Martin Zlomislić: «L’accoppiata sarà difficile, ma io ci credo»

Il portiere e capitano del Rijeka parla della possibilità di vincere il campionato e la coppa. «Siamo in corsa su due fronti, il che conferma il nostro valore», dice

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Martin Zlomislić: «L’accoppiata sarà difficile, ma io ci credo»
Stjepan Radeljić presta le... prime cure a Martin Zlomislić, colpito da crampi. Foto: Marko Lukunic/PIXSELL

I tre punti sono in tasca, per il bel gioco ripassare magari la prossima volta. D’altronde alzi la mano chi pensa che l’Hajduk, o forse la Dinamo (pura follia, nda), esprima un calcio più spumeggiante ed efficiente dei quarnerini. Fatto sta che il Rijeka ha assolto positivamente la delicata trasferta in casa della Lokomotiva, rimanendo così sulla scia dell’Hajduk, a una lunghezza di ritardo in classifica. Si deciderà (presumibilmente) tutto negli ultimi otto turni, magari nel confronto diretto del Poljud in programma nella penultima giornata. Fino ad allora bisognerà assolutamente evitare di commettere passi falsi, sperando magari in un… incidente di percorso da parte degli spalatini. Che, visto l’equilibrio che regna in campionato, non è da escludere a priori. Prima di tutto bisogna però guardare in casa propria e cercare di evitare brutte sorprese.

Tornando alla contesa con la Lokomotiva, in via Kranjčević sono stati novanta minuti di sofferenza. Decisi dalla zampata di Toni Fruk, bravo e anche fortunato. I fiumani, diciamolo subito, non hanno rubato nulla, approfittando di un’occasione favorevole per piazzare il colpo vincente. A conti fatti, meritatamente. In quanto al gioco, come detto prima, meglio invece sorvolare. Magari l’impressione artistica sarà migliore con il Varaždin, a patto ovviamente di fare bottino pieno.

Qualche attenuante c’è
“Il campo era pesante e il tempo non era dei migliori, con il vento che soffiava impetuoso per tutto l’arco della partita. C’era anche la stanchezza dall’incontro di Coppa di mercoledì, ma sapevamo che dovevamo giocare una partita di carattere e dare il massimo, essere solidi in difesa e approfittare delle occasioni create – analizza il portiere Martin Zlomislić –. Meno male che abbiamo Fruk. La prima volta che ho visto Toni sapevo che sarebbe stato un buon giocatore. La scorsa stagione è risultato il miglior assist-man della lega. Questa primavera sta giocando un calcio fenomenale. Ci trascina con i suoi gol e assist, ma anche il resto della squadra aiuta lui. Fruk, lo definirei così, è l’esecutore materiale”.
Il ruolo di portiere è sempre molto delicato, con gli errori che vengono subito in risalto. Pertanto è fondamentale anche una buona comunicazione con i compagni di squadra. Ma, come precisa il nazionale bosniaco-erzegovese, non è sempre facile mantenere aperte le vie di comunicazione. “Quando giochiamo a Rujevica, con tutto quel baccano è difficile che qualcuno mi senta dalla linea di porta. Posso soltanto dire qualcosa a Radeljić e poi lui trasmette le indicazioni agli altri. In qualche modo ci arrangiamo sempre. Abbiamo una difesa granitica, che ha subito il minor numero di gol in campionato. Questo è il nostro stile, che sicuramente ricorda l’Atletico Madrid. Quindi posso essere d’accordo con quanto detto da Niko Janković sulla tipologia di gioco”.
Il Rijeka è rimasto l’unica squadra in corsa su entrambi i fronti. Ovvio che i tifosi sognino a occhi aperti e di conseguenza per lo meno un trofeo è alla fine quasi un imperativo. “Sicuramente sarà difficile ottenere l’accoppiata campionato-coppa. Vero che siamo l’unica squadra in corsa per entrambi i titoli, il che conferma il nostro valore. Continuiamo come sempre, passo dopo passo. La squadra è giovane, ma sono convinto che possa resistere e centrare gli obiettivi. Nel calcio professionistico bisogna essere fisicamente pronti. Tutti hanno avversari difficili, pertanto non c’è una chiara favorita. Abbiamo visto che quest’anno ogni squadra può vincere contro chiunque, quindi i pericoli sono dietro l’angolo. Lottiamo fino alla fine, con la consapevolezza di poter vincere tutto”, ha osservato il capitano.

Sbagliando s’impara
Anche lo scorso anno di questi tempi sentivamo dichiarazioni simili. Alla fine, putroppo, il Rijeka è rimasto con un pugno di mosche ed entrambi i titoli hanno preso la direzione del Maksimir. Quest’anno non sarà così, perché la Dinamo è tagliata fuori dal discorso, ma Hajduk e Slaven Belupo non faranno sconti. “Da quelle sconfitte abbiamo imparato molto – assicura Zlomislić, allora riserva di Nediljko Labrović –. Ci dispiace, e ci brucia tantissimo, che lo scorso anno non abbiamo vinto né il campionato né la Coppa Croazia, ma siamo nuovamente in corsa. Forse è un segno del destino, fatto sta che faremo il possibile per vincere entrambi i trofei”. Domenica a Rujevica arriverà il Varaždin, l’unica squadra ancora imbattuta contro i biancocrociati in stagione. “Un motivo in più per mettere in tasca i tre punti. Però, non abbiamo bisogno di stimoli maggiori della stessa lotta per il titolo. Ci riposeremo e ci prepareremo bene, la scorsa settimana è stata davvero molto faticosa. Sappiamo come gioca il Varaždin, ma credo che sia arrivato il momento di batterlo”, ha concluso Zlomislić.

Per Oreč debutto con vittoria
Ante Oreč ha fatto il suo debutto in campionato con la maglia del Rijeka, contribuendo in modo significativo alla prima vittoria in via Kranjčević dopo più di due anni. Ha occupato il posto sulla fascia destra al posto di Bruno Bogojević, ha controllato tutto sommato bene Goričan, ha spesso accompagnato la manovra offensiva dei biancocelesti e ha ricevuto commenti positivi per la sua prestazione da debuttante.
“Devo ammettere che è stato davvero bello, soprattutto perché ho coronato il mio debutto con una vittoria. Ci lasciamo alle spalle una partita difficile, ma quando lotti per il primo posto sai che ogni sfida da qui alla fine del campionato sarà così. Una gara difficile, ma grazie al gioco di squadra siamo riusciti a fare bottino pieno”, dice un visibilmente appagato Oreč.
Dopo il suo arrivo a Rijeka, Ante ha dovuto fare i conti con un infortunio che andava curato nei minimi dettagli per evitare possibili complicazioni future. Contro la Lokomotiva si è visto chiaramente che gli mancava un po’ di freschezza, ma l’impressione è che sarà un valido rinforzo sulla corsia destra per l’allenatore Radomir Đalović. “Penso di aver resistito tutto sommato bene dopo due mesi di pausa e senza aver disputato nemmeno una partita ufficiale. Alla fine sono comparsi dei crampi, ma comunque nulla di serio. Mi sento bene e sono felice di poter finalmente aiutare la squadra. Sono abbastanza soddisfatto di come ho giocato e spero che possa andare ancora meglio quando troverò il ritmo partita e mi adatterò meglio al gioco della squadra, ha concluso Oreč.

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