L’Istra 1961 lotta, ma poi si arrende. Hajduk-Istra 1961 2-0

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L’Istra 1961 lotta, ma poi si arrende. Hajduk-Istra 1961 2-0

Pretendere qualcosa in più da un Istra 1961 in queste condizioni era davvero impossibile. Senza un “vero” allenatore, con una dirigenza in evidente stato confusionale e con una rosa ridotta all’osso tra partenze e indisponibilità (in campo c’è il 17.enne Lisica), la squadra affidata al responsabile della scuola calcio gialloverde, Danijel Jumić, è stata battuta per 2-0 in casa dell’Hajduk. I polesi hanno lottato con il coltello fra i denti, e a dire il vero non hanno nemmeno sfigurato, ma chiedere loro il colpaccio era davvero fuori luogo. Il pareggio era comunque a portata di mano, anche se a conti fatti l’Hajduk non ha rubato nulla.
In sostanza, nella fase iniziale le due squadre si equivalgono. I padroni di casa provano a fare la partita, ma si notano subito gli evidenti limiti tecnici e la mancanza di tutta la linea d’attacco (Diamantakos, Jairo, Eduok). Viceversa, i polesi controllano in modo ordinato e ci provano con una conclusione senza troppe pretese di Lončar nonché un tentativo di contropiede di Gržan. L’Hajduk è tutto in una punizione di Gyurcso, alzata in angolo da Majkić. Al 27’ Blagojevićmette in mezzo per Paes che, tutto solo, manca la deviazione vincente. Ora l’Istra 1961 dà quasi l’impressione di voler osare di più, ma al 42′ rischia davvero grosso. Jurić fa piovere un pallone nei sedici metri e Caktaš si ritrova sui piedi la palla del possibile vantaggio: bravissimo Majkić a salvare d’istinto da pochi passi. Tutto qui un primo tempo inguardabile tra due squadre piuttosto modeste. Comprensibile per i polesi, molto meno per i dalmati.
Emblematico quanto succede al 56’: Gržan va via alla difesa spalatina e aggira il portiere Posavec, ma al momento di calciare a porta vuota si allunga la palla e l’occasione sfuma. Sul fronte opposto Dimitrov non riesce a capitalizzare un cross di Caktaš sugli sviluppi di un calcio di punizione. Ma, segno del destino, appena due minuti dopo lo stesso duo confeziona il vantaggio. Il capitano calcia dal limite del sedici metri e il bulgaro colpisce leggermente di testa, quanto basta per ingannare Majkić. L’Istra 1961 ha il merito di reagire, ma Guzina e Gržan non riescono a trovare il varco giusto. Viceversa, al termine di un’azione prolungata, il neoentrato Todorović serve l’ungherese Gyurcso, il quale chiude i conti con qualche minuto d’anticipo. Finisce 2-0, meglio di quanto forse si temeva alla vigilia…

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