Lino Červar, la pallamano nel sangue

Il selezionatore della nazionale maschile è stato insignito dalla Città di Umago del Premio opera omnia

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Lino Červar, la pallamano nel sangue

La Città di Umago ha conferito a Lino Červar il Premio opera omnia. La decisione di conferire il massimo riconoscimento al tecnico che ha portato la pallamano croata a livelli stellari, era stata deliberata dal Consiglio cittadino già il 29 giugno scorso, ma a causa dell’emergenza da Covid-19 la premiazione era stata posticipata.

 

La Città ha voluto chiudere il 2020 proprio con la cerimonia di premiazione, che si è tenuta in Municipio alla presenza del sindaco Vili Bassanese, del presidente del Consiglio Jurica Šiljeg e del vicesindaco Ivan Belušić. Una cerimonia molto contenuta, ma di grande significato, perché nel corso della sua carriera sportiva Lino Červar ha vinto ben 23 titoli in quattro nazioni diverse, scrivendo anche due libri.
La carriera del “Mago di Umago” era iniziata nell’ormai lontano 1974. Per otto anni aveva guidato la nazionale croata, che nel 2003 vinse l’oro mondiale in Portogallo. L’anno dopo, alle Olimpiadi di Atene, la Croazia si era portata a casa la medaglia d’oro, mentre nel 2005 agli iridati in Tunisia e nel 2009 in casa propria conquistò l’argento. Nel 2008 in Norvegia e nel 2010 in Austria ecco un doppio bronzo. Tre sono i podi ai Giochi del Mediterraneo, mentre lo scorso mese di gennaio, nella finale mondiale con la Spagna, la Croazia ha chiuso seconda. C’è poco da dire: Lino ha vinto più di tutti, diventando il paladino degli umaghesi.

“Ho cercato sempre di essere innovativo e creativo. Non sono un allenatore perfetto, ma ho investito molto nel sapere, nell’apprendere cose nuove. Amo il mio mestiere, che ho imparato da Juraj Radovčić, il quale ha educato sportivamente intere generazioni di umaghesi – aveva detto Červar al rientro dai Mondiali –. Ma non conta soltanto la vittoria, è importante anche essere uomo. Ci tengo molto al rispetto: l’uomo può essere povero o ricco, grande o piccolo, ma a tutti bisogna portare rispetto. Senza questo rispetto non c’è futuro. Per questo motivo nella nostra società ci sono tanti rancori e problemi. Bisogna rispettare l’uomo per quello che è al momento e per quello che ha fatto nel corso della sua vita. Non vorrei essere amato e rispettato perché sono di sinistra o di destra, bensì soltanto per quello che sono”.
Červar ha un curriculum eccezionale. È stato anche giornalista a Umago, ha trovato la grinta, il carattere e la capacità per sfondare nella pallamano mondiale. Lo conoscono tutti, in Italia e Croazia, ma anche nel mondo.

Al momento Lino è a Parenzo con la nazionale, che sta svolgendo la preparazione in vista del Mondiale che si terrà in Egitto dal 13 a 31 gennaio.

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