
L’arrivo dell’Under 21 a Rujevica ha costretto il Rijeka a modificare leggermente il piano di lavoro rispetto alla consueta marcia d’avvicinamento alle partite di campionato. Il “problema” è che alla ripresa del torneo i fiumani non sono attesi da una “partita qualsiasi” bensì dalla trasferta in casa dei campioni in carica della Dinamo. Il Maksimir è, per tradizione, terra di difficilissima conquista per i colori fiumani e sabato ci vorrà il miglior Rijeka stagionale (e magari anche qualcosina in più) per mantenere l’imbattibilità stagionale. Il pareggio sarebbe sicuramente un risultato più che positivo, ma per poter puntare al titolo di campione l’undici quarnerino deve per forza iniziare a vincere. Magari non dal Maksimir, ma in seguito bisognerà imboccare la strada giusta. Al momento il Rijeka vanta un bilancio di 5 vittorie e 6 pareggi e, in occasione della trasferta a Zagabria, l’allenatore Radomir Đalović annuncia una squadra “coraggiosa e ambiziosa, che non alzerà bandiera bianca prima di giocarsela tutta”. Sarà davvero così, visto che già in passato i proclami erano gli stessi e poi in campo è andata diversamente? Non ci resta che aspettare sabato sera e vedere. Il bilancio di 39 vittorie della Dinamo, sei pareggi e altrettanti successi quarnerini, con una differenza gol di 123-31, non induce conunque troppo all’ottimismo…
Quello del Maksimir sarà il secondo confronto diretto stagionale tra biancocrociati e “modri”. Il primo, a Rujevica, aveva visto le due compagini pareggiare per 1-1. Il Rijeka, che doveva farsi perdonare la batosta di Lubiana, aveva giocato meglio, salvo poi evidenziare i soliti limiti (leggi: scarsa realizzazione) e salvarsi in extremis con il gol di Veldin Hodža, alla sua ultima apparizione con la maglia fiumana. Per la Dinamo segnò Bruno Petković, fin qui poco protagonista in stagione a causa di tutta una serie d’infortuni, ma che quando vede il Rijeka si trasforma in un killer del gol micidiale. Aspettarsi che Smolčić e compagni possano dominare al Maksimir è quasi illusorio, ma per sperare in un risultato positivo bisogna prima di tutto crederci fermamente. Una componente venuta forse fin troppo a mancare non appena ci si imbarcava sull’autobus alla volta di Zagabria. Poi, ovviamente, servirà limitare gli errori al minimo e capitalizzare al meglio le occasioni da gol. Non saranno molte, questo è scontato, ma la Dinamo è comunque una squadra che attacca e che, facendolo, concede spazi in difesa. Starà al Rijeka approfittarne al massimo e dimostrare così di potersi giocare il titolo da qui fino a maggio…
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