Škrljevo un cantiere aperto. Ma Rajković non si tocca

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Škrljevo un cantiere aperto. Ma Rajković non si tocca

FIUME | Poteva essere la partita della svolta, quella che avrebbe riportato l’Adria Oil Škrljevo in corsa per la zona play-off. Invece, la squadra allenata da Damir Rajković è tornata dalla trasferta con il Gorica a mani vuote, al termine di una gara in cui gli arbitri non l’hanno certo aiutata. Basta un dato: i padroni di casa hanno effettuato 34 tiri dalla lunetta, mentre lo Škrljevo appena 9. In ogni caso, l’ultimo incontro del 2018 è terminato con l’ottava sconfitta in Premier League. Le vittorie sono state soltanto tre, un bilancio piuttosto deludente per una squadra che lo scorso campionato era andata oltre ogni previsione. “Effettivamente, non possiamo essere soddisfatti, anche se ci sono delle cause oggettive. La gara a Velika Gorica è andata come è andata e non vorrei commentare più di tanto l’arbitraggio: certi numeri la dicono però lunga. Il nostro problema in questa prima parte della stagione sono stati gli infortuni. L’assenza di Barnjak è quella che si è fatta maggiormente notare. Quando c’era lui sul parquet abbiamo quasi sempre vinto. È il vero punto di riferimento della squadra, un giocatore che fa la differenza”, spiega il coach Rajković.
Lo scorso campionato è stato ben diverso. Lo Škrljevo, squadra rivelazione, ha centrato per la prima volta nella sua storia i play-off, perdendo alla fine con lo Cibona, ma soltanto dopo aver costretto gli zagabresi a gara-3. Come avviene regolarmente nei piccoli club, dopo una stagione molto positiva ci sono state le partenze degli uomini migliori. Al loro posto ne sono arrivati altri, ma non tutti si sono inseriti benissimo nel gruppo. Ora, a metà campionato, lo Škrljevo ha rispedito al mittente uno dei suoi tre americani, Corey Spence. La guardia era arrivata poco prima dell’inizio del campionato per prendere il posto dell’infortunato Brian Williams. Spence sarebbe dovuto essere uno tra i migliori realizzatori, ma in questo senso il suo contributo è stato modestissimo. Dalla panchina di Velika Gorica ha preso direttamente la via verso nuovi lidi. “Nei prossimi giorni ci saranno altre partenze perché Spence non è l’unico a non essersi adattato nell’Adria Oil Škrljevo. Ci sono già i nomi, ma non vorrei anticipare nulla”, precisa Rajković che, allo stesso tempo, evita di parlare degli arrivi, inevitabili pure quelli.

Ora la pausa, poi lo Cibona

Quando una squadra dopo undici partite ha un rapporto tra vittorie e sconfitte di 3-8 non dovrebbe essere un’eresia mettere in discussione la posizione dell’allenatore. Nel caso di Rajković, immediatamente dopo la sconfitta con il Gorica ha parlato anche il presidente del club Vice Sep, il quale ha dichiarato che il tecnico non si discute e che con lui è stato avviato un progetto che non può essere condizionato da alcuni risultati negativi.
Di positivo finora c’è stata una serie di buone gare e di buoni risultati nell’Alpe Adria Cup, competizione in cui lo Škrljevo ha superato la fase a gironi qualificandosi a quella successiva. Tutta l’attenzione, comunque, è rivolta ora al campionato, che riprenderà con la trasferta a Zagabria contro lo Cibona in programma il 18 o 19 gennaio. In seguito lo Škrljevo riceverà a Mavrinci l’Osijek e poi andrà a giocare in casa dello Split. In queste prime tre gare del 2019 non ci saranno troppi punti facili. “La partita interna con l’Osijek la vedo come quella del rientro in carreggiata. Siamo in pesante ritardo, ma credo che abbiamo ancora degli obiettivi da centrare. Per quanto riguarda la permanenza in Premier League, sinceramente, non mi preoccupo”. La tranquillità deriva in primo luogo dalle due vittorie fuori casa contro Alkar e Bosco. Il Bosco, formazione neopromossa, è ultima dietro allo Škrljevo, con una sola vittoria. A fine campionato soltanto retrocederà soltanto l’ultima classificata.

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