Majkić, una saracinesca. Erceg, croce e delizia

I voti della stagione 2022/2023 ai calciatori dell’Istra 1961

0
Majkić, una saracinesca. Erceg, croce e delizia
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Una settimana fa è calato il sipario sulla massima divisione di calcio in Croazia. Come noto, per l’Istra 1961 è stato il miglior campionato da quando è entrato per la prima volta nell’élite pallonara del Paese e per poco non ha sfiorato la quarta piazza, che valeva l’accesso alla Conference League. Un’annata storica nella quale la squadra gialloverde è stata guidata da Gonzalo Garcia, il tecnico nato in Uruguay e forgiatosi in Spagna, che ha trapiantato a Pola le sue idee di calcio fatte di molto possesso palla. Dopo diversi anni in cui la cosa più importante era stata quella di evitare la retrocessione, oppure ancor prima gli spareggi per non dover fare le valigie nella serie cadetta, nella stagione 2022/2023 il pubblico del Drosina ha potuto finalmente cercare sui quotidiani la parte medio-alta della classifica e non quella bassa.

Il presente
Attualmente all’Istra 1961 regna una calma apparente. Ma il mercato che sta per decollare tiene in affanno gli aficionados del calcio polese. I calciatori arrivati in prestito, quali Caseres, Marešić, Mahmoud e Boultam, sono tornati nei club titolari del loro cartellino, mentre ad altri ancora, come ad esempio Marin e Galilea, sono scaduti i contratti. L’allenatore dunque farà a meno di almeno quattro titolari della stagione appena conclusa. A patto che non ci siano altre partenze, ma le buone prestazioni di quest’annata dei gialloverdi hanno attirato l’attenzione di diversi club nostrani e stranieri, che sembrano interessati a quattro giocatori su tutti: Majkić, Bakrar, Hujber e Petrusenko. Per fortuna del club il direttore sportivo Saša Bjelanović ha prolungaro in tempo i loro contratti con l’Istra 1961.

Il futuro
Molto dipenderà da quello che succederà con la guida tecnica. L’allenatore Gonzalo Garcia è legato ancora un anno da contratto, ma la sua permanenza sulla panchina dell’Istra 1961 è tutt’altro che certa. Aveva dichiarato che avrebbe sciolto il dubbio nella settimana scorsa, anche per permettere alla società di sapere come muoversi sul mercato, ma ancora non si è espresso ufficialmente. È cosa nota che le buone prestazioni della squadra hanno fatto finire il suo nome sui taccuini di altre società, ma sembra che il tecnico non sia proprio soddisfatto di alcune questioni logistiche in seno al club (trasporti, campi di allenamento…). Una cosa è certa: una decisione va presa quanto prima per il bene della società.

Il passato
Da luglio scorso a maggio di quest’anno l’Istra 1961 è cresciuto molto grazie ai risultati sul campo. Dopo un inizio horror (tre sconfitte in tre incontri, di cui una contro la matricola Varaždin) le cose sono iniziate a migliorare con l’arrivo delle punte, Bakrar prima ed Erceg poi. Con loro in campo e con il rientro di Caseres e l’inserimento totale di Petrusenko, le cose sono andate per il verso giusto. Diverse le prestazioni superlative dei polesi, due su tutte: la prima vittoria in casa del Rijeka e il rotondo successo al Drosina contro l’Hajduk (3-0). Per la prima volta in una stessa stagione i gialloverdi hanno superato le quattro squadre più blasonate del calcio croato. In ordine strettamente cronologico l’Osijek, il Rijeka, l’Hajduk e la Dinamo. La crisi maggiore è coincisa con la squalifica di Erceg di nove giornate duranta la quale l’Istra 1961 aveva superato soltanto lo Šibenik e la Dinamo.
Di seguito le nostre pagelle (semi)serie per i giocatori che nella scorsa stagione hanno giocato di più.

LOVRO MAJKIĆ 8
In 35 partite disputate per ben 17 volte ha mantenuto inviolata la porta. Merito di tutta la squadra certo, merito degli altri compagni di reparto ancor di più, ma in diverse partite ha salvato la baracca sul risultato di 0-0 o sul minimo vantaggio. SARACINESCA

Lovro Majkić.
Foto: Hrvoje Jelavic/PIXSELL

LUKA HUJBER 7
Si è preso la fascia destra e non l’ha mollata più. Avanti e indietro, su e giù a cercare di limitare gli avversari e a crossare per i compagni di squadra. Poi al Poljud decide di fare tutto lui: una galoppata sulla destra, palla sul sinistro e dal limite dell’area beffa l’ex compagno di squadra Lučić. PANZER

MAURO PERKOVIĆ 7
Ha disputato soltanto la fase estivo-autunnale con la maglia dell’Istra 1961. Se i campioni della Dinamo l’hanno voluto subito durante il mercato invernale vuol dire che ha fatto davvero bene. Un prodotto del vivaio cresciuto e venduto bene. MATURO

DARIO MAREŠIĆ 6,5
Ha avuto il compito di non far rimpiangere Perković e ci è riuscito. Ha fatto qualche errore è vero, ma è anche andato in rete da subentrato al 90’ contro il Varaždin. PRAGMATICO

EINAR GALILEA 7
“Toglietemi tutto, ma non il mio… Einar”, avrà pensato più di una volta l’allenatore Gonzalo Garcia parafrasando una nota pubblicità. Messo in pianta stabile nel ruolo di stopper si è tolto anche lo sfizio di segnare due reti, una contro il Varaždin in semirovesciata degna del migliore Zidane. LEADER

LUKA MARIN 6,5
Per la maggior parte della stagione il ruolo di terzino sinistro è stato suo. Buona tecnica e buona capacità d’inserimento, ha peccato in precisione. DILIGENTE

ADNAN KADUŠIĆ 7
Manca il terzino destro, c’è Adnan. Manca quello sinistro – idem. Manca un’ala, c’è sempre Kadušić. Fiore all’occhiello la seconda partita a Rujevica: rete e assiste per Bakrar. ONNIPRESENTE

OLEKSANDR PETRUSENKO 7,5
Da centrocampista difensivo o da stopper aggiunto non fa una piega. Bravo anche nell’esecuzione dei calci da fermo. L’ex Dinamo Kiev è stato uno degli ultimi arrivati, ma una volta entrato tra i titolari non è più tornato in panchina. INSOSTITUIBILE

FACUNDO CASERES 7,5
Alla seconda esperienza all’Istra 1961 sicuramente meglio, molto meglio che nel primo episodio. Bravo a impostare l’azione e a inserirsi, ancora più bravo a rubare palloni a centrocampo. CASSAFORTE

FRANO MLINAR 6,5
Nel trio di centrocampo è quello che ha dato meno e non per niente è stato quello maggiormente sostituito a gara in corso. La tecnica però non si discute, come pure l’abitudine a sfornare assist. La perla poi la rete su punizione nell’ultima partita con lo Slaven Belupo che è valsa il quinto posto. CHIRURGICO

ABDALLAHI MAHMOUD 6
Discorso inverso rispetto a Caseres. Al suo arrivo due stagioni fa aveva fatto intravedere cose molto interessanti. Stavolta invece ha mostrato poco. Bravo a trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto, ma perde un’infinità di palloni. SPRECONE

ANTE ERCEG 7,5
Il voto è la somma di due fattori: 10 per le prestazioni in campo e per aver assunto il ruolo di trascinatore della squadra, 5 per l’espulsione e conseguente raptus contro il Rijeka. Con o senza di lui, l’Istra 1961 non è stato lo stesso. In 21 partite giocate ha segnato 11 reti, scusate se è poco. CROCE e DELIZIA

Mounsef Bakrar (con il pallone) e Ante Erceg: 19 reti in due.
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

MOUNSEF BAKRAR 7,5
Si presenta con un gol in casa della Dinamo e subito dopo firma il successo sull’Osijek. Alla fine collezionerà 8 reti e tre assist. Per un debuttante va più che bene, anche se a volte pecca troppo di egoismo. Ma i centravanti sono così, per maggiori chiarimenti contattare… Filippo Inzaghi. ARIETE

MATEO LISICA 6,5
L’infortunio che lo ha tenuto fuori per tanti mesi nella stagione 2021/2022 ha fatto minare molte certezze, specialmente per un calciatore che appena in luglio compirà 20 anni. La tecnica non si discute, ma in questa stagione è mancata la continuità. CONVALESCENTE

REDA BOULTAM 6
In quanto a fisico e a tecnica non ha da invidiare niente a nessuno nella rosa 2022/2023, ma da uno scuola Ajax ci si attendeva di più. Due reti, altrettanti assist, qualche giocata fuori dalla norma, ma pesa come un macigno il rigore sbagliato in casa dell’Osijek. INCOMPIUTO

DARWIN MATHEUS 7
Per il venezuelano otto partite giocate per complessivi 282 minuti in campo. Nonostante ciò segna due reti, una delle quali allo scadere per i tre punti contro la Dinamo. Poteva essere un valore aggiunto, ma un infortunio gli ha fatto perdere la parte finale della stagione. PROMETTENTE

MATEJ VUK 6
Parte bene e ricorda il calciatore arrivato in prestito dal Rijeka nel 2020. Poi invece scende di tono di partita in partita fino a venire relegato in panchina. ECLISSATO

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display