
Quella di stasera a Rujevica è senz’ombra di dubbio la partita più attesa e importante della stagione per l’Istra 1961. Per quest’incontro valevole per la semifinale di Coppa Croazia l’interesse a Pola e in tutta l’Istria è enorme, tanto che ad assistere all’incontro a Fiume dovrebbero essere almeno 500 tifosi gialloverdi, gran parte sistemati nell’apposita “gabbia” riservata ai sostenitori delle squadre avversarie. Allo stesso tempo al Drosina si respira un’aria tranquillissima, priva tensione e piena di ottimismo, almeno osservando lo sguardo e la dialettica dell’allenatore dell’Istra 1961, Gonzalo Garcia, e del centrocampista Josip Radošević, presenti al tradizionale incontro con i media del prepartita. “Come sempre succede con il Rijeka sarà una partita particolarmente difficile – così il tecnico Garcia –. Innanzitutto perché si tratta del derby istroquarnerino particolarmente sentito, ma anche perché il Rijeka attuale è un’ottima squadra e sta disputando una buona stagione. Precedo una partita dura come quella vista diverse settimane fa sempre a Fiume quando ci siamo imposti di misura (1-0 il finale, con gol di Gagua al 38’, nda). Penso che a decidere l’esito dell’incontro sarà qualche dettaglio”.
“Vedo la mia squadra in forma smagliante fresca, pronta e che si è allenata bene in vista di questa difficile sfida. In allenamento voglio vedere i miei ragazzi andare al 100 p.c. e in partita al 200 p.c. A parte le assenze di Blagojević e Bogdan, ancora convalescenti, ho a disposizione l’intera rosa. Il sostegno dei tifosi? È bello avere il supporto dagli spalti, e credo che il loro numero sia aumentato rispetto alla mia prima esperienza a Pola. In fin dei conti il calcio si gioca appunto per creare emozioni agli amanti di questo sport”, ha proseguito l’allenatore uruguaiano, l’unico che è riuscito a espugnare il campo di Rujevica, per ben due volte, al timone dell’Istra 1961. “Non ho una ricetta particolare per battere il Rijeka a Fiume – ha aggiunto Garcia –, e talvolta serve anche una dose di fortuna. Scenderemo in campo per mostrare carattere, giocare a calcio e anche soffrire, ma sempre con l’intenzione di vincere la gara e approdare in finale. Daremo il massimo, cercando di mostrare tutto il meglio che ci ha distinto nelle partite precedenti”.
“Siamo tutti consci dell’importanza di questa gara – ha detto invece Radošević, che tra l’altro nella stagione 2015/16 era in forza alla squadra fiumana –, però siamo davvero una bella squadra, pronta per affrontare questa semifinale. Dobbiamo imporci, rispettare l’avversario, goderci la partita, fare il proprio gioco e dare il massimo. La gara sarà certamente interessante, con il Rijeka temibilissimo che da tempo sta dimostrando la propria qualità e non è per caso in corsa per conquistare sia il titolo nazionale che la Coppa. I tifosi che giungeranno per sostenerci ci aiuteranno molto. Tra l’altro, tutti i derby portano con sé un fascino particolare. In più giocheremo su un ottimo campo, che faciliterà le nostre manovre. Non conosco le intenzioni del Rijeka, però sta di fatto che siamo concentrati solamente su noi stessi. Considerando la vastità della nostra rosa, penso che abbiamo le capacità per affrontare degnamente l’avversario, e quindi mi aspetto un risultato favorevole”.

Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL
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