Olympia. Così il pallone si racconta

Il 25 novembre 1906 venne formata la sezione calcio della polisportiva fiumana

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Olympia. Così il pallone si racconta

La storia dell’Olympia di Fiume è breve ma intensa, ricca di avvenimenti e successi. Una storia di appena vent’anni in un periodo molto turbolento. Tutto iniziò nel 1904 quando venne costituita, come abitudine all’epoca, come una società polisportiva, all’interno della quale operavano diverse sezioni in rappresentanza degli sport più popolari dell’epoca: nuoto, ciclismo, atletica leggera e pugilato. I padri fondatori furono i fratelli Mitrovich, Carlo Colussi, Antonio Marchich, Aristodemo Susmel e Agesilao Satti. La prima sede si trovava nelle vicinanze dell’entrata dell’attuale Centro clinico-ospedaliero in Braida. Mancava, come si può notare, la sezione calcistica. Con il crescente interesse per questo nuovo sport e la fondazione a Fiume di diverse altre società ciò avvenne il 25 novembre 1906. Ovvero esattamente 115 anni fa.

Gloria e Olympia sul campo di Braida nel 1925

Poche le partite disputate nei primi anni d’attività e tutte a livello locale oppure contro i marinai delle navi che approdavano in città. Nel giugno del 1908 arrivò la prima vittoria contro l’equipaggio della nave britannica per 1-0. Il 15 aprile del 1910 l’Olympia compirà il grande passo presentando la richiesta di affiliazione alla Federazione sportiva interregionale con sede a Trieste. Fino allo scoppio della Grande Guerra furono pochissimi gli incontri dispuati.

Tornata finalmente la pace, la città di Fiume divenne teatro di grandi cambiamenti. L’Olympia prese parte nel 1918 al primo torneo cittadino, la Coppa H. Gordon, che vedeva protagonisti gli equipaggi delle navi militari britanniche e italiane, nonché le altre due squadre più forti a livello cittadino, il Gloria e l’Esperia. La prima Coppa cittadina venne organizzata nel 1919 tra le più forti squadre fiumane. L’Olympia perse la finale contro il Gloria per 1-0. Nel 1920 partecipò al primo campionato cittadino, però riuscì a superare soltanto la Juventus Enea chiudendo al quarto e ultimo posto.

Le prime tifose

Dopo un periodo di rodaggio, arrivarono parecchi successi. Il primo nel campionato cittadino 1920/21, quando trionfò in finale contro il Gloria per 1-0, successo che valse la partecipazione al campionato della regione Venezia Giulia, dove travolse in finale l’Edera di Trieste per 7-0. L’Olympia entrò così di diritto nella III Divisione Venezia Giulia insieme a Edera (Gorizia), Edera (Pola), Edera (Trieste), Gloria (Fiume), Grion (Pola), Monfalcone e Triestina (Trieste). E alla fine del campionato l’Olympia si laureò addirittura campione. Non ottenne però la promozione e nella stagione 1922/23 rivinse il campionato arrivando prima a pari merito con i “cugini” del Gloria, contro i quali s’impose nei play-off (1-1 e 2-1). Si aggiudicò poi pure la finale contro la vincente del Veneto, la Virtus (Venezia), per 7-1 in trasferta e per 2-0 a tavolino in casa. Di quella storica qualificazione furono artefici i fratelli Mario e Giovanni Varglien, Romeo, Mihalich, Kregar, Ossoinak, i fratelli Amedeo e Nicolo Giacchetti, Gondola, Zancevich, Gocci, Cusman, Paulinich, Diossy, Tarlao, Pillepich, Crulcich, Schmidt, Reich, Sega e altri.

Nella stagione 1923/24 l’Olympia partecipò al girone E della II divisione… vincendolo. E venne promossa alla finale della Lega Nord, dove chiuse al terzo posto mancando una clamorosa promozione per la differenza reti. Quindi prese parte ai play-off aggiuntivi finendo ancora terza e quindi senza il salto di categoria. Nella stagione 1924/25 in II divisione arrivano pure i “cugini” del Gloria. L’Olympia si piazzò al secondo posto alle spalle dell’Udinese. Infine nella stagione 1925/26 ci fu il grande successo delle squadre fiumane, che entrambe centrano la promozione in I divisione.

L’Olympia del 1924:
in piedi Giacchetti, Tarlao, Kregar,
M. Mihalich e Ossoinak; in mezzo: Erbstein, Pilepich, M. Varglien, seduti; Coverlizza,
G. Mihalich, Pasquali

Ormai si capiva che qualcosa stesse bollendo in pentola. Si capiva che le due squadre fiumane erano forti e competitive, ma lo erano pure le più grandi rivali. Così le autorità cittadine decisero di trattare con entrambe le società per unire le forze e formare una nuova squadra con tutti i migliori calciatori. L’idea si realizzò e il 2 settembre1926 nacque la Fiumana. Da lì a poco la nuova società parteciperà nella massima Lega nazionale (1928/29) e in due occasioni nella neonata Serie B.

Le vecchie glorie
di Olympia e Gloria prima della partita
del 15 giugno 1944

Quasi fosse un segno del destino, l’ultima partita dell’Olympia fu disputata il 15 giugno del 1944. Un match amichevole tra le vecchie glorie cittadine, che nel corso degli anni difesero i colori dell’Olympia e del Gloria. Finì con la vittoria dei primi per 3-1.

Olympia-Gloria a Borgomarina, l’attuale stadio di Cantrida, nel 1919

A giocare più partite furono Antonio Pillepich (103), poi Luigi Ossoinak, Rodolfo Simcich, Andrea Kregar, Bibi Kumann… Il migliore marcatore fu Luigi Ossoinak con 56 reti, seguito da Andrea Kregar, Giuseppe Tarlao…. A parte i primi anni, l’Olympia giocò sempre sul campo di Borgomarina, ovvero l’attuale stadio di Cantrida. E proprio grazie alla forza di questa squadra che l’impianto venne ampliato negli anni seguenti. I colori sociali furono da sempre bianconeri.

Luigi Ossoinak, capocannoniere con 56 reti

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