L’Istra 1961 non va oltre il 3-3 casalingo con lo Šibenik

0
L’Istra 1961 non va oltre il 3-3 casalingo con lo Šibenik

La linea che separa il successo e l’insuccesso è spesso molto sottile. Ne sanno qualcosa Istra 1961 e Šibenik, entrambe vicine ai tre punti, ma allo stesso tempo anche alla sconfitta. Chi ha sicuramente di più da recriminare sono comunque i polesi, privati ancora una volta della vittoria nei minuti di recupero. Perché il 3-3 di sabato al Drosina è l’ennesima occasione buttata al vento, con i gialloverdi che confermano purtroppo l’incapacità cronica di gestire il risultato. Più che un problema tecnico-tattico sembra quasi una questione mentale. Sia ben chiaro che lo Šibenik non ha rubato nulla: quando segni tre gol in trasferta meriti almeno il punto di consolazione. Se poi ci si mette anche l’avversario in vena di fare regali…
«Una grande delusione»
A giudicare dall’espressione dopo la partita, Paolo Tramezzani sembra piuttosto rassegnato. “Pensavo davvero che avrei finalmente festeggiato la vittoria negli ultimi minuti e non che l’avversario ci avrebbe ancora una volta raggiunto. Questa è una grande delusione, e non lo nascondo, in quanto, nonostante una prestazione di basso livello, siamo riusciti a ribaltare il risultato ed eravamo praticamente a un passo dal conquistare i tre punti. Gli ospiti sono stati molto bravi a crederci e alla fine un pallone giusto li ha premiati”, ha detto il tecnico italiano, rispondendo poi alla domanda di un giornalista sul suo status sulla panchina istriana. “Lavoro nel modo più professionale possibile e penso soprattutto a ciò che posso influenzare. Non posso invece farlo su quanto è di dominio altrui o su ciò che speculano i media. Da parte mia mi applico con il massimo della serietà e sono perfettamente consapevole che nel contesto del mio status anche il risultato è determinante. Ne ho passate tante nel calcio sia da giocatore che da allenatore e non sono certo un ingenuo. Ma ripeto: ora come ora la cosa più importante è superare questa delusione cocente”.
Che questo 3-3, ma soprattutto il modo in cui è arrivato, sia la classica goccia che abbia fatto traboccare il vaso? Lo sapremo molto presto, forse già in settimana, ma probabilmente dopo l’ultima giornata del girone autunnale.
Božić: «Risultato giusto»
Insoddisfatto, almeno in parte, anche il vice allenatore ospite Ivan Božić, chiamato nell’occasione a sostituire lo squalificato Rajko Vidović. “È stata sicuramente una partita interessante per il pubblico allo stadio e per quello davanti ai teleschermi. Siamo entrati male in partita, cosa che ci accade ormai da diversi turni: con il Varaždin, poi con il Rijeka e adesso con l’Istra. Ma abbiamo reagito bene e ribaltato il risultato. Nel secondo tempo c’è stato nuovamente un calo di concentrazione, l’Istra 1961 ha pareggiato e si è portato in vantaggio. Per fortuna che siamo riusciti alla fine a ottenere un punto. Mi congratulo con l’Istra 1961 per la correttezza e il fair play. A mio avviso, insieme a Lokomotiva e Slaven Belupo i polesi prediligono un gioco offensivo. Hanno giocatori veloci in fase di transizione e proprio per questo motivo il pareggio che siamo riusciti a ottenere riceve di peso. Credo che alla fine il 3-3 sia un risultato giusto per quanto fatto vedere dalle due squadre nell’arco dell’incontro”.
Kulušić pareggia al 94’
L’Istra 1961 si porta in vantaggio già al settimo minuto grazie al gol di Lekweiry Beyatt. Gli ospiti non si demoralizzano, iniziano a macinare gioco e nell’arco di pochi minuti pareggiano e operano in sorpasso. Al 20’ va a segno l’ex Šime Gržan, mentre poco prima della mezz’ora Stefan Perić firma la rete del 2-1.
La partita è vivace e ricca di spunti, l’impressione è che il gol può arrivare da un momento all’altro da entrambe le parti. E così è. Al 58’ Ivan Santini fa una figuraccia nei sedici metri mandando la palla alle spalle del proprio portiere per il secondo pareggio dell’incontro, mentre all’85’ Lawal trova il 3-2. Partita finita? Non esattamente, perché la dose di autolesionismo da parte delle due squadre non è ancora esaurita. Advan Kadušić si fa espellere al 91’, lo Šibenik ringrazia e al 94’ trova il definitivo 3-3 per opera di Lovre Kulušić.
MARCATORI: 1-0 Lekoueiry al 7’, 1-1 Gržan al 20’, 1-2 Perić al 29’, 2-2 aut. Santini al 58’, 3-2 Lawal all’85’, 3-3 Kulušić al 94’.
ISTRA 1961: Ćorić, Valinčić, Koski, Iovu, Heister (dal 61’ Keller), Marešić (dal 74’ Maurić),
Blagojević, Lisica (dal 61’ Kadušić), Lekoueiry, Lawal, Gagua (dal 61’ Filet). All.: Paolo
Tramezzani.
ŠIBENIK: Mohorović, Perić, Morrison, Punčec, Gržan, Kavelj, Prekodravac (dal 74’ Roca),
Kolega, Pozo (dall’87’ Laća), Santini (dal 70’ Kulušić), Božić (dall’87’ Zdunić). All.: Ivan Božić
(Rajko Vidović squalificato).
ARBITRO: Lovrić di Đakovo.
NOTE: stadio Drosina, spettatori 943. Espulso Kadušić al 91’.
Ammoniti: Koski, Marešić, Blagojević, Gržan, Prekodravac, Pozo, Božić.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display