
Sono stati presentati ufficialmente, ieri allo stadio Drosina, i due nuovi rinforzi dell’Istra 1961, i centrocampisti Josip Radošević e Stjepan Lončar, ritenuti i pezzi da novanta – un po’ come l’allenatore Gonzalo Garcia – della campagna acquisti della società polese. All’appuntamento ha preso parte il direttore sportivo dei gialloverdi Saša Bjelanović, il quale non ha nascosto la soddisfazione per l’arrivo di questi due giocatori polivalenti, con esperienza all’estero, che si sono legati all’Istra 1961 fino al 2027.
“Negli ultimi due anni e mezzo da quando ricopro questa funzione nell’Istra 1961 – ha iniziato Bjelanović –, non ho mai avuto una presentazione così importante per quanto riguarda i nomi dei giocatori e il loro potenziale. Si tratta di volti ben noti nell’ambiente calcistico croato e grazie agli stessi abbiamo voluto dare un’ulteriore spinta d’entusiasmo all’atmosfera calcistica di Pola. Si è fatto un grande passo avanti anche nella mentalità, perché non è certamente facile portare a Pola giocatori di questo spessore e in questo senso voglio ringraziare il direttore esecutivo Mikel Lauzurica Evolet, dal quale è partita l’idea di tesserarli”, ha spiegato Bjelanović, stando al quale con Radošević e Lončar, nonché con il tecnico Garcia, l’Istra 1961 è pronto a fare un nuovo salto di qualità.
“Con il valore della rosa che ci troviamo – ha proseguito –, se il campionato iniziasse oggi avremmo tutte le carte in regola per puntare ai quartieri alti della classifica, ossia per centrare l’Europa. L’attuale realtà è che la classifica piange, però dobbiamo continuare a lavorare con umiltà per rialzarci e proseguire nel migliore dei modi. Con le potenzialità che ora abbiamo possiamo fare molto di più, confidando in un maggior numero di spettatori sugli spalti che riconosceranno la nostra qualità e ci daranno una spinta in più per fare meglio. Spetta ora ai nuovi arrivati dimostrare il loro valore sul campo da gioco, però siamo molto ottimisti”, ha concluso il direttore sportivo.
“Le prime sensazioni sono ottime e in questa circostanza vorrei ringraziare Bjelanović, la società e i proprietari, che mi hanno dato la possibilità di ritornare in Croazia, che era il mio primo desiderio dopo avere giocato per quasi 7 anni all’estero”, ha detto Radošević. “Sono felice di essere all’Istra 1961 e lavoro con entusiasmo agli allenamenti assieme alla squadra, che possiede un buon potenziale. Tra l’altro mi piace molto pure l’allenatore Garcia, il suo modo di lavorare e la sua visione del gioco. Senz’altro mi aspetto un futuro più roseo da parte del mio nuovo club. Mi preme dire che negli ultimi anni la qualità del campionato nazionale croato è cresciuta, a differenza dell’infrastruttura, e qui mi riferisco ai campi da gioco abbastanza precari”, ha puntualizzato il 30enne calciatore spalatino.
“Martedì ho svolto il mio primo allenamento assieme alla squadra, che mi ha dato il benvenuto – ha continuato Lončar –. Sono molto contento di essere giunto all’Istra 1961, tanto che dalla prima chiamata del direttore sportivo, che mi ha illustrato questo nuovo progetto, ho deciso di trasferirmi a Pola. Sono molto motivato e attendo con impazienza ogni allenamento e partita che mi troverò di fronte. Fisicamente sono a posto, però non è la stessa cosa allenarsi singolarmente o assieme alla squadra, per cui ci vorrà un po’ di tempo per ambientarmi nel migliore dei modi. Lo stile di gioco di Garcia non mi è nuovo, in quanto è molto simile a quello adottato da Dejan Stanković al Ferencvaros, dove mi sono trasferito nel 2021 dal Rijeka, che è anche il nostro prossimo avversario in un derby istroquarnerino da sempre molto sentito da entrambe le tifoserie, per cui spero di rientrare nella rosa per affrontare questo incontro”, ha detto il 28enne mediano nativo di Mostar, che a centrocampo, a seconda delle necessità, può ricoprire diversi ruoli.
Infine una notizia certamente meno bella per la tifoseria polese, relativa alla partenza del 19enne attaccante mauritano Beyatt Lekoueiry, che a Pola ha giocato appena mezza stagione, e che si è dimostrato un’autentica rivelazione, segnando 4 reti e fornendo altrettanti assist. Il giocatore si è trasferito in Svizzera al Lausanne (Losanna), una delle cosiddette “filiali” del Manchester United, per un affare di circa 2 milioni di euro. “Purtroppo sono le regole del mercato – ha fatto notare Bjelanović –, e anche le squadre più forti in Croazia si trovano di fronte a simili circostanze e problemi, ossia sono costrette a vendere i suoi pezzi pregiati per mantenere un budget solito. La vendita di Beyatt per l’Istra 1961 economicamente è molto importante, in quanto ci consentirà stabilità nel prossimo futuro”, ha concluso Bjelanović.
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