. I rossi di Crimea sono andati a vincere per 3-0 in casa dello Zagreb, in quello che è stato un confronto tra due squadre che a suo tempo avevano militato anche nella massima divisione. A decidere il confronto sono stati due neorinforzi, entrambi con un passato al Rijeka: Gerc al 38’ e al 90’ nonché Weitzer al 63’.
Ancora più in palla il Krk, che dopo la “manita” nel primo turno proprio allo Zagreb ne ha rifilata anche una al Ponikve, battuto a Veglia per 5-2. Oltre alla tripletta del solito Brdar (6’, 32’ e 81’) da segnalare anche gli acuti di Gibičar al 16’ e di Kurolt al 47’. Di Bartolić la doppietta per gli ospiti.
Male, invece, le due rappresentanti istriane, entrambe nuovamente battute. Il Cittanova, che ha cambiato tantissimo durante il mercato estivo, è stato battuto per 3-1 in casa dello Špansko. Le quattro reti sono arrivate tutte nella ripresa, con quella di Trešnjić (all’83’) quando ormai i giochi erano fatti. Da rilevare, però, che gli ospiti sono stati anche sfortunati visto che tra pali e traverse ne hanno centrate ben quattro.
Al Veli Jože la Jadran è stata battuta per 1-0 dal Vinogradar, una delle pretendenti alla vittoria finale. A decidere la contesa è stato Prijić al 69’.

Quarta Lega, scene da Far West

Nella seconda giornata di Quarta Lega – girone di Fiume è successo un po’ di tutto, con alcuni episodi che non hanno nulla a che vedere con il calcio e con lo sport in generale. Come ad esempio gli insulti a sfondo di appartenenza regionale e i cori nazionalisti da parte dei tifosi locali in Otočac-Rudar, partita conclusa con il successo dei padroni di casa per 3-2. A Pola, invece, Uljanik-Vinodol è finita con le forze dell’ordine a scortare l’arbitro Milković di Viškovo, colpito volontariamente da Stošić (Uljanik) con una ginocchiata all’88’ e ovviamente espulso. Dopo il triplice fischio finale lo stesso Stošić, che rischia giustamente una pesante squalifica, è andato a cercare il direttore di gara negli spogliatoi per mettere in atto le minacce del tipo “t’aspetto fuori”. Per la cronaca, la gara si è conclusa con il successo ospite per 1-0 (Begić al 26’).
In testa alla classifica, oltre allo stesso Vinodol, troviamo anche il Grobničan, che si è imposto per 2-1 in casa del Naprijed. All’1-0 di Štimac su calcio di rigore al 35’, hanno risposto Pilčić (39’ dal dischetto) e Jakovac (80’).
Il derby istriano di giornata vedeva di fronte Buie e Pazinka. Nel primo tempo a dominare sono stati gli ospiti, mentre i secondi 45 minuti hanno visto il Buie leggermente superiore. Alla fine, però, i due portieri hanno mantenuto intatta la propria porta.
Per concludere, da segnalare la pesante sconfitta della Mladost di Fasana in casa del Nehaj: è finita con un netto 4-0 a favore degli uscocchi. 

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