Lo Sljeme è pronto (e tirato a lucido)

Partito il countdown in vista degli slalom in programma il 3 e 6 gennaio sulla collina alle spalle di Zagabria

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Lo Sljeme è pronto (e tirato a lucido)

Sabato è arrivato disco verde da parte della FIS, anche se in realtà c’erano pochi dubbi. Neve e freddo nelle scorse settimane avevano permesso di preparare al meglio e con largo anticipo il lungo pendio della pista Crveni spust. E così è stato, con Zagabria pronta a ospitare gli slalom d’apertura del 2021. Domenica 3 gennaio toccherà alle ragazze rompere il ghiaccio, con le due manche programmate alle 12.30 e alle 16, mentre invece mercoledì 6 gennaio sarà la volta dei maschietti (12.15 e 15.30 gli orari delle due run). Si andrà a caccia degli eredi di Petra Vlhova, che nella scorsa stagione rifilò distacchi pesantissimi a tutte le avversarie, precedendo sul podio Mikaela Shiffrin e Katharina Liensberger, e di Clement Noel, al primo sigillo sulla collina zagabrese dove superò di un soffio Ramon Zenhäusern e l’azzurro Alex Vinatzer, che proprio sullo Sljeme conquistò la sua prima top 3 in carriera. Ancora una volta dunque sarà spettacolo. Uno spettacolo che però tifosi e appassionati del circo bianco dovranno gustarsi in tv, ma di questi tempi bisogna accontentarsi.

 

“La preparazione procede senza intoppi – spiega il responsabile del settore alpino presso la Federsci croata, Vedran Pavlek –. L’innevamento è stato portato a termine già lo scorso 2 dicembre e la pista è pronta dall’8 dicembre. Filip Zubčić si è potuto allenare una settimana prima delle tappe in Alta Badia e Madonna di Campiglio, mentre nei giorni scorsi anche Leona Popović e Zrinka Ljutić hanno provato la pista. L’arrivo di un fronte freddo nell’ultimo weekend ci ha inoltre permesso di barrare ulteriormente determinati punti della pista. Domani (oggi, nda) si concluderà la tre giorni di allenamenti di tutta la squadra, sia maschile che femminile, l’ultimo blocco previsto dal regolamento”.

Tre «bolle»
La sfida più impegnativa per gli organizzatori è riuscire a mettere in piedi le procedure e i protocolli anti-Covid che, come in tutte le altre tappe della Coppa del Mondo, saranno rigidissimi.
“Per noi – prosegue il dirigente – questa situazione è completamente nuova e ci è costata parecchio tempo ed energie. Chiaramente per entrare in Croazia tutti dovranno esibire il test negativo al tampone. Le due gare poi si disputeranno a porte chiuse, non ci saranno eventi collaterali e il tutto sarà organizzato in tre bolle separate. La bolla rossa sarà riservata ad atleti, staff tecnici e addetti della FIS, la bolla gialla ai giornalisti e quella blu ai membri del Comitato organizzatore. La bolla rossa verrà ricreata già nell’albergo Westin dove alloggeranno atleti, staff e addetti FIS, il quale verrà completamente isolato. Nessuno di loro potrà lasciare l’hotel, se non per raggiungere la sede di gara. Qui però potranno muoversi esclusivamente all’interno dell’area hospitality, che per l’occasione è stata ampliata. Non sarà quindi possibile venire a contatto con le altre due bolle e una volta terminate le gare, si tornerà direttamente in albergo. Non ci sarà nemmeno l’estrazione in piazza dei pettorali ed è un vero peccato perché è sempre stato un momento molto amato sia dagli atleti che dal pubblico, ma la FIS in questo caso è inflessibile”.

L’innevamento della pista è stato completato già lo scorso 2 dicembre
Foto: Igor Kralj/PIXSELL

Oggi il debutto della Ljutić
Ad aprire le danze saranno le ragazze il 3 gennaio. A difendere i colori biancorossi saranno Leona Popović, reduce dalle buone prove nei primi due slalom stagionali a Levi, pur partendo con pettorali alti, e l’attesissima Zrinka Ljutić, che proprio oggi nel gigante di Semmering farà il suo esordio in Coppa del Mondo.

“Oggi debutterà tra le porte larghe e domani sarà in gara anche nello slalom. In questo momento Zrinka è la sciatrice più promettente in assoluto, però ricordiamoci che ha soltanto 16 anni e quindi dobbiamo stare molto attenti a non bruciarla. La sua crescita dev’essere graduale, senza forzare i tempi. Ecco perché le abbiamo fatto fare prima le gare FIS, poi è arrivato l’esordio in Coppa Europa e solo ora nel circuito maggiore. Sia chiaro, domenica non mi aspetto miracoli. Il difficile viene proprio adesso. Il salto tra i grandi è sempre molto delicato e ci vorranno duro lavoro e tanta pazienza, ma la strada è ormai tracciata. Leona? È in crescita e da lei mi aspetto l’ingresso nella seconda manche. Dopo anni di magra, lo sci femminile sta finalmente rivedendo la luce in fondo al tunnel”.

Slalomisti in difficoltà
Tre gironi dopo toccherà invece agli uomini lanciarsi sullo Crveni spust. A guidare la pattuglia dei padroni di casa sarà il capitano Filip Zubčić, il quale sarà chiamato a caricarsi sulle spalle una squadra di slalom in grossa difficoltà.

“Gli infortuni ci stanno condizionando parecchio. Mi riferisco in particolare a Elias Kolega che si è nuovamente fratturato la tibia e la sua stagione è finita ancor prima di cominciare, mentre Istok Rodeš è rimasto fermo ai box da metà novembre a metà dicembre per una botta rimediata al ginocchio e alla caviglia, perdendo di fatto un mese cruciale della preparazione. Purtroppo è anche uscito dai 30 perciò ci vorrà tempo per recuperare e tornare nelle posizioni che contano. Al cancelletto di partenza vedremo anche Matej Vidović, che da questa stagione non rientra più nei quadri federali, ma comunque la Federazione gli sta fornendo tutto il supporto finanziario e logistico, e infine Samuel Kolega, fratello minore di Elias”.

Futuro (in)certo
In sedici edizioni dello Snow Queen Trophy, solamente in due occasioni le gare erano state cancellate per mancanza di neve, tuttavia, considerando la bassa altitudine (lo start è posto a 988 metri di quota) e gli inverni sempre più miti, il futuro di Zagabria nella Coppa del Mondo potrebbe essere a rischio.
“Dopo il secondo annullamento ci siamo focalizzati sulle nuove tecnologie. La Città di Zagabria, proprietaria del comprensorio, ha acquistato nuovi impianti per l’innevamento, anche per temperature sopra lo zero, nuovi cannoni sparaneve e attualmente si sta lavorando pure sulla realizzazione di un nuovo lago artificiale e di un nuovo sistema di raffreddamento. Grazie a questi accorgimenti abbiamo innevato l’intera pista già il 2 dicembre, mai così in anticipo come quest’anno. Solamente investendo nelle nuove tecnologie e rinnovandoci di anno in anno potremo garantire un futuro alle gare sullo Sljeme”, ha concluso Vedran Pavlek.

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