L’Argentina c’è e sulle ali del solito Messi approda ai quarti di finale dove affronterà l’Olanda. A farne le spese negli ottavi è stata una tenace Australia, che ha tenuto gli argentini con il fiato sospeso fino al 97′; 2-1 il finale.
LA PARTITA
L’Argentina cerca di prendere in mano il gioco sin dalle prime battute. L’Australia si accomoda nella propria metà campo, cede il pallino agli avversari e si preoccupa esclusivamente di chiudere ogni spazio nella porzione iniziale della gara, che somiglia ad una lunga fase di studio senza brividi.
Per vedere l’Australia in fase (più o meno) offensiva bisogna aspettare il 19′ con la sortita di Behic nell’area avversaria: poca roba, nessun pericolo reale. L’Argentina macina il pallone ma non tira in porta. Al 35′, però, si accende Messi. Il numero 10 si accentra da destra, riceve palla al limite dell’area: sinistro dosato, palla in rete e 1-0.
Il copione non cambia in avvio di ripresa. L’Australia dopo lo svantaggio non modifica l’atteggiamento guardingo: i socceroos si accontentano di rimanere in partita e alzano leggermente il baricentro, ma la fase offensiva rimane sostanzialmente inesplorata. L’Argentina alza il pressing e al 57′ raddoppia. L’Australia fa girare palla lentamente e Ryan combina un disastro: il portiere si fa soffiare il pallone da Alvarez, che non perdona e deposita in rete il 2-0. Il match sembra saldamente nelle mani dei sudamericani, ma al 76′ l’Australia pesca il jolly che riapre i giochi. Goodwin spara da 25 metri, Fernandez è sulla traiettoria e la deviazione è decisiva: 2-1. Ma fino alla fine il risultati non cambia più.
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