Olimpiade della CNI, una grande festa per tutti

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Olimpiade della CNI, una grande festa per tutti

PARENZO | È un po’ l’Olimpiade della CNI e la manifestazione più massiccia in generale per quanto riguarda le attività promosse dall’Unione Italiana. A Parenzo, nel Centro sportivo Zelena laguna, si è svolta l’edizione numero 27 dei Giochi delle Comunità degli Italiani, in una giornata da inizio settembre. Con quest’edizione è avvenuto anche il passaggio delle consegne tra l’ex e il nuovo responsabile del Settore sportivo in seno all’UI, cioè tra Daniele Suman e Marko Gregorič. Dopo Sergio Delton, il cui entusiasmo tanti anni fa contribuì ad attribuire allo sport un ruolo di prim’ordine tra le attività promosse nell’ambito della CNI, ci sono stati otto anni sotto la guida di Daniele Suman e ora il testimone passa a Gregorič, che ha già tante cose su cui riflettere. Intanto, arriva in un momento non felicissimo a causa dei problemi presso l’Università Popolare di Trieste, che hanno contrassegnato anche l’ultimo periodo sotto la gestione di Suman. Le attività, e non solo quelle sportive, potranno essere condizionate fortemente dalla mancanza di mezzi.

Discipline e categorie da rivedere?

Parliamo comunque dei Giochi a Parenzo, che hanno raccolto quasi 400 atleti provenienti da 23 Comunità degli Italiani. In passato parteciparono all’incontro anche 30-35 squadre, ma c’è una spiegazione a tutto. Prima, però, complimenti alla Dante Alighieri di Isola, che si è aggiudicata 18 medaglie, con 10 ori, 6 argenti e 2 bronzi. Segue nel medagliere Capodistria al secondo posto, con 5 medaglie di cui 2 ori, 2 argenti e e un bronzo e poi 10 squadre con una medaglia o due medaglie. Delle complessive 37 medaglie la Dante Alighieri ne ha portate a casa una meno della metà. Tra le cose tra cui riflettere la scelta delle discipline e categorie. Due medaglie d’oro, per esempio, sono state vinte prima dell’inizio delle gare in quanto vi si sono presentate due sole squadre, rispettivamente nella pallavolo maschile, in cui Capodistria non ha avuto contro chi giocare, e la Dante Alighieri femminile under 30, che a sua volta si è trovata senza avversari. Per il torneo maschile di pallavolo, tra l’altro, non sono stati posti limiti d’età, ma ciò non è bastato ad attirare altre squadre. Sarà necessario, inoltre, ripensare al calendario.
Per gli olivicoltori istriani dovrebbe essere una buona stagione il che è sicuramente una bella notizia. Non lo è per il fatto che siamo nel mezzo della raccolta e che nel fine settimana molti dei nostri connazionali sono impegnati lì, impossibilitati a dedicarsi ad attività ludiche. Il calo del numero di squadre partecipanti ha però anche un altro motivo. Ce lo ha spiegato Suman, ormai ex responsabile del Settore sportivo: “Ogni anno c’è una partecipazione massiccia ed è merito della CI. L’Unione Italiana provvede all’organizzazione, mentre il riconoscimento va dato a chi si adopera per mettere insieme le squadre per partecipare a un evento che raccoglie sempre un grande numero di connazionali. Il fatto che ci siano meno squadre è dovuto alla decisione che avevamo preso lo scorso anno di fare una selezione. Infatti, in passato partecipavano delle squadre preconfezionate, estranee alle CI. Ciò ha riguardato soprattutto i sodalizi maggiori per cui, nel rispetto di quelle piccole in cui ci sono soprattutto connazionali, abbiamo voluto sfoltire il numero complessivo, ma creando un’atmosfera più familiare. Se poi le CI non mandano le squadre, non possiamo fare miracoli. Dobbiamo capire su quali discipline puntare, toglierne alcune e introdurne delle altre. Non saranno queste cose, comunque, a mettere in discussione questa manifestazione”.

Apparato organizzativo collaudato

La prima edizione guidata dal nuovo responsabile Marko Gregorič, aiutato dal team composto dai coordinatori per ogni singola disciplina che hanno provveduto ai sorteggi, a compilare i referti e stilare le classifiche, si è svolta senza intoppi. L’apparato organizzativo ha dimostrato di essere collaudato. Dopo la selezione a cui ha accennato Suman, attuata attraverso la richiesta del tesserino di appartenenza alla CI, si è ridotto al minimo il rischio di equivoci o ambiguità. In altre parole, non si può barare sull’età, così come non si possono più schierare giocatori estranei al contesto comunitario.
A Parenzo c’era anche Marin Corva, nuovo presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, che oltre a salutare i partecipanti alla cerimonia d’apertura ha seguito le competizioni. Quindi, cifre alla mano, ha potuto fare delle valutazioni. “Per prima cosa – commenta Corva –, sarebbe il caso di ripensare al periodo in cui si svolgono i Giochi. Purtroppo ci sono squadre che hanno rinunciato perché siamo nel periodo in cui si raccolgono le olive. È un peccato che manchino delle squadre che hanno sempre partecipato. Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi delle comunicazioni da parte di alcune CI che avevano precedentemente confermato la loro partecipazione e che poi hanno dovuto rinunciare. Sappiamo bene che i nostri connazionali sono impegnati durante la settimana con il loro lavoro e che di conseguenza hanno soltanto il fine settimana per raccogliere le olive, una delle attività tradizionali su questo territorio”.

Campionati scolastici

Secondo il calendario degli eventi sportivi promossi dall’UI, domani si sarebbe dovuta organizzare la corsa campestre per le scuole elementari e medie. Ma l’incontro è saltato. “Il motivo è semplice – spiega Corva –, perché le attività sportive legate alle scuole dipendono da un altro fondo rispetto ai Giochi delle Comunità degli Italiani. Coglierei l’occasione per ringraziare la Regione Friuli Venezia Giulia che ci ha consentito di portare a termine questo appuntamento. In questo momento di stallo in seno all’Università Popolare di Trieste ci siamo consultati con le istituzioni scolastiche e con i docenti di educazione fisica concordando che è inutile andare a rischiare di organizzare delle manifestazioni per le quali non ci sarebbero stati i finanziamenti necessari. La corsa campestre, tra l’altro, è uno di quegli eventi che si possono rinviare. In passato vi sono stati anche problemi pratici, dovuti al cattivo tempo, cosa che può capitare in questo periodo. Pertanto, siamo tutti d’accordo sul fatto che sia meglio rimandare a primavera. Per gli appuntamenti previsti per novembre e dicembre si vedrà. Dipenderà dalla situazione all’UPT. Sono convintissimo che entro novembre la situazione si sbloccherà. Altrimenti, non verranno compromesse soltanto le attività sportive. Buona parte di tutte le attività svolte nell’ambito della CNI dipendono dall’Università Popolare di Trieste. Se la cosa non si dovesse risolvere, temo che la questione degli eventi sportivi non sarà la più grave”.

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