Martin Zlomislić. Mors tua vita mea

Il portiere è uno dei punti fermi del Rijeka. «Bisogna anche essere bravi a sfruttare l’occasione. Lo Šibenik? A Rujevica ci aveva fatto soffrire, sarà così anche domani»

0
Martin Zlomislić. Mors tua vita mea

Si torna in campo. La prossima fermata nella corsa del Rijeka è lo Šubićevac di Sebenico, teatro del match della 15ª giornata di campionato contro lo Šibenik, in programma domani sera con calcio d’inizio fissato alle 17.30. Una partita delicata per i fiumani che non possono permettersi passi falsi nella sfida a distanza con Dinamo e Osijek. La buona notizia è che la pausa forzata in seguito al rinvio con l’Osijek è servita per recuperare gran parte degli infortunati. Su tutti Tomečak e Pavičić che dunque tornano a disposizione. Per la gioia di Tomić il quale per la prima volta in stagione si ritrova ad avere problemi di abbondanza. Bisognerà tuttavia prestare particolarmente attenzione alle ammonizioni perché ben sette giocatori sono in diffida e sono nell’ordine Abass, Ampem, Escoval, Obregon, Selahi, Smolčić e Velkovski. In caso di terzo giallo salterebbero il derby con l’Hajduk a Rujevica al rientro dalla sosta.

 

Anche se sulla carta l’esito dell’incontro sembra scontato, la trasferta in Dalmazia nasconde diverse insidie. Innanzitutto perché gli sebenzani stanno attraversando un buon momento di forma e sono imbattuti da tre giornate (nel mezzo hanno pure battuto l’Hajduk), e poi perché sono una squadra che si trasforma quando gioca in casa. Infatti, 13 dei loro 15 punti sono stati conquistati proprio allo Šubićevac. E già questo è più di un avvertimento. Peraltro già a Rujevica nella prima tornata del campionato gli arancioni avevano messo alle corde il Rijeka, che dovette sudare le proverbiali sette camicie per piegare la tenace resistenza degli ospiti (2-1 in rimonta con le reti di Drmić e Bušnja). Chi non dimenticherà tanto facilmente quella serata di fine agosto è Martin Zlomislić. Arrivato in punta di piedi per fare il terzo portiere, Tomić lo lanciò titolare in seguito agli infortuni di Labrović e Prskalo. Da allora non ha praticamente più mollato il suo posto tra i pali giocando al meglio le sue carte. Della serie mors tua vita mea…

Battesimo di fuoco

”È stato un battesimo di fuoco perché lo Šibenik aveva giocato davvero una grande partita – ricorda l’estremo difensore bosniaco –. E sarà così anche domani. Non dimentichiamoci che poche settimane fa avevano battuto l’Hajduk. Loro sono una squadra solida, si difendono con ordine e sanno essere letali in contropiede se gli concedi troppi spazi. E soprattutto in casa sono temibili. Hanno anche alcune ottime individualità, e qui mi riferisco in particolare agli attaccanti Jakoliš e Marin che non dovremo mai perdere di vista. È chiaro dunque che non sarà una passeggiata, ma molto però dipenderà da noi perché se entreremo in campo col giusto atteggiamento, allora arriveranno anche i tre punti. Vogliamo arrivare alla sosta con una vittoria”.

Bisognerà poi capire se la pausa forzata abbia spezzato il ritmo. “Diciamo che il rinvio con l’Osijek non ci voleva. Eravamo reduci dal bel successo sulla Lokomotiva e non vedevamo l’ora di giocare questo scontro diretto. Alla fine invece abbiamo dovuto ripiegare su una partitella in famiglia che però non è la stessa cosa. Ad ogni modo non credo che questa pausa lascerà il segno perché ci siamo comunque allenati bene in settimana e siamo belli carichi”.

Nell’ultima gara contro la Lokomotiva la porta dei fiumani è rimasta finalmente inviolata. La lunghissima striscia di gol subiti è stata finalmente interrotta. “Era ora! In difesa siamo stati semplicemente impeccabili, attenti e concentrati dal primo all’ultimo minuto. Ed è da qui che dobbiamo ripartire”.

Sana rivalità

Malgrado le tanti reti incassate, uno dei punti di forza del Rijeka è proprio il suo portiere. “Sono venuto qui per crescere e migliorare. Sapevo bene che nessuno mi avrebbe regalato il posto da titolare e che avrei dovuto conquistarmelo da solo lavorando duro in ogni allenamento. Ero sicuro che prima o poi il mister mi avrebbe concesso una chance e che in quel momento avrei dovuto sfruttarla al meglio. E così è stato. Il rapporto con gli altri portieri? È ottimo. Ci sosteniamo a vicenda e tra di noi c’è una sana rivalità. Penso di aver fatto la scelta giusta scegliendo il Rijeka. Mi sto veramente godendo il momento. Mi trovo in una società seria e ambiziosa, nonché in una città che mi piace molto. E poi con il mare a portata di mano è tutto ancora più bello…”.

Quanto invece alla corsa al titolo di campione d’inverno, il 23.enne nativo di Posušje preferisce mantenere un basso profilo. “Non ha senso fare proclami. Ci sono ancora da giocare un bel po’ di partite da qui alla fine dell’anno perciò tante cose possono cambiare. Con tre squadre a pari punti non si possono fare previsioni né tantomeno parlare di favorite. Inutile guardare troppo in là: pensiamo una partita alla volta. La lotta è davvero serratissima e di conseguenza il campionato super avvincente. Naturalmente sarebbe bello chiudere in testa, ma la strada è ancora lunga”, conclude Martin Zlomislić.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display