Lega regionale al capolinea? Barać: «Non sono ottimista»

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Lega regionale al capolinea? Barać: «Non sono ottimista»

FIUME | “Personalmente, non sono ottimista. Quello avvenuto a Spalato è stato un atto di hooliganismo calcistico e, devo ammetterlo, non è l’unico. Comunque sia, non credo sia giusto strumentalizzarlo e mettere in discussione un progetto che è utile a tutti”, ci ha detto Samir Barać, ex capitano del Primorje e della nazionale, oggi presidente del club di Costabella. L’episodio a cui fa riferimento Barać è l’aggressione subita dai pallanotisti della Zvezda a Spalato il 9 febbraio scorso, che potrebbe avere come conseguenza lo scioglimento della Lega regionale. Al movimento prendono parte quattro Federazioni, cioè quella slovena, montenegrina, serba e croata che per anni, prima che si costituisse la Lega adriatica, cercarono di creare un campionato competitivo. I risultati? Basti dire che Croazia, Serbia e Montenegro sono state quasi sempre in corsa per il podio in tutte le grandi competizioni, vincendo medaglie olimpiche, mondiali ed europee. Si è venuto a creare il campionato più forte del mondo, superando ostacoli e barriere.
Oggi a Belgrado l’Esecutivo della Lega discute la proposta della Federazione serba, che ha richiesto di non disputare alcuna partita a Spalato e dintorni. “Credo sia una richiesta radicale, difficile da accettare. Ci sono serviti anni per mettere insieme tutto ciò e adesso si rischia di mandare tutto all’aria. Non intendo mettere in dubbio la gravità dell’episodio. Se io fossi padre del giocatore costretto a tuffarsi in mare per salvarsi, non so cosa sarei stato capace di fare. Come ho detto, non è un caso isolato. Ho avuto dei problemi anch’io quando ho portato a Spalato gli allievi, ragazzini di 14 anni, così come li hanno avuti quelli della Mladost e del Medveščak. Figuriamoci poi se non si accaniranno contro quelli della Zvezda e Partizan”.
Anche se non c’è la certezza che questo campionato in Lega regionale verrà omologato, il Primorje Erste bank lo scorso fine settimana ha affrontato la trasferta a Kragujevac dove ha strappato un pareggio per 10-10 con i padroni di casa del Radnički. “È una trasferta che ci costa parecchio, a livello economico e non solo. Infatti, Srđan Aksentijević sembra che si sia fratturato la mano, mentre Lovro Paparić ha rimediato undici punti di sutura al labbro. Sarebbe una beffa se tutto ciò non dovesse servire a nulla”, conclude Barać.
Per la cronaca, i padroni di casa sono stati sempre avanti, mentre i fiumani hanno pareggiato a 45 secondi dalla sirena con il secondo gol personale del capitano Duje Peroš. Anche lo slovacco Maroš Tkač è andato a segno due volte, mentre il più efficace è stato Srđan Aksentijević, prima di farsi male, con 3 gol. Con questo pareggio non cambia molto in classifica, ma visto che c’è il rischio concreto che la Lega regionale venga sospesa, i calcoli li rinviamo aspettando l’esito del summit belgradese.

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