Kvržić: «Siamo sulla strada giusta»

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Kvržić: «Siamo sulla strada giusta»

FIUME | Alla fine la squalifica non è arrivata, ma la multa era praticamente inevitabile. A causa del lancio di fumogeni, una decina in tutto, da parte dell’Armada all’80’ di Rijeka-Dinamo, la società fiumana dovrà versare nelle casse della Federcalcio 30.000 kune. Una multa che sarebbe potuta essere anche più pesante se si considera che un fumogeno ha mancato di un niente il portiere zagabrese Domagoj Livaković e che la curva quarnerina era già recidiva (lancio di seggiolini in campo durante la gara con l’Hajduk con conseguente multa di 50.000 kune). Se lo avesse colpito, l’arbitro avrebbe fischiato quasi sicuramente la fine dell’incontro (con il diritto legittimo di farlo) e il Rijeka avrebbe perso la partita a tavolino per 3-0. Il giudice disciplinare Alan Klakočer ha evidentemente preso in considerazione il fatto che il resto della tifoseria fiumana, quella meno estrema, ha manifestato tutta la propria disapprovazione fischiando la curva dell’Armada. A causa del lancio dei fumogeni in campo l’incontro è stato sospeso per quasi tre minuti.

E mentre la società era in attesa di notizie da parte del giudice sportivo, la squadra stava preparando la trasferta di sabato (ore 15) in casa dell’Osijek. La serie di risultati positivi ha fatto tornare il sereno sopra Rujevica, con i tifosi che hanno ritrovato entusiasmo. Anche i giocatori sembrano più carichi, tra i quali primeggia Zoran Kvržić, insieme ad Antonio Mirko Čolak uno dei maggiori beneficiari dell’arrivo in panchina di Igor Bišćan.
Il bosniaco trova parecchio spazio e contro l’Istra 1961 ha anche segnato il gol (e che gol…) del 2-0 (primo acuto stagionale e rete numero 20 con la maglia del Rijeka, nda). Con la Dinamo non ha brillato, ma è comunque rimasto in campo fino all’81’. Per lui è indubbiamente un momento positivo, visto che qualche giorno fa è diventato anche padre. Sabato affronterà invece l’Osijek, squadra nella quale ha giocato per tre stagioni e dalla quale è approdato nel 2013 al Rijeka.
“La vittoria con la Dinamo è stata la classica ciliegina sulla torta dopo un periodo decisamente favorevole. La pausa in campionato ci è servita per conoscerci meglio, per migliorare la forma e per rimediare ad alcune lacune evidenziate a Pola. Siamo sulla strada giusta. Evidentemente il cambio di allenatore ci ha fatto bene. Adesso che siamo in crescita e che stiamo scalando le posizioni in classifica, non intendiamo certo fermarci sul più bello. Dobbiamo andare avanti passo dopo passo, partita dopo partita. A Osijek ci attendono altri 90 minuti difficilissimi, contro una squadra che sente ormai il nostro fiato sul collo. Il Gradski vrt è per tradizione un terreno di difficile conquista per il Rijeka, ma l’ottimismo non ci manca. Sappiamo benissimo che in caso di successo li scavalcheremmo in classifica, continuando così la nostra rimonta”, ci ha detto Zoran Kvržić.
In vista della contesa con l’Osijek, Bišćan non ha grossi problemi di formazione. Raspopović ha accusato con la Dinamo una specie di affaticamento muscolare, ma è ormai acqua passata. Per il tecnico c’è, insomma, l’imbarazzo della scelta.

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