L’Istra non si ferma più: batte il Varaždin ed è quarto

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L’Istra non si ferma più: batte il Varaždin ed è quarto

Qualcuno tra giocatori e allenatore adesso forse lo ammetterà anche pubblicamente: questo Istra 1961 ha tutte le carte in regola per sognare un posto in Europa, in Conference League. Il successo per 2-1 del Drosina contro il Varaždin permette infatti ai polesi di agguantare gli stessi ospiti al quarto posto in classifica, in attesa di capire che cosa farà in questa ventesima giornata di campionato lo Slaven contro la Dinamo.
Poco importa, perché da qui alla fine l’Istra 1961 ha l’obbligo di provarci, per sé stesso e per i suoi tifosi, pochi sì, ma che meritano comunque questa soddisfazione.
Garcia non ha motivo per cambiare e si affida ai soliti noti. La punta di diamante è ovviamente Erceg, chiamato ancora una volta a fare la differenza. Anche il tecnico ospite, Kovačević, ha le idee chiare, con Teklić e Šego coppia d’attacco. A centrocampo dirige le operazioni l’ex Puclin.
I polesi fanno subito capire le proprie intenzioni. E al 4’ arriva la più grande delle occasioni, ovvero il calcio di rigore concesso per evidente fallo (non c’è nemmeno bisogno dell’intervento del VAR) di Pellumbi. Sul dischetto si porta Erceg che, dopo una specie di “balletto”, calcia debolmente sul palo alla destra di Zelenika: il portiere intuisce e devia la sfera, che si stampa sul palo ed esce. I polesi giocano bene, hanno il possesso palla ed entrano decisi nei duelli. Ciò che manca è però la profondità, con gli ospiti che chiudono tutto sommato bene gli spazi. Il Varaždin si vede per la prima volta al 28’ grazie a Teklić, il quale calcia a lato. Seguono minuti di nervosismo, anche se la partita è tutt’altro che “cattiva”, con un’ammonizione per parte. Al 41’ ci prova Kadušić, ma Zelenika blocca senza eccessive difficoltà. È il preludio del gol, che arriva due minuti dopo. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva sui piedi di Galilea, il quale non ci pensa due volte: tiro al volo e palla nel sacco, per la gioia polese. Si tratta del secondo gol nello spazio di pochi giorni per il difensore basco, a segno anche con l’Hajduk.

La ripresa vede un Istra 1961 più prudente, che non attacca in forze per non farsi scoprire. Viceversa, il Varaždin si rende più ambizioso con il passare dei minuti, spinto anche dal risultato sfavorevole. E al 58’ trova il pareggio. Il neoentrato Banovec pesca con un lancio in profondità Elezi, il quale fa ponte per Brodić: conclusione di prima intenzione e palla alle spalle di Majkić. I polesi cercano di reagire e Erceg chiede il rigore, ma si vede comminare il giallo per simulazione. Il Varaždin prende coraggio e sfiora il 2-1 con Šego, fermato alla grande da Majkić. Poi è la volta dei tentativi di Banovec e Teklić. Garcia prova a scuotere i suoi inserendo Boultam e Bakrar al posto di Lisica e di un deludente Erceg. Ma è ancora Teklić ad andare vicino al gol in due occasioni. Poi, quando la partita sembra ormai avviata verso il pareggio, su calcio d’angolo battuto da Petrushenko la palla arriva sulla testa di Marešić, che non perdona. Il VAR esamina, ma alla fine convalida il gol della vittoria.

MARCATORI: 1-0 Galilea al 42’, 1-1 Brodić al 58’, 2-1 Marešić all’89’.
ISTRA 1961 (3-4-2-1): Majkić, Mlinar (dal 66’ Abdallahi), Galilea, Perković, Hujber, Petrusenko, Caseres (dall’80’ Duvnjak), Kadušić, Lisica (dal 75’ Boultam), Vuk (dall’80’ Marešić), Erceg (dal 75’ Bakrar). All.: Gonzalo Garcia.
VARAŽDIN (4-3-1-2): Zelenika, Kolarić, Jelenić, Pellumbi, Urata, Elezi (dal 92’ Šaranić), Puclin, Pilj (dal 46’ Banović), Teklić, Brodić, Šego (dal 90’ Herrera). All.: Mario Kovačević.
ARBITRO: Jović di Zagabria.
NOTE: stadio Drosina, spettatori 952. Ammoniti: Caseres, Teklić, Erceg, Abdallahi.


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